Thiago Motta rivela: "Sogno la maglia azzurra"
CalcioLa sua nazionalità è brasiliana, ma le origini venete. Il centrocampista dell'Inter possiede la nazionalità italiana e dice: "Se Lippi dovesse chiamarmi non ci penserei nemmeno un secondo. Mi sento italiano e vorrei essere tenuto in considerazione"
COMMENTA NEI FORUM DI CALCIO ITALIANO
La nazionalità è brasiliana ma grazie alle origini venete (il nonno paterno proveniva dalla provincia di Rovigo) Thiago Motta possiede la cittadinanza italiana e così, dopo una straordinaria stagione al Genoa, adesso con la maglia dell'Inter spera nella convocazione di Marcello Lippi per la nazionale azzurra. "E' il mio sogno, non lo nascondo - ammette in un'intervista alla Gazzetta dello Sport -. Se arriva la chiamata non ci penso un solo secondo a dire sì". Il centrocampista dell'Inter, che spiega di avere "sangue italiano", poi aggiunge: "Mi sento italiano e chiedo semplicemente di essere considerato in corsa per un posto in azzurro.
Il passaporto ce l'ho da sempre, prima ancora di arrivare in Europa, quindi si possono fare poche allusioni su certi argomenti. Poi - prosegue -, voglio naturalmente guadagnarmela sul campo l'eventuale convocazione, non chiedo regali a nessuno". A chi gli chiede chi sceglierebbe tra il Brasile e ll'Italia risponde netto: "Oggi sceglierei l'Italia. Il Brasile mi ha avuto lì da sempre, ho giocato nelle varie selezioni nazionali, dall'Under 17 all'Under 23, e mai hanno pensato che potessi far parte della Selecao".
La nazionalità è brasiliana ma grazie alle origini venete (il nonno paterno proveniva dalla provincia di Rovigo) Thiago Motta possiede la cittadinanza italiana e così, dopo una straordinaria stagione al Genoa, adesso con la maglia dell'Inter spera nella convocazione di Marcello Lippi per la nazionale azzurra. "E' il mio sogno, non lo nascondo - ammette in un'intervista alla Gazzetta dello Sport -. Se arriva la chiamata non ci penso un solo secondo a dire sì". Il centrocampista dell'Inter, che spiega di avere "sangue italiano", poi aggiunge: "Mi sento italiano e chiedo semplicemente di essere considerato in corsa per un posto in azzurro.
Il passaporto ce l'ho da sempre, prima ancora di arrivare in Europa, quindi si possono fare poche allusioni su certi argomenti. Poi - prosegue -, voglio naturalmente guadagnarmela sul campo l'eventuale convocazione, non chiedo regali a nessuno". A chi gli chiede chi sceglierebbe tra il Brasile e ll'Italia risponde netto: "Oggi sceglierei l'Italia. Il Brasile mi ha avuto lì da sempre, ho giocato nelle varie selezioni nazionali, dall'Under 17 all'Under 23, e mai hanno pensato che potessi far parte della Selecao".