Galliani: "Ancelotti non è stato scaricato da Berlusconi"
CalcioCosì l'ad del Milan dopo l'amichevole vinta dai rossoneri a Tirana: "Ho sentito il presidente al telefono, è caduto dalle nuvole". In campo anche Gattuso dopo l'infortunio: "Il mister deve restare, lo chiudo in una stanza"
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CAVALIERE, CREDA: ANCELOTTI VALE COME GIANNI LETTA - di Massimo CORCIONE
"Ho appena sentito al telefono il presidente Berlusconi che è caduto dalle nuvole". Lo ha detto negli spogliatoi dello stadio di Tirana Adriano Galliani riferendosi all'articolo pubblicato da 'Repubblica' in cui si parlava di uno sfogo del patron del Milan Silvio Berlusconi contro Carlo Ancelotti. Galliani avrebbe voluto spiegare meglio la situazione davanti alle telecamere, ma l'eccessiva ressa creatasi per il gran numero di operatori e giornalisti presenti non lo ha reso possibile.
Di questo ha parlato anche Rino Gattuso. Sicuro e grintoso come al solito nei contrasti, Ringhio è tornato in campo a cinque mesi dall'intervento per la ricostruzione del crociato del ginocchio sinistro. L'occasione è stata l'amichevole vinta ai rigori (3-3 dopo 90') dal Milan contro una rappresentativa nazionale albanese nella seconda edizione del Trofeo Taci Oil. "Ho sentito anche un po' di mal di pancia per l'emozione perchè non giocavo da tanto - ha raccontato alla fine Gattuso - Volevo capire se posso fare qualche partita in campionato e il ginocchio ha risposto bene". Nella ripresa il centrocampista è rimasto negli spogliatoi, ma Adriano Galliani si è augurato di vederlo di nuovo sabato a Udine, quando mancherà lo squalificato Beckham, che ha anche un problema alla caviglia.
Di fronte a oltre diecimila spettatori, Carlo Ancelotti ha potuto vedere di nuovo all'opera Thiago Silva, incappato pero' in una serata storta. Tanti applausi per i giochi di prestigio di Ronaldinho, autore con Shevchenko e Inzaghi delle reti rossonere; ma soprattutto per la nazionale di casa, capace di rimontare da 0-2 e poi di portare la gara ai rigori. In mattinata i rossoneri erano stati accolti a Tirana con grande calore, con la gente a sventolare sciarpe e bandiere milaniste ai bordi delle strade mentre passava il pullman della squadra. E hanno attraversato l'Adriatico anche le vicende matrimoniali del patron Silvio Berlusconi, come dimostra lo striscione esposto sugli spalti, 'La Lario tifa Tirana'.
Da questo viaggio il club di via Turati rientra a Milano con le casse più ricche di oltre un milione di euro. In beneficienza, per i progetti della Fondazione Scaglione e dell'Unicef a favore dei bambini albanesi, andrà invece il ricavato dell'asta per le magliette con cui hanno giocato stasera Kakà e compagni. Per stimolare le offerte parteciperanno all'incanto anche Galliani e Ancelotti, che rientreranno mercoledì in Italia.
Da programma, questa doveva essere l'ultima amichevole della stagione, ma l'ad rossonero ha spiegato che sono arrivate altre richieste e che, se la squadra avra' ottenuto la matematica qualificazione alla Champions, potrebbe rispondere a un invito per il 28 maggio.
E poi il "caso Ancelotti". Se il tecnico davvero pensa di lasciare il Milan a fine stagione per andare al Chelsea, dovrà fare i conti con Ringhio, che si è detto pronto ad un'altra impresa: quella di fermare la possibile fuga dell'allenatore verso l'Inghilterra. "Quando volevo andare via io- ha detto- Adriano Galliani, ma anche Ancelotti, mi hanno chiuso nella sala dei trofei del Milan e mi hanno convinto a restare. Adesso, se c'è bisogno, io ci chiudo Ancelotti...".
CAVALIERE, CREDA: ANCELOTTI VALE COME GIANNI LETTA - di Massimo CORCIONE
"Ho appena sentito al telefono il presidente Berlusconi che è caduto dalle nuvole". Lo ha detto negli spogliatoi dello stadio di Tirana Adriano Galliani riferendosi all'articolo pubblicato da 'Repubblica' in cui si parlava di uno sfogo del patron del Milan Silvio Berlusconi contro Carlo Ancelotti. Galliani avrebbe voluto spiegare meglio la situazione davanti alle telecamere, ma l'eccessiva ressa creatasi per il gran numero di operatori e giornalisti presenti non lo ha reso possibile.
Di questo ha parlato anche Rino Gattuso. Sicuro e grintoso come al solito nei contrasti, Ringhio è tornato in campo a cinque mesi dall'intervento per la ricostruzione del crociato del ginocchio sinistro. L'occasione è stata l'amichevole vinta ai rigori (3-3 dopo 90') dal Milan contro una rappresentativa nazionale albanese nella seconda edizione del Trofeo Taci Oil. "Ho sentito anche un po' di mal di pancia per l'emozione perchè non giocavo da tanto - ha raccontato alla fine Gattuso - Volevo capire se posso fare qualche partita in campionato e il ginocchio ha risposto bene". Nella ripresa il centrocampista è rimasto negli spogliatoi, ma Adriano Galliani si è augurato di vederlo di nuovo sabato a Udine, quando mancherà lo squalificato Beckham, che ha anche un problema alla caviglia.
Di fronte a oltre diecimila spettatori, Carlo Ancelotti ha potuto vedere di nuovo all'opera Thiago Silva, incappato pero' in una serata storta. Tanti applausi per i giochi di prestigio di Ronaldinho, autore con Shevchenko e Inzaghi delle reti rossonere; ma soprattutto per la nazionale di casa, capace di rimontare da 0-2 e poi di portare la gara ai rigori. In mattinata i rossoneri erano stati accolti a Tirana con grande calore, con la gente a sventolare sciarpe e bandiere milaniste ai bordi delle strade mentre passava il pullman della squadra. E hanno attraversato l'Adriatico anche le vicende matrimoniali del patron Silvio Berlusconi, come dimostra lo striscione esposto sugli spalti, 'La Lario tifa Tirana'.
Da questo viaggio il club di via Turati rientra a Milano con le casse più ricche di oltre un milione di euro. In beneficienza, per i progetti della Fondazione Scaglione e dell'Unicef a favore dei bambini albanesi, andrà invece il ricavato dell'asta per le magliette con cui hanno giocato stasera Kakà e compagni. Per stimolare le offerte parteciperanno all'incanto anche Galliani e Ancelotti, che rientreranno mercoledì in Italia.
Da programma, questa doveva essere l'ultima amichevole della stagione, ma l'ad rossonero ha spiegato che sono arrivate altre richieste e che, se la squadra avra' ottenuto la matematica qualificazione alla Champions, potrebbe rispondere a un invito per il 28 maggio.
E poi il "caso Ancelotti". Se il tecnico davvero pensa di lasciare il Milan a fine stagione per andare al Chelsea, dovrà fare i conti con Ringhio, che si è detto pronto ad un'altra impresa: quella di fermare la possibile fuga dell'allenatore verso l'Inghilterra. "Quando volevo andare via io- ha detto- Adriano Galliani, ma anche Ancelotti, mi hanno chiuso nella sala dei trofei del Milan e mi hanno convinto a restare. Adesso, se c'è bisogno, io ci chiudo Ancelotti...".