Inzaghi: ''Ancelotti? Sono sicuro che resterà al Milan''

Calcio
Un abbraccio caloroso tra Pippo Inzaghi e Carlo Ancelotti
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Superpippo, protagonista della rinascita del Milan in quest'ultima parte della stagione, spera ed è convinto che il tecnico rossonero rimarrà anche il prossimo anno alla guida della squadra: ''Quando uno è amato da tutti è difficile che vada via''

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Il tecnico Ancelotti, che la stampa italiana e estera dà in partenza a fine anno, ha sempre goduto della fiducia e dell'appoggio di squadra e società. Inzaghi spera ed è convinto che rimarrà anche il prossimo anno alla guida della squadra rossonera. E il bomber rossonero non lo nasconde ai microfoni di Sky: "Io sono convinto che Ancelotti rimarrà, quando uno è amato da tutti è difficile che vada via e questa è una speranza mia e di tutto lo spogliatoio. Penso che anche lui voglia rimanere, sarebbe grave perdere un allenatore così. Poi per l'anno prossimo spererei di recuperare tutti gli infortunati, questo Milan ha vinto le ultime 7 partite ed ha fatto un pari, quando tutti stiamo bene il mister ha l'imbarazzo scelta tanto che deve mandare in panchina gente che giocherebbe in qualsiasi altra squadra. Quando ci siamo tutti, questo Milan può competere con chiunque, la società sa dove e come rinforzarsi, ma penso che questo finale di stagione sta dimostrando che il Milan al completo può ancora fare bene",

A dispetto dei suoi quasi 36 anni, Pippo Inzaghi è uno degli uomini chiave nella svolta del Milan che nelle ultime otto giornate viaggia ad una strepitosa media scudetto. Sette vittorie ed un pareggio di fila hanno consentito alla formazione di Ancelotti di superare la Juve al secondo posto e "riaprire" - almeno a parole - il discorso scudetto per via dei 7 punti di svantaggio che adesso separano i rossoneri dai cugini interisti. Lo scudetto, però, a quattro giornate dalla fine e con un'Inter che magari non gioca in maniera brillante ma si dimostra solida, sembra ormai un discorso chiuso, ma queste performance fanno pensare al Milan del prossimo anno. Con Pippo Inzaghi punto fermo. "Il fatto di giocare in una grande mi agevola e raggiungere queste cifre a quasi 36 anni è un sogno -ha detto a Sky-. Io aspetto sempre il mio momento, in Uefa ho giocato ed ho segnato, in campionato d'inverno ho giocato poco, poi mi stata data fiducia e i risultati stanno arrivando. Rivincita? Assolutamente no, al Milan ho sempre giocato tanto, poi è giusto visti gli anni che passano provare qualche altro e fare delle scelte. So per certo che il Milan è l'ultima squadra con la quale giocherò, ho avuto troppe soddisgazione con questa maglia per non pensare di chiudere qui".

Un altro calciatore che ha contribuito alla svolta primaverile del Milan è senza dubbio David Beckham che Inzaghi definisce "un giocatore importante, che è sempre stato ad altissimi livelli, si è integrato benissimo da noi. Speriamo possa rimanere, è stato ben accolto e ci dà una grossa mano. Il nostro obiettivo è quello di tornare in Champions League, manifestazione che ci ha regalato tante soddisfazioni in passato".

Campione del mondo con la Nazionale nel 2006, poi scartato al ballottaggio finale da Donadoni per gli Europei del 2008, Inzaghi non pensa alla Nazionale, ma manda timidi segnali a Lippi. "La domanda sulla Nazionale non andrebbe rivolta a me. Sono al Milan, spero di continuare a regalarmi soddisfazioni con questa società. Mi godo questo momento, cerco di allenarmi bene, penso al Milan, poi quello che viene in più grazie al campo va bene". Infine, un pensiero alla Juventus, sua ex squadra e prossima avversaria del Milan in campionato. "Li conosco troppo bene, sono ragazzi eccezionali, non hanno bisogno dei miei consigli, si alleneranno bene e cercheranno di farci lo sgambetto. A livello umano sono fantastici, in questi anni hanno sempre manifestato il loro valore".