L'altra faccia dell'Italia, Lippi peschi dall'Under 21
CalcioNonostante la sconfitta con la Germania agli Europei la Nazionale di Casiraghi ha messo in mostra tanti piccoli talenti che potrebbero tornare utili in vista del Mondiale. Criscito, Bocchetti, Marchisio, Candreva, Balotelli e Giovinco su tutti
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Questione d'età, e forse non solo di maglie, ma alla fine questa Italia, l'Under 21 è sembrata decisamente meno sbiadita di quella di Lippi. Un'under 21 sempre in bianco in questo europeo, anche se alla fine due belle vittorie sono arrivate. Non quella finale, come del resto non è arrivata neppure per i grandi in Confederations cup. Loro addirittura non hanno superato la fase a gironi, e già qui sta la prima differenza con i loro fratellini, fermati in semifinale, ma con quel bianco che ha dato luce, vivacità, e speranza a questa povera Italia del calcio 2009.
Perfino nella sconfitta. Senza reti con la Germania, con Acquafresca che ci fa bere solo illusioni, ma che comunque non fa rimpiangere le prime punte più grandi (Gila). E più grosse (Toni). Eh già, perché nel collezionare figurine, si potrebbe chiedere di fare scambio. I più piccoli al posto dei più grandi. Dall'attacco, alla difesa: Criscito e Bocchetti spiegano perché il Genoa in campionato ha preso meno gol della Juve (Chiellini, Legrottaglie). Motta dimostra che non è un torto definire il suo riscatto un colpo Grosso, mentre la Roma sorride anche per Andreolli.
Giovinezza e fantasia: qui non c'è Cassano, ma almeno Giovinco sì. L'imprevedibilità del resto è garantita anche dall'italianissimo Balotelli, uno che potrebbe non far rimpiangere l'oriundo Camoranesi. E il centrocampo? Con De Rossi e Pirlo, non è che servano troppi sostituti, ma almeno alternative: Marchisio, in tribuna per squalifica, ma anche Cigarini e la sorpresa Candreva. E se è vero che le delusioni aiutano a crescere, i piccoli azzurri di Casiraghi sono già grandi, quasi da mondiale.
Questione d'età, e forse non solo di maglie, ma alla fine questa Italia, l'Under 21 è sembrata decisamente meno sbiadita di quella di Lippi. Un'under 21 sempre in bianco in questo europeo, anche se alla fine due belle vittorie sono arrivate. Non quella finale, come del resto non è arrivata neppure per i grandi in Confederations cup. Loro addirittura non hanno superato la fase a gironi, e già qui sta la prima differenza con i loro fratellini, fermati in semifinale, ma con quel bianco che ha dato luce, vivacità, e speranza a questa povera Italia del calcio 2009.
Perfino nella sconfitta. Senza reti con la Germania, con Acquafresca che ci fa bere solo illusioni, ma che comunque non fa rimpiangere le prime punte più grandi (Gila). E più grosse (Toni). Eh già, perché nel collezionare figurine, si potrebbe chiedere di fare scambio. I più piccoli al posto dei più grandi. Dall'attacco, alla difesa: Criscito e Bocchetti spiegano perché il Genoa in campionato ha preso meno gol della Juve (Chiellini, Legrottaglie). Motta dimostra che non è un torto definire il suo riscatto un colpo Grosso, mentre la Roma sorride anche per Andreolli.
Giovinezza e fantasia: qui non c'è Cassano, ma almeno Giovinco sì. L'imprevedibilità del resto è garantita anche dall'italianissimo Balotelli, uno che potrebbe non far rimpiangere l'oriundo Camoranesi. E il centrocampo? Con De Rossi e Pirlo, non è che servano troppi sostituti, ma almeno alternative: Marchisio, in tribuna per squalifica, ma anche Cigarini e la sorpresa Candreva. E se è vero che le delusioni aiutano a crescere, i piccoli azzurri di Casiraghi sono già grandi, quasi da mondiale.