Dall'alba al tramonto: il Ramadan, Muntari e tutti gli altri
CalcioPer Mourinho il Ramadan è il primo colpevole dello scarso rendimento di Muntari nel match dell'Inter col Bari. Ecco chi sono gli altri calciatori del campionato che rispettano il digiuno islamico (IL VIDEO DI OBAMA). GUARDA TUTTI I GOL DELLA SERIE A
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Dall'alba al tramonto. Sembra un film di Tarantino, il re dello splatter, che però preferiva occuparsi del resto: dal tramonto all'alba. E magari anche Mourinho: per lui il Ramadan - il "mese torrido" in arabo - è il primo colpevole dello scarso rendimento di Sulley Muntari, se non proprio del pareggio col Bari. Ma Sulley non è l'unico giocatore muslmano del campionato. Ecco infatti tutti gli altri: HANINE (Chievo), PAPA WAIGO (Fiorentina), KHARJA (Genoa), EL SHAARAWI (Genoa), SISSOKO (Juventus), MAKINWA (Lazio), MEGHNI (Lazio), GHEZZAL (Siena), INLER (Udinese) e BERISA (Udinese).
Il mese di Ramadan è il nono del calendario islamico, reso doppiamente sacro dall'Islàm per il fatto che è: "Il mese in cui fu rivelato il Corano come guida per gli uomini e prova chiara di retta direzione e salvezza". Il digiuno, dall'alba al tramonto, è obbligatorio per tutti i musulmani. Sono esentati minorenni, anziani, malati di mente, malati cronici, viaggiatori, donne in gravidanza o che allattano. E' proibito durante le mestruazioni e in puerperio.
Il digiuno dura dall'alba al tramonto. Consiste non soltanto nell'astensione da ogni cibo e bevanda, ma anche da qualsiasi contatto sessuale e da ogni altro cattivo pensiero o azione, durante l'intera giornata fino al tramonto. Non bisogna litigare, né mentire né calunniare. I mesi lunari sono alternativamente di 29 e 30 giorni, l'anno lunare è di 354 giorni e indietro di undici giorni rispetto quello solare. La legge stabilisce che per dichiarare iniziato il mese del Ramadan non basta il solo calcolo, ma dovrebbero esserci testimoni oculari e affidabili che dichiarino avanti a un qàdi di aver visto la luna.
Il digiuno, come la salàt, non è valido se non è preceduto dalla niyyah (intenzione). Dopo la pronuncia della niyyah, si incomincia a digiunare quando incomincia ad albeggiare (aurora). Il tramonto del sole pone fine al digiuno e l'astinenza viene interrotta mangiando dei datteri o bevendo dell'acqua, come vuole la Sunnah del Profeta. L'interruzione iftar, per tradizione viene preceduta da una breve preghiera.
Dopo la preghiera rituale della sera si usa fare una speciale preghiera notturna piuttosto lunga detta Tarawih: Secondo la Sunnah del profeta, questa preghiera va da un minimo di 8 rak'at ad un massimo di 20.Il Ramadan è un mese di carità, durante il quale il credente deve dividere i suoi beni con chi ne ha bisogno. La rottura involontaria del digiuno non comporta sanzioni, purché si riprenda subito dopo aver preso coscienza di tale rottura. In caso di interruzione consapevole, bisogna rimediare con l'offerta di un pasto a un certo numero di musulmani bisognosi, oppure dare l'equivalente in denaro; diversamente bisogna digiunare per sessanta giorni.
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Dall'alba al tramonto. Sembra un film di Tarantino, il re dello splatter, che però preferiva occuparsi del resto: dal tramonto all'alba. E magari anche Mourinho: per lui il Ramadan - il "mese torrido" in arabo - è il primo colpevole dello scarso rendimento di Sulley Muntari, se non proprio del pareggio col Bari. Ma Sulley non è l'unico giocatore muslmano del campionato. Ecco infatti tutti gli altri: HANINE (Chievo), PAPA WAIGO (Fiorentina), KHARJA (Genoa), EL SHAARAWI (Genoa), SISSOKO (Juventus), MAKINWA (Lazio), MEGHNI (Lazio), GHEZZAL (Siena), INLER (Udinese) e BERISA (Udinese).
Il mese di Ramadan è il nono del calendario islamico, reso doppiamente sacro dall'Islàm per il fatto che è: "Il mese in cui fu rivelato il Corano come guida per gli uomini e prova chiara di retta direzione e salvezza". Il digiuno, dall'alba al tramonto, è obbligatorio per tutti i musulmani. Sono esentati minorenni, anziani, malati di mente, malati cronici, viaggiatori, donne in gravidanza o che allattano. E' proibito durante le mestruazioni e in puerperio.
Il digiuno dura dall'alba al tramonto. Consiste non soltanto nell'astensione da ogni cibo e bevanda, ma anche da qualsiasi contatto sessuale e da ogni altro cattivo pensiero o azione, durante l'intera giornata fino al tramonto. Non bisogna litigare, né mentire né calunniare. I mesi lunari sono alternativamente di 29 e 30 giorni, l'anno lunare è di 354 giorni e indietro di undici giorni rispetto quello solare. La legge stabilisce che per dichiarare iniziato il mese del Ramadan non basta il solo calcolo, ma dovrebbero esserci testimoni oculari e affidabili che dichiarino avanti a un qàdi di aver visto la luna.
Il digiuno, come la salàt, non è valido se non è preceduto dalla niyyah (intenzione). Dopo la pronuncia della niyyah, si incomincia a digiunare quando incomincia ad albeggiare (aurora). Il tramonto del sole pone fine al digiuno e l'astinenza viene interrotta mangiando dei datteri o bevendo dell'acqua, come vuole la Sunnah del Profeta. L'interruzione iftar, per tradizione viene preceduta da una breve preghiera.
Dopo la preghiera rituale della sera si usa fare una speciale preghiera notturna piuttosto lunga detta Tarawih: Secondo la Sunnah del profeta, questa preghiera va da un minimo di 8 rak'at ad un massimo di 20.Il Ramadan è un mese di carità, durante il quale il credente deve dividere i suoi beni con chi ne ha bisogno. La rottura involontaria del digiuno non comporta sanzioni, purché si riprenda subito dopo aver preso coscienza di tale rottura. In caso di interruzione consapevole, bisogna rimediare con l'offerta di un pasto a un certo numero di musulmani bisognosi, oppure dare l'equivalente in denaro; diversamente bisogna digiunare per sessanta giorni.
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