Berlusconi vende il Milan a Gheddafi? Galliani: ''E' falso''

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L'indiscrezione rimbalza su un quotidiano. Nella galassia imprenditoriale del premier, quello rossonero non sarebbe più un "asset strategico". Secca smentita di Fininvest e dell'ad: solo falsità. IL VIDEO BERLUSCONI-GHEDDAFI E I GOL DI MILAN-INTER

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Il sasso, l'ultimo dopo tanti pettegolezzi sull'argomento, lo lancia La Repubblica con un articolo firmato da Claudio Tito. Il Milan? Non è più un "asset strategico". Nella galassia imprenditoriale di Silvio Berlusconi è un pianeta che "si può perdere". Non rientra nei piani aziendali a lunga scadenza. Insomma, i rossoneri sono "vendibili". O meglio, la tentazione del Cavaliere è quella di metterli già "in vendita".

E a chi, dopo le tante voci di sceicchi interessati, Silvio Berlusconi penserebbe, secondo La Repubblica, di vendere il Milan? Nientemeno che a Gheddafi, il leader libico incontrato proprio nei giorni scorsi, con tanto di polemiche per l'utilizzo della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori da far volare sopra Tripoli.

La smentita Fininvest - "In relazione a nuove indiscrezioni di stampa, la Fininvest ribadisce ancora una volta che non esiste alcuna ipotesi di cessione di quote della società A.C. Milan". Lo afferma la finanziaria in una nota ufficiale.

Lo scenario ipotetico - Scrive Claudio Tito: Silvio Berlusconi ha resistito fino all'ultimo. Ha cercato di trattenersi dinanzi ai "numeri" del bilancio e al pressing della "famiglia". Ma alla fine ha accettato di imboccare la strada indicata da tempo dai suoi due figli maggiori, Marina e Piersilvio. Di preparare un "piano" per uscire dal calcio. La svolta è maturata questa estate... Un percorso che sicuramente non sarà breve - spiega ancora La Repubblica nel suo retroscena. L'Ac Milan costa tanto. Secondo le prime valutazioni, il valore si attesta tra i 600 e gli 800 milioni di euro. Non sarà quindi facile individuare un acquirente. Tant'è che la "grana" se l'è assunta direttamente Berlusconi effettuando qualche sondaggio. Domenica scorsa, il giorno dopo la sonora sconfitta subita nel derby, il capo del governo è volato a Tripoli per incontrare il leader libico Gheddafi. Un vertice istituzionale, certo. Nel corso del quale, però, il capitolo "affari" è stato preponderante... Il Cavaliere ha inserito anche il dossier Milan provando a saggiare la disponibilità di uno dei fondi sovrani libici: il Central Bank of Lybia , il Lybian Investiment Authority o il Lybian Foreign Bank. Da tempo, del resto, questi soggetti sono attratti dal nostro calcio.

Anche Galliani dice: non è vero - Secca la smentita dell'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, commentando quanto ha pubblicato oggi La Repubblica: "Sugli articoli riguardanti un'eventuale cessione di quote della società risponderà la Fininvest. Per quanto mi riguarda, le dichiarazioni a me attribuite sono assolutamente false". Secondo il quotidiano, Galliani avrebbe sospeso la procedura per la realizzazione di un nuovo impianto, confidando ad alcuni interlocutori che la proprietà sarebbe disposta a tenere il Milan solo se resta competitivo a livello europeo. "Noi abbiamo sempre pensato di rimanere a San Siro e, se possibile, di acquistarlo", ha detto Galliani. "Le dichiarazioni a me attribuite sono assolutamente false", ha assicurato l'ad rossonero, smentendo anche - come invece riporta un altro articolo di Repubblica - che il club abbia donato 5 mila biglietti per il derby alla Curva Sud che, dopo mesi di contestazione, durante la stracittadina ha esposto un striscione distensivo nei confronti della dirigenza. "Posso assicurare - spiega Galliani - che il bel comportamento della Curva Sud non è stato in alcun modo condizionato. E' stato un comportamento spontaneo, da tifosi del Milan: non è stato regalato nemmeno un biglietto, figurarsi 5 mila".

E Pirlo fa gli scongiuri - "Speriamo di no...". Andrea Pirlo  scuote la testa mentre guarda la prima pagina di Repubblica. Scuote la testa sotto lo sguardo incuriosito degli altri azzurri in volo verso Tbilisi dove domani la  Nazionale affronterà la Georgia, Pirlo, e si affretta ad  aggiungere: "Ma io non credo davvero che Berlusconi venda il  Milan". Qualche sedile avanti, dell'indiscrezione del giorno parla il presidente federale Giancarlo Abete. Ed anche il suo, sebbene  piu' politico, non è un parere positivo. "Io sono per le  grandi famiglie italiane, come i Moratti, gli Agnelli, i  Berlusconi, non voglio trasformare la Serie A in un Premiership  con tanti padroni stranieri".

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