Sacchi: non torno ad allenare, il calcio non mi emoziona più

Calcio
Arrigo Sacchi alla lavagna, il posto ideale per il Maestro
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E a proposoito del caso-Cassano, l'ex ct azzurro dice: Lippi deve pensare all'interno di una logica di squadra, i risultati dipendono soprattutto dall'ambiente e dalle motivazioni dei giocatori. Il talento viene dopo queste due cose

"Tornare ad allenare? Non credo, il calcio non mi emoziona più come prima. Un giorno, se dovesse tornarmi la voglia e qualche squadra mi  volesse ingaggiare, chissà...". Il 63enne Arrigo Sacchi, che oggi fa parte della commissione tecnica del Coni per la preparazione olimpica, non vede nel suo futuro prossimo un ritorno sulla panchina di calcio, ma non esclude un ripensamento se un giorno il pallone dovesse tornare ad emozionarlo.

A proposito del solito tormentone su Cassano in nazionale, l'ex ct azzurro ha ammesso. "Lippi deve pensare all'interno di una logica di squadra - ha detto ieri Sacchi a margine della quinta edizione del Premio 'Sandro Ciotti' - Un allenatore può fare  molto o poco, ma i risultati dipendono soprattutto dall'ambiente e dalle motivazioni dei giocatori. Il talento viene dopo queste due cose".

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