"Londra o Madrid? Pronto per tutto". Ma il Chelsea: è nostro

Calcio
Carlo Ancelotti è del Chelsea: il sito del club di Londra lo ufficializza già sul suo sito ufficiale
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Il sito del club inglese ufficializza già: ad Ancelotti un triennale da 7 milioni a stagione. "La storia del Milan dice che 4 grandi allenatori sono andati via e poi sono tornati: Rocco, Liedholm, Sacchi e Capello. Potrei anche parlare di un 'arrivederci"

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"Londra o Madrid? Non è roba da poco. Io sono pronto per qualsiasi avventura: ho esperienza per far  questo mestiere da altre parti, sono abbastanza vaccinato". Chelsea o Real Madrid: Carlo Ancelotti, che ieri ha dato l'addio al Milan, non ha ancora annunciato quale panchina occuperà il prossimo anno. "Oggi e domani ho da fare...", dice il tecnico ai microfoni di Radio Anch'io Sport. A chi lo colloca a Madrid, magari con Kakà e Ibrahimovic in squadra, risponde sorridendo: "Non sarebbe male...".

Ma intanto, il sito del Chelsea gioca d'anticipo e avvisa: "Carlo Ancelotti è il nuovo allenatore del Chelsea". La società inglese ha infatti già annunciato l'ingaggio  del tecnico italiano che ha firmato un contratto triennale da 7 milioni di euro a stagione.

Le dichiarazioni a Radio Anch'io - "Dal Milan mi porterei tanti giocatori. Gattuso? E' una bandiera ed è giusto che resti qui. Ho avuto un rapporto straordinario con questi calciatori", dice spendendo parole particolari per Paolo Maldini, che ieri ha chiuso la sua strepitosa carriera. "Rimarrà l'amicizia con Maldini e la convinzione di aver avuto a che fare con un grandissimo campione e una splendida persona.  E' un giocatore che non parla tantissimo ma è sempre presente nello spogliatoio . In 8 anni credo che sia l'unicio giocatore a cui non ho  dato una multa per un ritardo, ha amato questo lavoro e lo ha fatto  con grandissimo entusiasmo: altrimenti, non si gioca a questi livelli fino a 41 anni", dice l'allenatore.

Senza Ancelotti e senza Maldini "rimane un Milan molto competitivo. Il prossimo anno la squadra recupera Nesta", che ha superato i problemi alla schiena e "che formerà con Thiago Silva un'ottima coppia centrale. Tornano a disposizione Borriello e, a tempo pieno, Gattuso". Sulla panchina rossonera si accomoderà Leonardo:  "E' un amico, conosce l'ambiente e questo è un vantaggio. Allenare è difficile, ma lui ha le capacità per fare bene".

Il feeling con la dirigenza rossonera rimane inalterato anche dopo il divorzio. "In 8 anni qualche volta mi sarò morso la lingua, qualche volta se la sarà morsa la società. Ma la sintonia con il Milan è stata perfetta, altrimenti il rapporto non sarebbe durato tanti anni e non sarebbe finito in questo modo", dice  Ancelotti. "Rimangono grande stima e grande affetto nei confronti del club. Alla fine di un'avventura, i rapporti tra società e allenatore in genere rimangono un po' incrinati: al Milan è diverso", aggiunge.

Un nuovo matrimonio con il Diavolo, tra qualche anno, non è da escludere: "La storia del Milan dice che 4 grandi allenatori sono andati via e poi sono tornati: Rocco, Liedholm, Sacchi e Capello. Nel mio caso si potrebbe anche parlare di un 'arrivederci, ma ora non posso guardare troppo avanti", dice. Tramonta, invece, il sogno di allenare una Nazionale. "Alla naturale scadenza del contratto col Milan potevo pensare ad un'avventura con una selezione - dice  ricordando i riferimenti alla Costa d'Avorio-. Ma ora le cose si complicano...".

Mentre Ancelotti saluta l'Italia, molti club della Serie A affidano le squadre ad allenatori emergenti. "I bilanci delle società non sono idilliaci, è normale scegliere tecnici giovani e meno costosi", dice. Chi costa parecchio è José Mourinho, che ha appena prolungato il proprio contratto con l'Inter: "Mourinho ha dato un po' di pepe al calcio italiano, è un ottimo allenatore. Alcune dichiarazioni mi hanno dato un po' fastidio, ma non c'è stato nessun problema in particolare".