Mourinho ad Attenti a Quei Due: ''Resto al 99,9%''
CalcioIl portoghese, corteggiato e contattato "in maniera poco ortodossa" dal Real Madrid, chiarisce la sua posizione ospite del programma condotto da Gianluca Vialli e Paolo Rossi. Ma lascia aperto uno spiraglio di uno 0,1 per cento
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"Resto all'Inter al 99,9 per cento, ma chi allenerà il Real il prossimo anno sarà un uomo molto fortunato". A riportare il sereno ci ha pensato il diretto interessato.
"Resto al 99.9%". Una frase, 0,1 incertezze: Mourinho non andrà al Real Madrid. Quando la festa sembrava finita, il portoghese ha tolto le perplessità e ha fatto sapere che il progetto Inter continuerà con lui.
Nuvole squarciate da un raggio di sole. Prima di questa frase l'atmosfera nerazzurra si era in realtà tinta di giallo. "Io non parlo più", diceva il Moratti furioso tentando di fermare sul nascere un altro tormentone, stavolta su Mourinho. E dall'ultimo, quello che riguardava Ibrahimovic, erano passate solo poche ore. L'onda lunga dei festeggiamenti si era infranta contro lo scoglio del mercato. Le voci sul tecnico portoghese al Real Madrid avevano stranito il presidente dell'Inter, nervi tesi e volto scuro, passo affrettato per districarsi da chi gli chiedeva conferme o smentite all'affare.
"E' già stato tutto chiarito", ha fatto sapere. E per fortuna sua Mourinho ha impiegato meno di 24 ore per tranquillizzarlo: "Resto all'Inter al 99,9% - ha detto il fresco allenatore campione d'Italia - ma chi andrà al Real Madrid sarà un uomo molto fortunato. Il Real è una piccola tentazione".
Mou ha informato Moratti di quanto stava accadendo, delle lusinghiere sirene del Real Madrid e del codazzo di polemiche che queste si portavano dietro.
Il numero uno dell'Inter ha quindi frenato, se mai ci fossero, le ambizioni del portoghese convincendolo con una serie di motivazioni.
La prima: la creazione di un progetto vincente che si sviluppi nell'arco dei prossimi anni. La seconda: avere più poteri nella gestione della squadra, un ruolo che assomigli a quello di Ferguson al Manchester United, per intenderci.
La terza è anche la più succulenta: carta bianca su tutte le operazioni di mercato. E più o meno nelle stesse ore venivano annunciati con una certa sicurezza gli acquisti di Milito, Thiago Motta e Arnautovic.
Un tris solo per iniziare la prima mano. Un foglietto con la lista della spesa per battere la telefonata tentatrice di Florentino Perez.
Una telefonata che a Milano non è piaciuta per niente, come ha fatto sapere Lele Oriali, il consulente di mercato nerazzurro. "Sapevamo dell'interesse da parte del Real Madrid, anche se gli spagnoli hanno usato metodi poco ortodossi. Penso che in virtù degli affari fatti in passato e i rapporti tra le società, sarebbe stato meglio avvertire il presidente Moratti prima di contattare Mourinho". A quanto pare la festa adesso è finita per il Real, però. Mourinho resta all'Inter al 99,9 per cento.
"Resto all'Inter al 99,9 per cento, ma chi allenerà il Real il prossimo anno sarà un uomo molto fortunato". A riportare il sereno ci ha pensato il diretto interessato.
"Resto al 99.9%". Una frase, 0,1 incertezze: Mourinho non andrà al Real Madrid. Quando la festa sembrava finita, il portoghese ha tolto le perplessità e ha fatto sapere che il progetto Inter continuerà con lui.
Nuvole squarciate da un raggio di sole. Prima di questa frase l'atmosfera nerazzurra si era in realtà tinta di giallo. "Io non parlo più", diceva il Moratti furioso tentando di fermare sul nascere un altro tormentone, stavolta su Mourinho. E dall'ultimo, quello che riguardava Ibrahimovic, erano passate solo poche ore. L'onda lunga dei festeggiamenti si era infranta contro lo scoglio del mercato. Le voci sul tecnico portoghese al Real Madrid avevano stranito il presidente dell'Inter, nervi tesi e volto scuro, passo affrettato per districarsi da chi gli chiedeva conferme o smentite all'affare.
"E' già stato tutto chiarito", ha fatto sapere. E per fortuna sua Mourinho ha impiegato meno di 24 ore per tranquillizzarlo: "Resto all'Inter al 99,9% - ha detto il fresco allenatore campione d'Italia - ma chi andrà al Real Madrid sarà un uomo molto fortunato. Il Real è una piccola tentazione".
Mou ha informato Moratti di quanto stava accadendo, delle lusinghiere sirene del Real Madrid e del codazzo di polemiche che queste si portavano dietro.
Il numero uno dell'Inter ha quindi frenato, se mai ci fossero, le ambizioni del portoghese convincendolo con una serie di motivazioni.
La prima: la creazione di un progetto vincente che si sviluppi nell'arco dei prossimi anni. La seconda: avere più poteri nella gestione della squadra, un ruolo che assomigli a quello di Ferguson al Manchester United, per intenderci.
La terza è anche la più succulenta: carta bianca su tutte le operazioni di mercato. E più o meno nelle stesse ore venivano annunciati con una certa sicurezza gli acquisti di Milito, Thiago Motta e Arnautovic.
Un tris solo per iniziare la prima mano. Un foglietto con la lista della spesa per battere la telefonata tentatrice di Florentino Perez.
Una telefonata che a Milano non è piaciuta per niente, come ha fatto sapere Lele Oriali, il consulente di mercato nerazzurro. "Sapevamo dell'interesse da parte del Real Madrid, anche se gli spagnoli hanno usato metodi poco ortodossi. Penso che in virtù degli affari fatti in passato e i rapporti tra le società, sarebbe stato meglio avvertire il presidente Moratti prima di contattare Mourinho". A quanto pare la festa adesso è finita per il Real, però. Mourinho resta all'Inter al 99,9 per cento.