Berlusconi: "Il tecnico? Ancelotti o un emergente"

Calcio
Ancelotti e Berlusconi, tante parole a distanza ma il futuro verrà deciso intorno ad un tavolo
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Il presidente del Milan non svela quale sarà il futuro dell'allenatore di Reggiolo ma si limita a considerare come ipotesi per la prossima stagione quella di ingaggiare un tecnico giovane. Intanto Ancelotti smentisce le dichiarazioni sulla sua partenza

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"Uno di famiglia". Così Silvio Berlusconi considera Carlo Ancelotti. Anche dopo la sconfitta del Milan che ha di fatto consegnato all'Inter lo scudetto con tre giornate di anticipo. Il premier, a Taormina per una serata all'insegno del relax con la famiglia, ha parlato ancora del rapporto con il tecnico rossonero, il cui futuro appare sempre più in bilico. "Al termine della stagione ci metteremo seduti intorno a un tavolo e troveremo la soluzione migliore per lui e per il Milan - ha detto Berlusconi - Ma se dovesse andare via punteremo su un giovane emergente. Ormai ce ne sono molti con le spalle larghe pronti per guidare una grande squadra".

Il presidente del Consiglio ha anche affrontato il discorso Ronaldinho, alle prese con un deludente finale di stagione, defininendolo "comunque un investimento giusto". Inoltre, Carlo Ancelotti ha smentito le dichiarazioni apparse sulla stampa secondo cui non resterebbe alla guida del Milan "a dispetto dei Santi". "Carlo Ancelotti, allenatore del Milan - si legge sul sito rossonero - smentisce nella maniera più decisa e assoluta di aver mai pronunciato, in qualsiasi sede e in qualsiasi contesto, la frase che gli è stata attribuita in relazione alla sua permanenza nel Milan a dispetto dei Santi".