Stoico Buffon: menisco rotto, ma voglio giocare con l'Inter
CalcioIl portiere della Nazionale è preoccupato per le condizioni del suo ginocchio: "Il menisco è rotto, devo operarmi. Vado avanti finché posso. Spero di arrivare alla partita con i nerazzurri". Il dott. Castellacci: "Ho consigliato a Gigi di operarsi"
Il capitano è coraggioso, e stringe i denti finché può. Neanche la gioia del quarto Mondiale personale, afferrato ieri a Dublino nonostante i due gol nella sua porta, toglie però a Gigi Buffon la preoccupazione per quel ginocchio sinistro che non tiene più. "Gioco col menisco rotto e fa male: ma ora non posso operarmi, c'e' la Champions. Vado avanti finche' posso", confessa il portiere, ieri capitano in casa dell'Irlanda, sul volo azzurro di ritorno a casa.
Quel finché posso, in realtà, nasconde una data precisa nella mente del numero 1 della nazionale e della Juve. "A inizio dicembre c'è la partita con l'Inter, vediamo se arrivo fino a lì. Io vorrei", precisa Buffon. C'è il precedente di Marchisio, tra azzurro e bianconero, a fare scuola: un menisco rotto (e nel caso del centrocampista anche trascurato in casa Juve), poi l'operazione e i 40 giorni di stop. Di qui l'idea di sfruttare la pausa di Natale per quel fermo necessario, senza incidere più di tanto sulle sorti della squadra di Ferrara in campionato. La data limite, sempre che il dolore provato dal giocatore non complichi i piani ("alle volte fa male, e non solo nei movimenti laterali"), è il 6 dicembre, forse il 5: per quella domenica il calendario di A fissa Juve-Inter, ma vista la concomitanza di Juve-Bayern l'8 dicembre è possibile che il derby d'Italia sia anticipato al sabato. Il 5 dicembre, e poi l'operazione, sempre che la sfida ai bavaresi di Van Gaal, ultima giornata di Champions, non sia a sua volta decisiva. Comunque, Buffon dovrebbe perdere solo due partite di campionato, Bari e Catania, prima della ripresa a Parma il 6 gennaio.
"Buffon sta bene, ha un problema al menisco esterno che si sta portando dietro da tempo, adesso non gli dà alcun fastidio di tipo clinico però: considerando i prossimi impegni ed eventuali complicazioni future, ho consigliato a Gigi di operarsi". Lo ha dichiarato il professor Enrico Castellacci, medico della nazionale. "Gigi ha potuto sopportare tutto fino ad adesso solo perché é un superman - ha sorriso Castellacci - ma anche perché non ha ne' dolori ne' disturbi, in caso contrario non sarebbe stato rischiato. Per altro, considerando il ruolo, è sottoposto a meno movimenti rispetto ad altri giocatori. Ultimamente però aveva accusato un piccolo fastidio, aveva recuperato, poi adesso ha fatto capire che sarebbe il caso di intervenire". Il medico azzurro ha però voluto ribadire più volte che non si tratta di una situazione preoccupante, tanto che un intervento chirurgico potrebbe essere effettuato anche tra qualche mese: "Tutto sta a vedere come risponderà il ginocchio, comunque uno o due mesi non cambierà la vita. Dipenderà dall'eventuale stato di infiammazione. In ogni caso, l'eventuale stop rientrerebbe nel tipo di operazione, ovvero 30-40 giorni".
Buffon resterà in ritiro a Coverciano fino a mercoledì, giorno di Italia-Cipro, ultima gara ufficiale riguardante le qualificazioni al mondiale: "Gigi rimane con noi, poi tornerà a Torino e lì decideranno i medici della Juventus - ha spiegato Castellacci - se mercoledì giocherà o meno, deciderà Lippi. Si può stare in campo anche con un menisco rotto, c'è lesione e lesione, è un fatto biomeccanico. Due giocatori juventini alle prese con il menisco? Speriamo di aver finito qui", ha chiosato il medico azzurro riferendosi anche a Marchisio.
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Quel finché posso, in realtà, nasconde una data precisa nella mente del numero 1 della nazionale e della Juve. "A inizio dicembre c'è la partita con l'Inter, vediamo se arrivo fino a lì. Io vorrei", precisa Buffon. C'è il precedente di Marchisio, tra azzurro e bianconero, a fare scuola: un menisco rotto (e nel caso del centrocampista anche trascurato in casa Juve), poi l'operazione e i 40 giorni di stop. Di qui l'idea di sfruttare la pausa di Natale per quel fermo necessario, senza incidere più di tanto sulle sorti della squadra di Ferrara in campionato. La data limite, sempre che il dolore provato dal giocatore non complichi i piani ("alle volte fa male, e non solo nei movimenti laterali"), è il 6 dicembre, forse il 5: per quella domenica il calendario di A fissa Juve-Inter, ma vista la concomitanza di Juve-Bayern l'8 dicembre è possibile che il derby d'Italia sia anticipato al sabato. Il 5 dicembre, e poi l'operazione, sempre che la sfida ai bavaresi di Van Gaal, ultima giornata di Champions, non sia a sua volta decisiva. Comunque, Buffon dovrebbe perdere solo due partite di campionato, Bari e Catania, prima della ripresa a Parma il 6 gennaio.
"Buffon sta bene, ha un problema al menisco esterno che si sta portando dietro da tempo, adesso non gli dà alcun fastidio di tipo clinico però: considerando i prossimi impegni ed eventuali complicazioni future, ho consigliato a Gigi di operarsi". Lo ha dichiarato il professor Enrico Castellacci, medico della nazionale. "Gigi ha potuto sopportare tutto fino ad adesso solo perché é un superman - ha sorriso Castellacci - ma anche perché non ha ne' dolori ne' disturbi, in caso contrario non sarebbe stato rischiato. Per altro, considerando il ruolo, è sottoposto a meno movimenti rispetto ad altri giocatori. Ultimamente però aveva accusato un piccolo fastidio, aveva recuperato, poi adesso ha fatto capire che sarebbe il caso di intervenire". Il medico azzurro ha però voluto ribadire più volte che non si tratta di una situazione preoccupante, tanto che un intervento chirurgico potrebbe essere effettuato anche tra qualche mese: "Tutto sta a vedere come risponderà il ginocchio, comunque uno o due mesi non cambierà la vita. Dipenderà dall'eventuale stato di infiammazione. In ogni caso, l'eventuale stop rientrerebbe nel tipo di operazione, ovvero 30-40 giorni".
Buffon resterà in ritiro a Coverciano fino a mercoledì, giorno di Italia-Cipro, ultima gara ufficiale riguardante le qualificazioni al mondiale: "Gigi rimane con noi, poi tornerà a Torino e lì decideranno i medici della Juventus - ha spiegato Castellacci - se mercoledì giocherà o meno, deciderà Lippi. Si può stare in campo anche con un menisco rotto, c'è lesione e lesione, è un fatto biomeccanico. Due giocatori juventini alle prese con il menisco? Speriamo di aver finito qui", ha chiosato il medico azzurro riferendosi anche a Marchisio.
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