Rimini, bomba carta a casa di capitan Ricchiuti
CalcioE' stata fatta esplodere la scorsa notte nei pressi dell'abitazione del 31enne calciatore argentino, capitano del Rimini neo-retrocesso dalla serie B in Lega Pro. Il sindaco: tutta la mia solidarietà
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Una bomba-carta, o un petardo, è stata fatta esplodere la scorsa notte nei pressi dell'abitazione di Adrian Ricchiuti, il 31enne calciatore argentino capitano del Rimini, neo-retrocesso dalla serie B in Lega Pro. La deflagrazione ha svegliato e spaventato il giocatore e la sua famiglia, ma non ha prodotto danni particolari.
Numerose le dichiarazioni di condanna dell'episodio e di solidarietà nei confronti del calciatore. Tra gli altri, il sindaco di Rimini, Alberto Ravaioli, ha detto che la notizia della bomba carta messa da ignoti nei pressi dell'abitazione del capitano del Rimini Calcio deve essere un monito per tutti affinché non si alimenti un clima di odio e di aggressività intorno alla squadra e alla società biancorossa.
"Ho sentito purtroppo negli ultimi giorni troppe parole in libertà, analisi ingiuste e ingiustificate, opinioni dietologiche e concitate, intorno al fatto sportivo e al futuro del Rimini. Mi pare che la bilancia si sia spostata pericolosamente verso l'ingratitudine e quindi il rancore. Quasi che un campionato sfortunato possa far dimenticare l'impegno, gli sforzi, la passione ultradecennale di un'azienda come la Cocif o l'abilità e l'amore che negli anni i veri tifosi hanno sempre dimostrato nei confronti dei giocatori e dello staff tecnico. Questa cultura apocalittica non appartiene a Rimini e da Rimini dunque va decisamente respinta".
"Nel dare la piena totale solidarietà a Ricchiuti e ai suoi familiari, e nello sperare che il fatto sia presto derubricato in uno scherzo di pessimo, pessimo gusto - ha concluso il sindaco - chiedo agli addetti ai lavori e ai tifosi di abbassare i toni e riportare la discussione su un binario prettamente sportivo".
Anche la proprietà della società biancorossa ha condannato l'atto vandalico di cui è stato oggetto il capitano. "In merito al grave atto vandalico di cui è stato oggetto la scorsa notte, fortunatamente senza conseguenze, Adrian Ricchiuti - si legge in un comunicato - tutta la Rimini Calcio Fc ed in particolare il presidente biancorosso Luca Benedettini, esprimono al capitano e alla sua famiglia la propria solidarietà. La delusione e l'amarezza per una retrocessione, a nostro parere immeritata, non possono e non devono alimentare un clima di tensione e di inciviltà nei confronti dei componenti della squadra e della società. Il calcio, ma lo sport in generale, sono una palestra di vita dove il successo e la sconfitta devono essere accettate con serenità".
Una bomba-carta, o un petardo, è stata fatta esplodere la scorsa notte nei pressi dell'abitazione di Adrian Ricchiuti, il 31enne calciatore argentino capitano del Rimini, neo-retrocesso dalla serie B in Lega Pro. La deflagrazione ha svegliato e spaventato il giocatore e la sua famiglia, ma non ha prodotto danni particolari.
Numerose le dichiarazioni di condanna dell'episodio e di solidarietà nei confronti del calciatore. Tra gli altri, il sindaco di Rimini, Alberto Ravaioli, ha detto che la notizia della bomba carta messa da ignoti nei pressi dell'abitazione del capitano del Rimini Calcio deve essere un monito per tutti affinché non si alimenti un clima di odio e di aggressività intorno alla squadra e alla società biancorossa.
"Ho sentito purtroppo negli ultimi giorni troppe parole in libertà, analisi ingiuste e ingiustificate, opinioni dietologiche e concitate, intorno al fatto sportivo e al futuro del Rimini. Mi pare che la bilancia si sia spostata pericolosamente verso l'ingratitudine e quindi il rancore. Quasi che un campionato sfortunato possa far dimenticare l'impegno, gli sforzi, la passione ultradecennale di un'azienda come la Cocif o l'abilità e l'amore che negli anni i veri tifosi hanno sempre dimostrato nei confronti dei giocatori e dello staff tecnico. Questa cultura apocalittica non appartiene a Rimini e da Rimini dunque va decisamente respinta".
"Nel dare la piena totale solidarietà a Ricchiuti e ai suoi familiari, e nello sperare che il fatto sia presto derubricato in uno scherzo di pessimo, pessimo gusto - ha concluso il sindaco - chiedo agli addetti ai lavori e ai tifosi di abbassare i toni e riportare la discussione su un binario prettamente sportivo".
Anche la proprietà della società biancorossa ha condannato l'atto vandalico di cui è stato oggetto il capitano. "In merito al grave atto vandalico di cui è stato oggetto la scorsa notte, fortunatamente senza conseguenze, Adrian Ricchiuti - si legge in un comunicato - tutta la Rimini Calcio Fc ed in particolare il presidente biancorosso Luca Benedettini, esprimono al capitano e alla sua famiglia la propria solidarietà. La delusione e l'amarezza per una retrocessione, a nostro parere immeritata, non possono e non devono alimentare un clima di tensione e di inciviltà nei confronti dei componenti della squadra e della società. Il calcio, ma lo sport in generale, sono una palestra di vita dove il successo e la sconfitta devono essere accettate con serenità".