Ferrara: "Un ritorno di Lippi? Non mi stupirebbe"
CalcioL'allenatore bianconero sulla trasferta di Siena: "Non so ancora chi giocherà, l'importante è non perdere altri punti dall'Inter. Su Lippi mi sono già espresso. I giovani? Concordo con Mourinho, oggi ci sono meno valori". GUARDA TUTTI I GOL DELLA JUVENTUS
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA JUVENTUS
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SKY SPORT
COMMENTA NEI FORUM DELLA SERIE A
Sul Siena - Quella di Siena sarà una partita decisiva come lo era quella di mercoledì scorso in Champions League contro il Maccabi. Ne è sicuro Ciro Ferrara, che spiega: "Anche se il campionato è ancora molto lungo, dobbiamo tornare subito alla vittoria per non perdere altro terreno dall'Inter". Il tecnico spiega anche che non esiste un problema di cambiamento di modulo: "non credo che crei confusione passare da un sistema all'altro, perchè ho giocatori di altissimo livello. Semmai dobbiamo avere più personalità nel gestire la partita". E' in dubbio Trezeguet, mentre recupera Melo. A Siena dovrebbbe ripresentarsi la stessa squadra di mercoledì scorso, con un unico dubbio, Giovinco o Iaquinta nel ruolo di esterno di centrocampo.
Con la prospettiva di rivivere "con grande emozione e piacere" il ricordo legato alla sua prima panchina in Serie A nel finale della scorsa stagione, Ciro Ferrara ammette che l'ipotesi del turnover "non è da scartare" in vista di Siena-Juventus, match della nona giornata del campionato di Serie A. "Fino a dicembre giocheremo tre partite ogni tre giorni, dobbiamo abituarci a questi ritmi e dare fiato a chi le gioca tutte", ha detto oggi l'allenatore bianconero in conferenza stampa a Vinovo. "Il modulo? Abbiamo lavorato su tutte le situazioni di gioco, ma ho visto che anche altre squadre cambiano assetto in funzione della partita o del momento, quindi tornare a giocare con il rombo non creerebbe confusione". Proprio attorno ai cambi di modulo, dall'iniziale 4-3-1-2 poi diventato 4-4-2 fino al 4-2-3-1 di mercoledì sera contro il Maccabi in Champions League, Ferrara è chiamato ad un paio di "entrate" da vero difensore. "Trezeguet ha detto che non giocava da punta unica da dieci anni, ma la sua era una notazione positiva ad una domanda insidiosa. E a chi fa notare che è dai tempi di Trappatoni che la Juve gioca con due punte, io faccio osservare che alle spalle di Trezeguet c'erano tre trequartisti".
Su Lippi - "Su Lippi ho già parlato, non mi stupirei se tornasse alla Juve": così Ciro Ferrara rispondendo ai giornalisti durante la conferenza stampa della vigilia di Siena-Juventus.
Sui giovani - "Concordo con Mourinho, il calcio è molto cambiato e oggi ci sono meno valori. L'aspetto sportivo passa in secondo piano". Ciro Ferrara, tecnico della Juventus, si dice d'accordo con Mourinho, che ieri in conferenza stampa ha detto che "i giovani pensano alla Ferrari". Il tecnico della Juventus fa una premessa: "Io conosco Giovinco, Marchisio e De Ceglie, so qual è la loro professionalità. E' chiaro che anche a loro piacerebbe avere una macchina così bella, a chi non farebbe piacere... ma ritengo siano molto concentrati sul loro lavoro e che non si facciano distrarre da altro. Ma -aggiunge- concordo con Mourinho: è vero che il nostro ambiente è molto cambiato.
Oggi ci sono molti meno valori e l'aspetto prettamente sportivo passa in secondo piano. E' molto difficile restare con i piedi per terra, bastano due partite in serie A e arrivano immediatamente contratti miliardari, si pensa alla nazionale. Ai giovani gli si dà tutto e molto spesso gli si toglie anche tutto alla prima difficolta'". Per Ferrara un gioco importante lo gioca anche la famiglia: "E' difficile anche perchè ognuno pensa di avere un Maradona in casa e questi ragazzi non sono in grado di gestire le pressioni che ci sono", conclude Ferrara.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SKY SPORT
COMMENTA NEI FORUM DELLA SERIE A
Sul Siena - Quella di Siena sarà una partita decisiva come lo era quella di mercoledì scorso in Champions League contro il Maccabi. Ne è sicuro Ciro Ferrara, che spiega: "Anche se il campionato è ancora molto lungo, dobbiamo tornare subito alla vittoria per non perdere altro terreno dall'Inter". Il tecnico spiega anche che non esiste un problema di cambiamento di modulo: "non credo che crei confusione passare da un sistema all'altro, perchè ho giocatori di altissimo livello. Semmai dobbiamo avere più personalità nel gestire la partita". E' in dubbio Trezeguet, mentre recupera Melo. A Siena dovrebbbe ripresentarsi la stessa squadra di mercoledì scorso, con un unico dubbio, Giovinco o Iaquinta nel ruolo di esterno di centrocampo.
Con la prospettiva di rivivere "con grande emozione e piacere" il ricordo legato alla sua prima panchina in Serie A nel finale della scorsa stagione, Ciro Ferrara ammette che l'ipotesi del turnover "non è da scartare" in vista di Siena-Juventus, match della nona giornata del campionato di Serie A. "Fino a dicembre giocheremo tre partite ogni tre giorni, dobbiamo abituarci a questi ritmi e dare fiato a chi le gioca tutte", ha detto oggi l'allenatore bianconero in conferenza stampa a Vinovo. "Il modulo? Abbiamo lavorato su tutte le situazioni di gioco, ma ho visto che anche altre squadre cambiano assetto in funzione della partita o del momento, quindi tornare a giocare con il rombo non creerebbe confusione". Proprio attorno ai cambi di modulo, dall'iniziale 4-3-1-2 poi diventato 4-4-2 fino al 4-2-3-1 di mercoledì sera contro il Maccabi in Champions League, Ferrara è chiamato ad un paio di "entrate" da vero difensore. "Trezeguet ha detto che non giocava da punta unica da dieci anni, ma la sua era una notazione positiva ad una domanda insidiosa. E a chi fa notare che è dai tempi di Trappatoni che la Juve gioca con due punte, io faccio osservare che alle spalle di Trezeguet c'erano tre trequartisti".
Su Lippi - "Su Lippi ho già parlato, non mi stupirei se tornasse alla Juve": così Ciro Ferrara rispondendo ai giornalisti durante la conferenza stampa della vigilia di Siena-Juventus.
Sui giovani - "Concordo con Mourinho, il calcio è molto cambiato e oggi ci sono meno valori. L'aspetto sportivo passa in secondo piano". Ciro Ferrara, tecnico della Juventus, si dice d'accordo con Mourinho, che ieri in conferenza stampa ha detto che "i giovani pensano alla Ferrari". Il tecnico della Juventus fa una premessa: "Io conosco Giovinco, Marchisio e De Ceglie, so qual è la loro professionalità. E' chiaro che anche a loro piacerebbe avere una macchina così bella, a chi non farebbe piacere... ma ritengo siano molto concentrati sul loro lavoro e che non si facciano distrarre da altro. Ma -aggiunge- concordo con Mourinho: è vero che il nostro ambiente è molto cambiato.
Oggi ci sono molti meno valori e l'aspetto prettamente sportivo passa in secondo piano. E' molto difficile restare con i piedi per terra, bastano due partite in serie A e arrivano immediatamente contratti miliardari, si pensa alla nazionale. Ai giovani gli si dà tutto e molto spesso gli si toglie anche tutto alla prima difficolta'". Per Ferrara un gioco importante lo gioca anche la famiglia: "E' difficile anche perchè ognuno pensa di avere un Maradona in casa e questi ragazzi non sono in grado di gestire le pressioni che ci sono", conclude Ferrara.