Il neo acquisto viola ritrova Prandelli, che lo lanciò a Parma, per cercare il riscatto dopo tre stagioni poco brillanti. Indosserà la maglia numero 32
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Marco Marchionni riparte da Prandelli. Giorno di presentazione ufficiale per il neo acquisto viola, che alla Fiorentina ritrova l'allenatore che lo ha lanciato a Parma e a cui si affida per riscattarsi dopo tre stagioni con più luci che ombre.
"Sono arrivato qui perché l'ho voluto io - esordisce l'ex juventino. Ci tengo a precisare che la scelta è stata mia, nessuno mi ha costretto. Voglio mettermi in discussione, ho giocato poco negli ultimi tre anni e volevo andare in un posto in cui credevano in me, volevo una squadra in cui sentirmi importante". Una frecciata non troppo velata alla Juventus anche se, dovesse segnare ai suoi ex compagni, non esulterebbe perché "ho sempre rispetto di tutte le persone che mi hanno voluto bene. A Torino, comunque, ho vissuto tre anni in cui sono stato bene anche se per due stagioni sono stato infortunato e solo l'anno scorso ho giocato ma senza sentirmi importante".
Un taglio al passato e uno sguardo al presente, a Prandelli con il quale "abbiamo fatto tante cose insieme, abbiamo ricordi belli", alla Fiorentina dove "voglio aiutare i compagni che in questi quattro anni hanno fatto cose bellissime, sono sempre stati ai primi posti della classifica". Ambientarsi, comunque, non sarà difficile perché "conosco la maggior parte dei compagni ed è più facile per me inserirmi" e alle società che lo cercavano dice: "Corvino ha lavorato bene, se sono qui è perché ha fatto in modo di portarmi qui".
A Firenze Marchionni, che indosserà la maglia numero 32, assaporerà ancora il sapore della Champions League" anche se quest'anno sarà ancora più difficile perché ci sono squadre molto forti. Dobbiamo però riuscire a passare il preliminare - il diktat dell'esterno viola - perché è una competizione che ti porta entusiasmo, un'emozione che è difficile trovare in altri tornei".
Nel contratto firmato dall'ex juventino, come rivela Corvino durante la presentazione, c'è anche un bonus per l'eventuale convocazione in Nazionale. "Ci punto - ammette - ma ho fatto lo scorso anno 40 partite nella Juventus e non sono stato convocato. Non mi aspetto niente, mi aspetto solo di stare bene per la Fiorentina".
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Marco Marchionni riparte da Prandelli. Giorno di presentazione ufficiale per il neo acquisto viola, che alla Fiorentina ritrova l'allenatore che lo ha lanciato a Parma e a cui si affida per riscattarsi dopo tre stagioni con più luci che ombre.
"Sono arrivato qui perché l'ho voluto io - esordisce l'ex juventino. Ci tengo a precisare che la scelta è stata mia, nessuno mi ha costretto. Voglio mettermi in discussione, ho giocato poco negli ultimi tre anni e volevo andare in un posto in cui credevano in me, volevo una squadra in cui sentirmi importante". Una frecciata non troppo velata alla Juventus anche se, dovesse segnare ai suoi ex compagni, non esulterebbe perché "ho sempre rispetto di tutte le persone che mi hanno voluto bene. A Torino, comunque, ho vissuto tre anni in cui sono stato bene anche se per due stagioni sono stato infortunato e solo l'anno scorso ho giocato ma senza sentirmi importante".
Un taglio al passato e uno sguardo al presente, a Prandelli con il quale "abbiamo fatto tante cose insieme, abbiamo ricordi belli", alla Fiorentina dove "voglio aiutare i compagni che in questi quattro anni hanno fatto cose bellissime, sono sempre stati ai primi posti della classifica". Ambientarsi, comunque, non sarà difficile perché "conosco la maggior parte dei compagni ed è più facile per me inserirmi" e alle società che lo cercavano dice: "Corvino ha lavorato bene, se sono qui è perché ha fatto in modo di portarmi qui".
A Firenze Marchionni, che indosserà la maglia numero 32, assaporerà ancora il sapore della Champions League" anche se quest'anno sarà ancora più difficile perché ci sono squadre molto forti. Dobbiamo però riuscire a passare il preliminare - il diktat dell'esterno viola - perché è una competizione che ti porta entusiasmo, un'emozione che è difficile trovare in altri tornei".
Nel contratto firmato dall'ex juventino, come rivela Corvino durante la presentazione, c'è anche un bonus per l'eventuale convocazione in Nazionale. "Ci punto - ammette - ma ho fatto lo scorso anno 40 partite nella Juventus e non sono stato convocato. Non mi aspetto niente, mi aspetto solo di stare bene per la Fiorentina".