Gallipoli in vendita a costo zero. Quante squadre in crisi
CalcioNeopromosso in B, il club pugliese cerca acquirenti. Il presidente Barba ha più volte chiesto aiuti economici agli imprenditori locali senza ricevere risposte. Fallite Avellino, Pisa, Venezia e Treviso. In bilico molte altre società di LegaPro
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Il Gallipoli, neopromosso in B, è in vendita, a costo zero. Lo ha annunciato il presidente della società, il deputato del Pdl Vincenzo Barba, nel corso di un'assemblea organizzata dalla tifoseria e alla quale ha partecipato un migliaio di sostenitori. All'indomani della storica promozione, Barba ha più volte battuto cassa con gli imprenditori locali segnalando l'impossibilità di affrontare da solo gli impegni economici nella serie superiore e chiedendo un loro intervento concreto".
"Voglio - ha detto - che ci sia qualcuno che possa prendere questa squadra. Siamo pronti a cederla gratuitamente per dimostrare che la società è di tutti. Ma sinora non c'è stato un imprenditore serio che abbia parlato, proposto un'azione di grande attendibilità".
"Attendendo proposte serie e concrete - ha concluso Barba - di grande fattibilità. Sono pronto a coprire l'80% del budget, il rimanente 20% deve rappresentarlo il mondo economico e sociale della città di Gallipoli. Un dato certo è che siamo molto in ritardo per preparare il percorso della Serie B, che è irto di tante difficoltà".
Avellino e Pisa, squadre reduci dal campionato di B e che hanno militato per tanti anni nella massima serie nazionale, sono fallite e non figurano più nell'attuale cartina geografica del calcio professionistico. Entrambe le squadre non hanno racimolato i fondi necessari per l'iscrizione al campionato dopo l'amara retrocessione di quest'anno dalla cadetteria. Per il Pisa si tratta del secondo fallimento in pochi anni (il primo nel 1994, anno dell'ultima presidenza di Anconetani), mentre per l'Avellino si chiude un capitolo lungo 97 anni. Stesso destino e per Venezia, Treviso e Sambenedettese, mentre rischiano grosso molti altri club in LegaPro. Queste società, non ammesse al primo esame della Covisoc, hanno avuto tempo fino all'11 luglio per sanare diverse tipologie di adempimenti.
Il Gallipoli, neopromosso in B, è in vendita, a costo zero. Lo ha annunciato il presidente della società, il deputato del Pdl Vincenzo Barba, nel corso di un'assemblea organizzata dalla tifoseria e alla quale ha partecipato un migliaio di sostenitori. All'indomani della storica promozione, Barba ha più volte battuto cassa con gli imprenditori locali segnalando l'impossibilità di affrontare da solo gli impegni economici nella serie superiore e chiedendo un loro intervento concreto".
"Voglio - ha detto - che ci sia qualcuno che possa prendere questa squadra. Siamo pronti a cederla gratuitamente per dimostrare che la società è di tutti. Ma sinora non c'è stato un imprenditore serio che abbia parlato, proposto un'azione di grande attendibilità".
"Attendendo proposte serie e concrete - ha concluso Barba - di grande fattibilità. Sono pronto a coprire l'80% del budget, il rimanente 20% deve rappresentarlo il mondo economico e sociale della città di Gallipoli. Un dato certo è che siamo molto in ritardo per preparare il percorso della Serie B, che è irto di tante difficoltà".
Avellino e Pisa, squadre reduci dal campionato di B e che hanno militato per tanti anni nella massima serie nazionale, sono fallite e non figurano più nell'attuale cartina geografica del calcio professionistico. Entrambe le squadre non hanno racimolato i fondi necessari per l'iscrizione al campionato dopo l'amara retrocessione di quest'anno dalla cadetteria. Per il Pisa si tratta del secondo fallimento in pochi anni (il primo nel 1994, anno dell'ultima presidenza di Anconetani), mentre per l'Avellino si chiude un capitolo lungo 97 anni. Stesso destino e per Venezia, Treviso e Sambenedettese, mentre rischiano grosso molti altri club in LegaPro. Queste società, non ammesse al primo esame della Covisoc, hanno avuto tempo fino all'11 luglio per sanare diverse tipologie di adempimenti.