Ibra: non c'è garanzia che resti. Moratti: rimane, al 90%...

Calcio
Ibra gela la festa dell'Inter: non è detto che lui resti
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Dopo la conquista dello scudetto e il gol nel match col Siena, il fuoriclasse nerazzurro confessa: tutto può succedere, dipende da club, da dirigenti, dipende da mister, e poi vediamo. Non c'è garanzia in calcio. Ma Paolillo oggi: non sono preoccupato...

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IL PAGELLONE DI FABIO CARESSA

Il presidente è lapidario - "Ibrahimovic resta con noi al 90 per cento". A dirlo è Massimo Moratti, presidente dell'Inter. Ibra, durante la festa scudetto, aveva detto che non ci sono garanzie sul suo futuro.

Le parole di Zlatan - Nella festa, il sigillo di Ibra non poteva certo mancare. Risposta esatta alla provocazione di Mourinho: niente cambio, nonostante le ripetute richieste, di un Ibrahimovic affaticato, dolorante e litigioso. Tenuto in campo nonostante i brontolii. Poi, la risposta giusta: un gol ad accorciare le distanze con Di Vaio. Un gol, la sua specialità. Proprio come ormai, però, lo è anche un altro tipo di risposta: "Tutto può succedere, dipende da club, da dirigenti, dipende da mister, e poi vediamo. Non c'è garanzia in calcio".

Insomma, ancora una volta nessuna garanzia. Anzi. Nonostante l'amore dei tifosi. Nonostante la festa. Nonostante le speranze di Moratti: "Spero che abbia voglia di continuare a rimanere da noi". Solo una speranza per Moratti. Molto di più, invece, per Mourinho. Che categorico con Ibra lo diventa anche a parole, dopo esserlo stato poco prima sul campo: "Penso che Ibra il prossimo anno sarà con noi".

Mourinho ci crede, sicuro di poter convincere Ibra a non uscire dall'Inter, proprio come è riuscito a convincerlo a non uscire dal campo contro il Siena. Ma una cosa è convincere, e un'altra è costringere. Perchè per restare in una squadra, bisogna volerlo.

Parla anche l'ad Paolillo - "Per il prossimo anno Ibrahimovic  resta. Non sono preoccupato". L'amministratore delegato  dell'Inter, Ernesto Paolillo, ai microfoni di Radio Anch'io lo  Sport, conferma invece oggi che i tifosi dell'Inter possono stare tranquilli: almeno per la prossima stagione il campione svedese non si muoverà da Milano. Dunque non c'è il rischio che Ibra ci ripensi? "Non credo - insiste l'ad nerazzurro - che questo avvenga per il prossimo anno". Ieri il nervosismo in campo e qualche sua dichiarazione avevano di nuovo messo in discussione il futuro nerazzurro di Ibra. "Il suo - spiega l'ad nerazzurro -  è il nervosismo del grande campione che vorrebbe dare sempre di più e dimostra la  sua voglia di essere sempre al top". Paolillo ha quindi definito questo lo "scudetto perfetto, vinto dai giocatori e dalla squadra ma soprattutto da Moratti". Adesso  l'obiettivo dichiarato dei campioni d'Italia è tentare l'assalto alla Champions. "Faremo di tutto per arrivarci, ma non deve diventare un assillo" avverte Paolillo, che conferma che per la prossima stagione l'Inter "sarà una squadra diversa".