Leonardo: "Il derby? Tappa che può dare risposte importanti"
CalcioIl tecnico del Milan parla della stracittadina contro l'Inter senza rivelare le intenzioni sulla formazione: "Il credo è quello che prevede due attaccanti di ruolo poi ci sono diverse opzioni". Ed ancora: "Non è un derby più povero, l'Inter è solida"
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"L'Inter è una squadra molto fisica, ha più certezze e da anni domina in campionato. Loro partono da una base. Noi stiamo ripartendo con una squadra di grande talento". Leonardo presenta così il derby che il suo Milan giocherà contro l'Inter. Alla stracittadina, i rossoneri arrivano dopo il successo ottenuto a Siena nella prima giornata. I nerazzurri, invece, sono reduci dal pareggio casalingo contro il Bari.
"Arriviamo all'appuntamento con grande fiducia, possiamo fare una grande stagione. Il modo in cui ci stiamo comportando è un punto di partenza molto solido. Ora ci troviamo di fronte la squadra che ha vinto negli ultimi anni e non vediamo l'ora di confrontarci", dice il tecnico rossonero esibendo ottimismo dopo il positivo esordio in campionato. "Affrontiamo un avversario che ha vinto molto. L'Inter è una squadra che negli ultimi anni ha mostrato sempre una grande forza fisica. Il Milan si è sempre basato sul talento dei suoi giocatori ed è per questo che in Europa, contro rivali che concedono di più, ha fatto molto bene", aggiunge il brasiliano. "In Italia si deve cercare di vincere anche giocando male, perché le squadre si chiudono e non danno spazio. Ecco, dobbiamo riuscire a vincere giocando male", dice.
Lo spettacolo potrebbe essere migliore se l'Inter avesse ancora Zlatan Ibrahimovic e se il Milan potesse contare su Kakà. Lo svedese e il brasiliano, invece, sono andati in Spagna per indossare le maglie di Barcellona e Real Madrid. "Stiamo parlando di due tra i più grandi giocatori del mondo. Ma Milan-Inter rimane sempre Milan-Inter, non sarà mai un derby più povero", dice Leonardo.
Il patron rossonero, Silvio Berlusconi, ha auspicato l'impiego di Clarence Seedorf alle spalle della coppia offensiva formata da Ronaldinho e Pato. "Il presidente è sempre molto presente, io gli ho chiesto di essere vicino. Non mi crea nessun imbarazzo", dice Leonardo. "Il presidente non parla da allenatore. Abbiamo discusso dell'ipotesi a cui ha fatto riferimento lui. Non sarebbe una novità far giocare Ronaldinho da punta e Seedorf come trequartista: la nostra identità è legata a due attaccanti di ruolo, poi ci sono tante opzioni", prosegue. "Con il presidente in questi mesi abbiamo parlato ore e ore, anche di acquisti. Si è parlato dell'attaccante, si è parlato del terzino e del modulo: è tutto assolutamente normale. Poi, alla fine, io decido ciò che considero la soluzione migliore per la squadra, considerando anche l'opinione del presidente".
"In questi giorni - aggiunge Leonardo - ho pensato molto al modo in cui potrebbe giocare l'Inter. E' una squadra imprevedibile e questo mi preoccupa un po': possono adottare tante soluzioni diverse. Alla fine, dobbiamo puntare su di noi. Il campionato è una maratona, domani è solo una tappa. E' una partita comunque che può darci risposte importanti".
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"L'Inter è una squadra molto fisica, ha più certezze e da anni domina in campionato. Loro partono da una base. Noi stiamo ripartendo con una squadra di grande talento". Leonardo presenta così il derby che il suo Milan giocherà contro l'Inter. Alla stracittadina, i rossoneri arrivano dopo il successo ottenuto a Siena nella prima giornata. I nerazzurri, invece, sono reduci dal pareggio casalingo contro il Bari.
"Arriviamo all'appuntamento con grande fiducia, possiamo fare una grande stagione. Il modo in cui ci stiamo comportando è un punto di partenza molto solido. Ora ci troviamo di fronte la squadra che ha vinto negli ultimi anni e non vediamo l'ora di confrontarci", dice il tecnico rossonero esibendo ottimismo dopo il positivo esordio in campionato. "Affrontiamo un avversario che ha vinto molto. L'Inter è una squadra che negli ultimi anni ha mostrato sempre una grande forza fisica. Il Milan si è sempre basato sul talento dei suoi giocatori ed è per questo che in Europa, contro rivali che concedono di più, ha fatto molto bene", aggiunge il brasiliano. "In Italia si deve cercare di vincere anche giocando male, perché le squadre si chiudono e non danno spazio. Ecco, dobbiamo riuscire a vincere giocando male", dice.
Lo spettacolo potrebbe essere migliore se l'Inter avesse ancora Zlatan Ibrahimovic e se il Milan potesse contare su Kakà. Lo svedese e il brasiliano, invece, sono andati in Spagna per indossare le maglie di Barcellona e Real Madrid. "Stiamo parlando di due tra i più grandi giocatori del mondo. Ma Milan-Inter rimane sempre Milan-Inter, non sarà mai un derby più povero", dice Leonardo.
Il patron rossonero, Silvio Berlusconi, ha auspicato l'impiego di Clarence Seedorf alle spalle della coppia offensiva formata da Ronaldinho e Pato. "Il presidente è sempre molto presente, io gli ho chiesto di essere vicino. Non mi crea nessun imbarazzo", dice Leonardo. "Il presidente non parla da allenatore. Abbiamo discusso dell'ipotesi a cui ha fatto riferimento lui. Non sarebbe una novità far giocare Ronaldinho da punta e Seedorf come trequartista: la nostra identità è legata a due attaccanti di ruolo, poi ci sono tante opzioni", prosegue. "Con il presidente in questi mesi abbiamo parlato ore e ore, anche di acquisti. Si è parlato dell'attaccante, si è parlato del terzino e del modulo: è tutto assolutamente normale. Poi, alla fine, io decido ciò che considero la soluzione migliore per la squadra, considerando anche l'opinione del presidente".
"In questi giorni - aggiunge Leonardo - ho pensato molto al modo in cui potrebbe giocare l'Inter. E' una squadra imprevedibile e questo mi preoccupa un po': possono adottare tante soluzioni diverse. Alla fine, dobbiamo puntare su di noi. Il campionato è una maratona, domani è solo una tappa. E' una partita comunque che può darci risposte importanti".
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