Ibra trascina l'Inter verso lo Scudetto, Lazio battuta 2-0

Calcio
Muntari si fa coccolare da Crespo dopo aver messo a segno il gol della sicurezza
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Nell'anticipo serale della 34.a giornata lo svedese segna e manda in gol Muntari nel 2-0 ai biancocelesti. Polemica esultanza di Ibra che dopo il gol zittisce la curva. Milan a -10. Nel pomeriggio la Reggina espugna Bologna 2-1. GUARDA I NUMERI DEI MATCH

INTER-LAZIO 2-0
58' Ibrahimovic (I), 79' Muntari (I)


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Un segnale forte da recapitare al Milan e al campionato. L'Inter c'è e non mollerà uno Scudetto, lo ha detto anche Delio Rossi alla vigilia, già vinto. Una volta di più è stato Zlatan Ibrahimovic a lanciare l'Inter verso il tricolore con un gol rabbioso e polemico (zittita platealmente la curva con gesti poco carini) che ha aperto le danze dopo un primo tempo equilibrato e che ha visto una Lazio accorta e un'Inter poco incisiva.

Gara dai ritmi iniziali elevati ma presto addormentata dal possesso di palla dei biancocelesti pericolosi con il solo Zarate a fronte di un colpo di testa di Ibrahimovic terminato a lato. Tutta altra musica nella ripresa con lo svedese pronto a salire in cattedra dopo aver udito i fischi di San siro al termine di un'azione non andata a buon fine. Prima il gol dell'1-0, poi, dopo 12' l'assist, splendido, a Muntari che ha chiuso il match contro una Lazio arrendevole nei secondi 45'.

Con questo successo la formazione di Mourinho rimanda il Milan a -10, un segnale chiaro e forte, lo Scudetto è sempre più vicino.


BOLOGNA-REGGINA 1-2

40' Brienza (R), 46' Barreto (R), 87' Moras (B)

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Era necessario vincere, per entrambe, in un match-salvezza che se per la Reggina avrebbe potuto porre fine alle chance di permanenza in A, per il Bologna avrebbe garantito un bel balzo in avanti. Il 2-1 rifilato dagli amaranto al Dall'Ara ai rossoblù, dunque, alimenta le speranze della Reggina, e se per i felsinei rappresenta un grave stop sulla via per la salvezza non rende impossibile il cammino. La formazione di Orlandi ha mostrato carattere, grinta e voglia di vincere, ingredienti necessari e sufficienti per regolare la squadra di Papadopulo apparsa volenterosa sì, ma scarsamente incisiva e, forse, anche poco organizzata.

Match equilibrato per i primi 40', fino al gol che ha aperto le danze con Brienza abile a scattare sul filo del fuorigioco e a infilare Antonioli. Nella ripresa il bolide di Barreto che sancisce il 2-0 è un colpo che taglia le gambe al Bologna. La formazione di casa fatica a reagire, mentre gli uomini di Orlandi si difendono con ordine. Anche la sfortuna non premia i rossoblù con il tiro di Coelho fermato dalla traversa.

Paura al 68' quando il reggino Costa finisce esanime a terra dopo uno scontro di gioco. Il centrocampista, pochi minuti più tardi, riprende i sensi ed è sostituito da Halfredsson. Il finale di gara è una litania fatta di possesso palla e scarse occasioni per il Bologna che comunque riesce ad accorciare le distanze con Moras e ad arroventare il finale. Finisce 2-1 per la Reggina che raggiunge il Lecce e continua a credere alla salvezza, i rossoblù frenano bruscamente complicando i piani per la permanenza in A.