Treviso, un club di lap dance sponsor dei baby calciatori

Calcio
Scandalo nel Trevigiano per lo sponsor a luci rosse della San Fiorese
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A San Fiore, piccolo paesino della Marca, in provincia di Treviso, sulle maglie e sui borsoni dei calciatori in erba della squadra locale sono comparsi degli sponsor a luci rosse. Dure reazioni dei genitori

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A San Fiore, piccolo paesino della Marca, in provincia di Treviso, non si parla d'altro. Sulle maglie e sui borsoni dei calciatori in erba della San Fiorese, squadra allievi locale sono comparsi degli sponsor a luci rosse. Lo sponsor incriminato è Alibi che richiama il nome di un noto locale notturno, Alibi lap dance club revolution, sulla Pontebbana, strada famosa in Veneto perché frequentata dalle belle di notte.

E' quanto riferisce La Repubblica. L'episodio ha scatenato la reazione dei genitori i quali, riferisce sempre il quotidiano, sono insorti dichiarando che  on manderanno più i loro figli a giocare a calcio: "Non è educativo, mandiamo i nostri ragazzi a giocare a calcio perché vivano in un ambiente sano, ma se poi lo sponsor invita a frequentare locali a luci rosse, diventa tutto inutile".

I gestori del locale e i dirigenti della San Fiorese, scrive sempre La Repubblica, si difendono e non sembrano intenzionati a fare retromarcia. I primi sottolineano che "non si tratta solo di un lap dance, ma anche di un ristorante dov'è possibile cenare con accanto le ballerine in tenuta osé". "Non c'è nulla di scandaloso", afferma il vicepresidente della San Fiorese, Mirco Zanette, "nellla  divisa c'è solo la scritta 'Alibi'. Nulla di più. Non abbiamo alcuna intenzione di cambiare. Per noi la vicenda è chiusa".

Sul versante opposto, racconta La Repubblica, si colloca la società calcistica concorrente, l'Union San Fior, nata da poco, che ribatte: "Ci sono molte perplessità da parte dei genitori degli allievi della San Fiorese per la sponsorizzazione e non poteva che essere così. Genitori sensibili all'educazione dei loro figli non possono accettare che nelle maglie campeggi una scritta così equivoca". In realtà, conclude il quotidiano, dietro alle polemiche a luci rosse, si cela un braccio di ferro tra le due società calcistiche sulle concessioni del campo di calcio comunale dove giocare e allenarsi.