Inter, Paolillo: ''Vogliamo tenere Ibra ad ogni costo''
CalcioL'ad nerazzurro sul futuro di Zlatan: ''E' un grande, ci auguriamo che resti''. E su Milito e Thiago Motta: ''Quando c'è qualche firma ne parliamo''. L'agente dello svedese, Raiola: "Se arriva un'offerta da 250 milioni Moratti lo vende, è ovvio''
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IL PAGELLONE DI FABIO CARESSA
"La nostra volontà è di tenerlo a ogni costo". L'Inter non intende lasciare andare Zlatan Ibrahimovic. Lo ha ripetuto l'amministratore delegato Ernesto Paolillo intervenendo a Radio Radio. "Ovviamente l'augurio fortissimo è che Ibrahimovic resti. E' un grandissimo campione - le sue parole - ha dato tanto, è un tassello importante e ci auguriamo fortemente che resti. Poi staremo a vedere, il nostro augurio però e la nostra volontà è di tenerlo a ogni costo". "Oggi Ibrahimovic c'è - ha poi continuato - e si costruisce la squadra con lui, per lui, perché si esprima al meglio. Al momento altre ipotesi non ce ne sono". Sulle voci di mercato Paolillo non conferma né smentisce. L'ultimo nome accostato ai nerazzurri è quello di Adebayor: "La linea che teniamo è quella di annunciare le cose quando sono fatte o sono in via di conclusione. Non vogliamo né far alzare il prezzo dei giocatori che vogliamo né creare false illusioni. Se stiamo zitti è meglio per tutti. Milito e Thiago Motta? Quando c'è qualcosa di firmato ne parliamo...".
Le parole di Paolillo sono arrivate in risposta a quelle di Mino Raiola, il manager dell'attaccante svedese, intervenuto in mattina ai microfoni di ''Radio Radio''. Il futuro di Zlatan Ibrahimovic è nelle mani dell'Inter. Le parole di Massimo Moratti, per il quale l'attaccante svedese ha il 90% di possibilità di rimanere in nerazzurro, non sorprendono Mino Raiola. "Moratti è una persona di calcio, se arriva un'offerta da 250 milioni di euro lo vende - commenta ai microfoni di "Radio Radio" - Non può dire "non lo vendo mai", è normale, non credo che stia offendendo nessuno. Il problema è che il pubblico, i giornalisti non vogliono la verità ma la risposta che vorrebbero sentire e quando gliela dai non l'accettano".
Quel 10% sembra però legato al fatto che Ibra continui a non escludere la possibilità di fare le valigie. "E' stato onesto nel dire che non si sente di promettere che resterà a vita perché è un giocatore che cerca stimoli, che viene attratto da altre squadre - lo difende Raiola - ma se Zlatan va via è perché c'è un accordo tra l'Inter e un'altra società, sarà l'Inter a dettare le condizioni. Se c'è un'offerta sul tavolo interessante, da una squadra interessante, con un progetto interessante, si valuterà assieme alla società, l'ultima parola spetta all'Inter".
L'agente di Ibra non vuole però sentir parlare di problemi all'interno dello spogliatoio nerazzurro causati dal suo assistito. "Tutti litigano con lui in allenamento, ma è un litigare "amichevole", lui cerca sempre di tirare fuori il meglio - spiega - Oggi Zlatan ha un obiettivo, vincere il titolo di capocannoniere, è un personaggio e tutto quello che fa è esagerato".
IL PAGELLONE DI FABIO CARESSA
"La nostra volontà è di tenerlo a ogni costo". L'Inter non intende lasciare andare Zlatan Ibrahimovic. Lo ha ripetuto l'amministratore delegato Ernesto Paolillo intervenendo a Radio Radio. "Ovviamente l'augurio fortissimo è che Ibrahimovic resti. E' un grandissimo campione - le sue parole - ha dato tanto, è un tassello importante e ci auguriamo fortemente che resti. Poi staremo a vedere, il nostro augurio però e la nostra volontà è di tenerlo a ogni costo". "Oggi Ibrahimovic c'è - ha poi continuato - e si costruisce la squadra con lui, per lui, perché si esprima al meglio. Al momento altre ipotesi non ce ne sono". Sulle voci di mercato Paolillo non conferma né smentisce. L'ultimo nome accostato ai nerazzurri è quello di Adebayor: "La linea che teniamo è quella di annunciare le cose quando sono fatte o sono in via di conclusione. Non vogliamo né far alzare il prezzo dei giocatori che vogliamo né creare false illusioni. Se stiamo zitti è meglio per tutti. Milito e Thiago Motta? Quando c'è qualcosa di firmato ne parliamo...".
Le parole di Paolillo sono arrivate in risposta a quelle di Mino Raiola, il manager dell'attaccante svedese, intervenuto in mattina ai microfoni di ''Radio Radio''. Il futuro di Zlatan Ibrahimovic è nelle mani dell'Inter. Le parole di Massimo Moratti, per il quale l'attaccante svedese ha il 90% di possibilità di rimanere in nerazzurro, non sorprendono Mino Raiola. "Moratti è una persona di calcio, se arriva un'offerta da 250 milioni di euro lo vende - commenta ai microfoni di "Radio Radio" - Non può dire "non lo vendo mai", è normale, non credo che stia offendendo nessuno. Il problema è che il pubblico, i giornalisti non vogliono la verità ma la risposta che vorrebbero sentire e quando gliela dai non l'accettano".
Quel 10% sembra però legato al fatto che Ibra continui a non escludere la possibilità di fare le valigie. "E' stato onesto nel dire che non si sente di promettere che resterà a vita perché è un giocatore che cerca stimoli, che viene attratto da altre squadre - lo difende Raiola - ma se Zlatan va via è perché c'è un accordo tra l'Inter e un'altra società, sarà l'Inter a dettare le condizioni. Se c'è un'offerta sul tavolo interessante, da una squadra interessante, con un progetto interessante, si valuterà assieme alla società, l'ultima parola spetta all'Inter".
L'agente di Ibra non vuole però sentir parlare di problemi all'interno dello spogliatoio nerazzurro causati dal suo assistito. "Tutti litigano con lui in allenamento, ma è un litigare "amichevole", lui cerca sempre di tirare fuori il meglio - spiega - Oggi Zlatan ha un obiettivo, vincere il titolo di capocannoniere, è un personaggio e tutto quello che fa è esagerato".