De Laurentiis è una furia: Marino ha fallito, ormai è finita
CalcioIl presidente del Napoli scarica il direttore generale dopo la vittoria contro il Siena: "Prenderò le mie decisioni per il bene del Napoli, non per vendette personali. Donadoni? Lasciatelo in pace". GUARDA GRATIS SU SKY.it TUTTI I GOL DELLA SERIE A
"Tempesta e sereno si mischiano sempre ma non vedo continuità in questo progetto Napoli". Nonostante il successo sul Siena, Aurelio De Laurentiis continua a essere deluso dal rendimento degli azzurri e non esclude provvedimenti perché "le decisioni non dipendono da una partita che si vince o si perde, devo dare forza a questo progetto, ci deve essere una continuità progettuale". A chi gli chiede se il rapporto col dg Marino sia ormai rotto, il presidente del Napoli ribadisce che non c'è "nessuna polemica con nessuno, ci sono delle decisioni che prenderò e a tempo dovuto le conoscerete".
Ma la critica nei confronti di Marino è tutt'altro che velata e lo stesso presidente, intervenuto a SKY Sport, lascia capire che l'avventura del direttore generale è arrivata al capolinea. "Credo che nella vita, quando uno raggiunge uno status di professionalità, ha la coscienza professionale per capire dove sbaglia e dove ha ragione - insiste -. Avrei gradito da parte di Marino un mea culpa su quelli che potevano essere i suoi errori e poi esaltare invece i suoi lati positivi ma a questo sempre voler andare all'attacco senza una meta io non ci sono abituato".
"Quando faccio un film - prosegue De Laurentiis - lo faccio sapendo tutte le variabili di quello che potrebbe accadere. Nel calcio la variabile del risultato ci può stare ma quella dell'organizzazione e delle scelte no. Il direttore generale ha dei compiti di organizzazione della struttura e se vuole avocare a sé quello che in altre società è suddiviso tra direzione generale e direzione sportiva, o lo fa o se lo fa parzialmente è un suo fallimento personale". Marino con le ore contate insomma. "C'è molto da lavorare, molto da verificare e lo farò nei prossimi giorni - conclude -. Prenderò le mie decisioni ma per il bene del Napoli, non per vendette personali. Donadoni? Lasciatelo in pace e lasciatemi pensare".
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Ma la critica nei confronti di Marino è tutt'altro che velata e lo stesso presidente, intervenuto a SKY Sport, lascia capire che l'avventura del direttore generale è arrivata al capolinea. "Credo che nella vita, quando uno raggiunge uno status di professionalità, ha la coscienza professionale per capire dove sbaglia e dove ha ragione - insiste -. Avrei gradito da parte di Marino un mea culpa su quelli che potevano essere i suoi errori e poi esaltare invece i suoi lati positivi ma a questo sempre voler andare all'attacco senza una meta io non ci sono abituato".
"Quando faccio un film - prosegue De Laurentiis - lo faccio sapendo tutte le variabili di quello che potrebbe accadere. Nel calcio la variabile del risultato ci può stare ma quella dell'organizzazione e delle scelte no. Il direttore generale ha dei compiti di organizzazione della struttura e se vuole avocare a sé quello che in altre società è suddiviso tra direzione generale e direzione sportiva, o lo fa o se lo fa parzialmente è un suo fallimento personale". Marino con le ore contate insomma. "C'è molto da lavorare, molto da verificare e lo farò nei prossimi giorni - conclude -. Prenderò le mie decisioni ma per il bene del Napoli, non per vendette personali. Donadoni? Lasciatelo in pace e lasciatemi pensare".
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