Il Milan stecca a Udine, la Roma vede l'Uefa
CalcioNegli anticipi della 36.a giornata i rossoneri cadono al Friuli 2-1 e consegnano lo scudetto all'Inter. All'Olimpico i giallorossi vincono 4-3 contro il Catania grazie a una rete nel finale di Panucci
COMMENTA NEL FORUM DEL CALCIO ITALIANO
UDINESE-MILAN 2-1
31' rig D'Agostino (U), 49' Zapata (U), 93' Ambrosini (M)
Guarda la cronaca
Un regalo inaspettato da cugini così premurosi. Il Milan consegna all'Inter il 17.o Scudetto, Mourinho sentitamente ringrazia: 2-1 dall'Udinese e l'Inter avrà tutto il tempo per organizzare la festa a San Siro con il Siena ospite d'onore e sgravato dal peso di garantire una certa resistenza di fronte a un avversario che brinderà per gli interi 90'. Un Milan spento, abulico, non incisivo ha meritato la sconfitta al cospetto di un'Udinese pimpante che ha ancora l'obiettivo, difficile da raggiungere, del sesto posto. Motivazioni insufficienti, invece, per la formazione di Carlo Ancelotti che avrebbe voluto conquistare la matematica certezza della Champions senza preliminari.
Così non è stato. Senza Inzaghi, tenuto inizialmente panchina, il Milan ha accusato scarso peso offensivo. La 900.ma gara con i rossoneri non ha portato fortuna a Maldini nello stadio dell'esordio in A. Suo l'intervento dal quale è scaturito il calcio di rigore in favore dell'Udinese, e trasformato da D'Agostino, che ha aperto le danze. Nella ripresa le aspettative di un Milan più arrembante con l'ingresso di Superpippo al posto di Flamini, sono state disattese. Tanto fumo, poco arrosto e un nuovo gol subito. Ci ha pensato Zapata a chiudere i giochi risolvendo una mischia in area.
Dal forcing finale rossonero è scaturito solo il gol di Ambrosini che ha accorciato le distanze. Niente Champions sicura per il momento e una brutta figura che non aiuta le chance di permanenza a Milanello per Carlo Ancelotti. Ma soprattutto, un regalo amaro e involontario all'Inter campione d'Italia.
ROMA-CATANIA 4-3
13' e 31' Perrotta (R), 15' Tedesco (C), 17' Vucinic (R), 47' Mascara (C), 72' Morimonto (C), 92' Panucci (R)
Guarda la cronaca
Roma pasticciona, ma per fortuna dei giallorossi c'è Panucci. Tre volte in vantaggio contro il Catania già salvo, la formazione di Luciano Spalletti subisce la rimonta fino al 3-3 realizzato dal giapponese Morimoto. Il pubblico di casa, già in contestazone da alcune settimane, inzia a manifestare tutto il proprio disappunto con cori e fischi all'indirizzo di giocatori e società. Eppure per la formazione di casa sembrava una giornata tranquilla dopo il gol di Perrotta al 13'. Scarsa convinzione da un lato, e la caparbietà della formazione ospite dall'altro hanno fatto il resto. Poi, in pieno recupero, il colpo di testa di Panucci regala i tre punti e soprattutto un po' di serenità ai capitolini. Ora l'obiettivo è la UEFA.
UDINESE-MILAN 2-1
31' rig D'Agostino (U), 49' Zapata (U), 93' Ambrosini (M)
Guarda la cronaca
Un regalo inaspettato da cugini così premurosi. Il Milan consegna all'Inter il 17.o Scudetto, Mourinho sentitamente ringrazia: 2-1 dall'Udinese e l'Inter avrà tutto il tempo per organizzare la festa a San Siro con il Siena ospite d'onore e sgravato dal peso di garantire una certa resistenza di fronte a un avversario che brinderà per gli interi 90'. Un Milan spento, abulico, non incisivo ha meritato la sconfitta al cospetto di un'Udinese pimpante che ha ancora l'obiettivo, difficile da raggiungere, del sesto posto. Motivazioni insufficienti, invece, per la formazione di Carlo Ancelotti che avrebbe voluto conquistare la matematica certezza della Champions senza preliminari.
Così non è stato. Senza Inzaghi, tenuto inizialmente panchina, il Milan ha accusato scarso peso offensivo. La 900.ma gara con i rossoneri non ha portato fortuna a Maldini nello stadio dell'esordio in A. Suo l'intervento dal quale è scaturito il calcio di rigore in favore dell'Udinese, e trasformato da D'Agostino, che ha aperto le danze. Nella ripresa le aspettative di un Milan più arrembante con l'ingresso di Superpippo al posto di Flamini, sono state disattese. Tanto fumo, poco arrosto e un nuovo gol subito. Ci ha pensato Zapata a chiudere i giochi risolvendo una mischia in area.
Dal forcing finale rossonero è scaturito solo il gol di Ambrosini che ha accorciato le distanze. Niente Champions sicura per il momento e una brutta figura che non aiuta le chance di permanenza a Milanello per Carlo Ancelotti. Ma soprattutto, un regalo amaro e involontario all'Inter campione d'Italia.
ROMA-CATANIA 4-3
13' e 31' Perrotta (R), 15' Tedesco (C), 17' Vucinic (R), 47' Mascara (C), 72' Morimonto (C), 92' Panucci (R)
Guarda la cronaca
Roma pasticciona, ma per fortuna dei giallorossi c'è Panucci. Tre volte in vantaggio contro il Catania già salvo, la formazione di Luciano Spalletti subisce la rimonta fino al 3-3 realizzato dal giapponese Morimoto. Il pubblico di casa, già in contestazone da alcune settimane, inzia a manifestare tutto il proprio disappunto con cori e fischi all'indirizzo di giocatori e società. Eppure per la formazione di casa sembrava una giornata tranquilla dopo il gol di Perrotta al 13'. Scarsa convinzione da un lato, e la caparbietà della formazione ospite dall'altro hanno fatto il resto. Poi, in pieno recupero, il colpo di testa di Panucci regala i tre punti e soprattutto un po' di serenità ai capitolini. Ora l'obiettivo è la UEFA.