Ancelotti: "Squadra poco reattiva. Il futuro? Non ho deciso"
CalcioIl tecnico del Milan continua a glissare sulle voci che lo vorrebbero lontano dalla panchina rossonero e si sofferma sulla partita: "Non siamo entrati in gara. Dobbiamo fare tre punti nelle prossime due gare"
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Una sconfitta che fa male perché regala lo Scudetto ai cugini nerazzurri, mette a rischio la Champions e perché arrivata senza combattere. Un brutto Milan quello visto stasera contro l'Udinese, per il quale Carlo Ancelotti trova poche giustificazioni. "Sono i limiti di questa squadra, tante volte non riusciamo a entrare nel modo giusto nella partita - le parole del tecnico rossonero - Oggi siamo stati meno reattivi del solito, l'Udinese ha interpretato meglio la partita e ha vinto meritatamente. Se me l'aspettavo? No, la squadra era in un buon momento, mi ha dato buone sensazioni nella settimana ma non siamo entrati in partita. L'Udinese era più veloce a ripartire e a rientrare quando perdeva palla, erano più reattivi e decisi nei contrasti, è stata questa la chiave di volta della partita".
Ancelotti nega però che sulla pessima prestazione rossonera abbiano influito le voci sul suo futuro. "Assolutamente no - replica - abbiamo quest'obiettivo (la Champions, ndr), mancano tre punti per ottenerlo. Abbiamo perso stasera un'occasione, ora cerchiamo di rimettere le cose a posto nella prossima partita in casa". Tutti però continuano a interrogarsi su dove siederà il prossimo anno, il tecnico, dal canto suo, preferisce rimanere in silenzio. "Non voglio aggiungere niente, non ho deciso niente - ribadisce - Il mio futuro è legato alla prossima settimana, vogliamo prepararci bene per fare tre punti. Una vittoria oggi non avrebbe cambiato niente".
Il 27 maggio intanto, nello stesso giorno della finale di Champions League, uscirà un libro scritto dallo stesso Ancelotti ma il tecnico avverte tutti: non aspettatevi rivelazioni choc. "Sono cose che sono già passate ma le voglio raccontare per aiutare la fondazione Borgonovo nella raccolta di fondi della sua Fondazione per la ricerca sulla Sla", si limita a dire l'allenatore del Milan.
Una sconfitta che fa male perché regala lo Scudetto ai cugini nerazzurri, mette a rischio la Champions e perché arrivata senza combattere. Un brutto Milan quello visto stasera contro l'Udinese, per il quale Carlo Ancelotti trova poche giustificazioni. "Sono i limiti di questa squadra, tante volte non riusciamo a entrare nel modo giusto nella partita - le parole del tecnico rossonero - Oggi siamo stati meno reattivi del solito, l'Udinese ha interpretato meglio la partita e ha vinto meritatamente. Se me l'aspettavo? No, la squadra era in un buon momento, mi ha dato buone sensazioni nella settimana ma non siamo entrati in partita. L'Udinese era più veloce a ripartire e a rientrare quando perdeva palla, erano più reattivi e decisi nei contrasti, è stata questa la chiave di volta della partita".
Ancelotti nega però che sulla pessima prestazione rossonera abbiano influito le voci sul suo futuro. "Assolutamente no - replica - abbiamo quest'obiettivo (la Champions, ndr), mancano tre punti per ottenerlo. Abbiamo perso stasera un'occasione, ora cerchiamo di rimettere le cose a posto nella prossima partita in casa". Tutti però continuano a interrogarsi su dove siederà il prossimo anno, il tecnico, dal canto suo, preferisce rimanere in silenzio. "Non voglio aggiungere niente, non ho deciso niente - ribadisce - Il mio futuro è legato alla prossima settimana, vogliamo prepararci bene per fare tre punti. Una vittoria oggi non avrebbe cambiato niente".
Il 27 maggio intanto, nello stesso giorno della finale di Champions League, uscirà un libro scritto dallo stesso Ancelotti ma il tecnico avverte tutti: non aspettatevi rivelazioni choc. "Sono cose che sono già passate ma le voglio raccontare per aiutare la fondazione Borgonovo nella raccolta di fondi della sua Fondazione per la ricerca sulla Sla", si limita a dire l'allenatore del Milan.