Spalletti: "Futuro roseo per squadra e società"
CalcioIl tecnico della Roma applaude la squadra per la vittoria di San Siro sul Milan e per la matematica conquista della partecipazione alla prossima Europe League ma non scioglie i dubbi sul suo futuro: "Bisogna dire le cose al momento giusto"
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"Abbiamo vinto una partita su un campo difficile contro una grandissima squadra, perché il Milan ha fatto vedere il suo gioco. Bravi ragazzi". Luciano Spalletti ritrova finalmente il sorriso. La Roma ha quantomeno centrato l'obiettivo dell'Europa League, e lo ha fatto nel giorno in cui Paolo Maldini ha dato l'addio ai propri tifosi ricevendo in cambio un'amara sorpresa, alcuni striscioni apparsi al momento del giro di campo che inneggiavano a Franco Baresi: "Me l'hanno detto i miei giocatori che sono rimasti particolarmente colpiti da questo comportamento - ammette il tecnico giallorosso -. Se è vero, quelli che vengono al campo per offendere, picchiare e spaccare non amano questo sport, è meglio che stiano a casa. Se si insulta Maldini si oltrepassa qualsiasi limite".
Tornando alla Roma, Spalletti assicura che questo traguardo "dà fiducia e forza alla società, e rimette in evidenza il lavoro degli anni precedenti, e questo al di là della classifica. Dobbiamo vedere come siamo arrivati in fondo, le difficoltà che abbiamo superato in una stagione particolare. Il futuro è sicuramente roseo per questa squadra e questa società. Per l'allenatore? L'ho detto tante volte, bisogna dire le cose giuste al momento giusto". "In questi tre anni la squadra ha fatto molto per crescere, è cresciuta molto. Si è posizionata su livelli importanti, si può prescindere da tutti, non solo dall'allenatore", insiste Spalletti, che non spazza quindi i dubbi sul proprio futuro.
"Questo discorso vale per tutti, anche per l'allenatore. Bisogna far così, perché - conclude - altrimenti non riesce a dare quel che vuole".
"Abbiamo vinto una partita su un campo difficile contro una grandissima squadra, perché il Milan ha fatto vedere il suo gioco. Bravi ragazzi". Luciano Spalletti ritrova finalmente il sorriso. La Roma ha quantomeno centrato l'obiettivo dell'Europa League, e lo ha fatto nel giorno in cui Paolo Maldini ha dato l'addio ai propri tifosi ricevendo in cambio un'amara sorpresa, alcuni striscioni apparsi al momento del giro di campo che inneggiavano a Franco Baresi: "Me l'hanno detto i miei giocatori che sono rimasti particolarmente colpiti da questo comportamento - ammette il tecnico giallorosso -. Se è vero, quelli che vengono al campo per offendere, picchiare e spaccare non amano questo sport, è meglio che stiano a casa. Se si insulta Maldini si oltrepassa qualsiasi limite".
Tornando alla Roma, Spalletti assicura che questo traguardo "dà fiducia e forza alla società, e rimette in evidenza il lavoro degli anni precedenti, e questo al di là della classifica. Dobbiamo vedere come siamo arrivati in fondo, le difficoltà che abbiamo superato in una stagione particolare. Il futuro è sicuramente roseo per questa squadra e questa società. Per l'allenatore? L'ho detto tante volte, bisogna dire le cose giuste al momento giusto". "In questi tre anni la squadra ha fatto molto per crescere, è cresciuta molto. Si è posizionata su livelli importanti, si può prescindere da tutti, non solo dall'allenatore", insiste Spalletti, che non spazza quindi i dubbi sul proprio futuro.
"Questo discorso vale per tutti, anche per l'allenatore. Bisogna far così, perché - conclude - altrimenti non riesce a dare quel che vuole".