Il futuro di Ibra all'Inter, l'agente: "Non è un mercenario"
CalcioMino Raiola ritiene che non ci siano le condizione affinché lo svedese lasci i nerazzurri, ma poi corregge il tiro: "Ora non esistono i presupposti, in futuro non posso saperlo". Ed ancora: "Andrà via soltanto se sarà Moratti a venderlo"
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Mal di pancia o no, "non ci sono le condizioni perchè Ibra lasci l'Inter. Mino Raiola, agente dell'attaccante svedese, sgonfia un po' il caso che sta incrinando la corsa al titolo della squadra di Mourinho: "Zlatan - dice Raiola a Radio Radio - non è prigioniero del contratto che ha con l'Inter, a questi livelli non è mai una questione di soldi. Quel che so è che ora non ci sono le condizioni perché Ibra lasci l'Inter, più avanti non so, non è detto che non ci saranno. Di certo non è un mercenario e vi faccio proprio l'esempio dell'addio alla Juventus. Non ci credono ma la verità è questa: che lasciasse la Juventus era stato deciso a gennaio, lui è uno che tiene al rispetto degli accordi, in modo maniacale. E con la Juve, cinque mesi prima di Calciopoli avevamo capito che le promesse non sarebbero state mantenute. La decisione di andarcene è stata presa a gennaio 2006, non a luglio e non perché c'è stata Calciopoli. È mancato il rispetto dell'accordo preso molti mesi prima".
Sullo stipendio da 12 milioni: "E' uno di quelli che si merita, per quanto ti dà, tutti i soldi che investi su di lui: uno che cresce anno dopo anno così dove lo trovi?". Intanto c'è una crepa con i tifosi: "Lui è uno sincero e spontaneo, se deve dire una cosa la dice. Se volesse dire che va via, lo direbbe chiaro e netto. Ma sui fischi e i gesti di Ibra non domandate a lui, ma ai tifosi della tribuna: se si fischia uno così è la fine del calcio. E credo che se i tifosi sbagliano, qualcuno ai tifosi lo deve dire".
Dicono che potrebbe andare al Real Madrid... "Qualcuno vuole scommettere un milione di euro con me tra quelli che dicono che è tutto fatto - provoca Raiola - Il Real dipende dalle sue elezioni, tanto per cominciare e Ibra dipende da Moratti: va via se lo vuole vendere l'Inter, se lo decide Moratti. Quanto alla Champions, lui crede che si possa vincere con l'Inter, ma con un gioco come quello del Milan o quello della Roma di Spalletti negli anni scorsi: devi avere in mano il gioco. In Italia è abbastanza quanto ha l'Inter per vincere. In Europa Zlatan cerca la risposta con l'Inter".
Mal di pancia o no, "non ci sono le condizioni perchè Ibra lasci l'Inter. Mino Raiola, agente dell'attaccante svedese, sgonfia un po' il caso che sta incrinando la corsa al titolo della squadra di Mourinho: "Zlatan - dice Raiola a Radio Radio - non è prigioniero del contratto che ha con l'Inter, a questi livelli non è mai una questione di soldi. Quel che so è che ora non ci sono le condizioni perché Ibra lasci l'Inter, più avanti non so, non è detto che non ci saranno. Di certo non è un mercenario e vi faccio proprio l'esempio dell'addio alla Juventus. Non ci credono ma la verità è questa: che lasciasse la Juventus era stato deciso a gennaio, lui è uno che tiene al rispetto degli accordi, in modo maniacale. E con la Juve, cinque mesi prima di Calciopoli avevamo capito che le promesse non sarebbero state mantenute. La decisione di andarcene è stata presa a gennaio 2006, non a luglio e non perché c'è stata Calciopoli. È mancato il rispetto dell'accordo preso molti mesi prima".
Sullo stipendio da 12 milioni: "E' uno di quelli che si merita, per quanto ti dà, tutti i soldi che investi su di lui: uno che cresce anno dopo anno così dove lo trovi?". Intanto c'è una crepa con i tifosi: "Lui è uno sincero e spontaneo, se deve dire una cosa la dice. Se volesse dire che va via, lo direbbe chiaro e netto. Ma sui fischi e i gesti di Ibra non domandate a lui, ma ai tifosi della tribuna: se si fischia uno così è la fine del calcio. E credo che se i tifosi sbagliano, qualcuno ai tifosi lo deve dire".
Dicono che potrebbe andare al Real Madrid... "Qualcuno vuole scommettere un milione di euro con me tra quelli che dicono che è tutto fatto - provoca Raiola - Il Real dipende dalle sue elezioni, tanto per cominciare e Ibra dipende da Moratti: va via se lo vuole vendere l'Inter, se lo decide Moratti. Quanto alla Champions, lui crede che si possa vincere con l'Inter, ma con un gioco come quello del Milan o quello della Roma di Spalletti negli anni scorsi: devi avere in mano il gioco. In Italia è abbastanza quanto ha l'Inter per vincere. In Europa Zlatan cerca la risposta con l'Inter".