Leonardo: "Grande partita, Nesta e Dida straordinari"

Calcio
Un contrasto tra Antonini e Pellissier durante Chievo-Milan
ITALY SOCCER SERIE A

L'allenatore rossonero promuove la prova dei suoi: "Prendere gol dopo pochi minuti poteva condizionarci". L'uomo partita Nesta: "Sono contento, non mi capita spesso di segnare 2 gol. Nazionale? No, non posso permettermi altri infortuni. GUARDA LA GALLERY

L'allenatore rossonero - Cosa accade tra il primo e il secondo tempo?
Abbiamo preso un gol dopo 6 minuti, questo è un errore. Abbiamo fatto un buon primo tempo e non ci è riuscito il gol; sicuramente nel secondo tempo abbiamo spinto molto di più. Il Chievo nel secondo tempo credo che abbia fatto molta fatica a ripartire perché eravamo sempre nella loro metà campo. Non ho visto un primo tempo non buono, ho visto un secondo tempo con una spinta più importante.

Due uomini chiave stasera: Dida e Nesta.
La parata di Dida è straordinaria. Lui ha un pregio che pochi giocatori hanno: fare un errore così importante ed essere in partita in questo modo e oggi ripetersi. La sua parata è un gol sull’1-1 e dopo siamo riusciti a fare il 2-1, vincere la partita con due gol di Nesta. Ale è diventato molto di più di un giocatore bravo, credo che lui oggi viva con un’aureola diversa, qualcosa di positivo che trasmette, sta giocando in un modo per cui non ho parole. Sull’infortunio di Dida di Madrid ho un po’ di colpa anche io: quello che ho chiesto ai ragazzi era di rubar palla, trovar spazio in avanti subito, ho chiesto al portiere di velocizzare le azioni e le ripartenze. Oggi ha fatto una parata determinante, è un giocatore tra i migliori al mondo nel suo ruolo.

Nesta vuole tutelare se stesso e per questo rifiuta la Nazionale?
Nesta è partito in questa stagione senza sapere se sarebbe riuscito a giocare, non dimentichiamocelo. Credo che questo sia un bagaglio d’esperienza molto forte dentro di lui, lui pensa ogni giorno al fatto che ha avuto la possibilità di smettere, questa è una cosa molto presente nelle sue prestazioni. Credo che pensare ad un ulteriore impegno, con la Nazionale, non sia facile.

Perché Huntelaar fa fatica?
Nel primo tempo ha fatto più fatica nel costruire l’azione, eravamo chiusi. Credo che abbia fatto molto meglio rispetto ad altre partite, è mancata forse l’azione del gol.

Nel primo tempo il Milan è stato in difficoltà…
Io nell’intervallo ho detto che stavamo bene, dopo tra il giocar bene e il giocar benissimo c’è sempre un passo, la spinta finale, mancava il guizzo in attacco. C’eravamo, stavamo bene, poi puoi essere brillanti o meno brillanti, ma la squadra c’era, nell’intervallo ho visto bene la squadra e l’ho trasmesso a loro. Sicuramente il secondo tempo è stato migliore.

Ronaldinho nel secondo tempo giocava dietro?
L’idea era spostare Ronaldinho per creare spazio sulle fasce perché Antonini trovava spazio, avevamo la possibilità di spingere. Credo che Oddo abbia fatto un secondo tempo ottimo, ma anche nel primo tempo ha trovato tanto spazio.

In che condizione generale è la squadra?
La base di qualsiasi progetto è come ti proponi, l’entusiasmo e gli obiettivi che hai. Credo che questa squadra stia trovando degli stimoli incredibili, comincia ad avere grande piacere di giocare, la cosa che viviamo di più è questo entusiasmo. Oggi è un momento in cui la squadra sta trovando il suo equilibrio, vive di grande emozioni, perché il fatto di prendere gol all’inizio e rimontare ancora una volta la partita è sicuramente perché si sta creando un qualcosa da parte di tutti. Se un passerotto vedesse come si comportano questi giocatori, come gioiscono… è qualcosa di molto importante.

L'uomo partita - Il difensore del Milan Alessandro Nesta ha parlato in esclusiva ai microfoni di SKY. L’intervista è andata in onda nel post partita di Chievo-Milan.

Due gol, una grande partita, da grande protagonista: come ti senti? Che serata è per te?
È una bella serata, è una cosa nuova per me, non segno mai, perciò sono molto contento, poi sono due gol pesanti. Oggi dovevamo vincere per forza per aggrapparci al quarto posto, perciò va benissimo.

Il Milan ha una nuova dimensione? Come vedi la squadra?
A Bergamo tutti avevano detto che ero stato troppo duro perché non vincevamo, adesso penso sia la strada giusta, quando vinci tre-quattro partite importanti come queste, credo sia davvero la strada giusta.

Questo nuovo modulo è bello e faticoso, ma sta dando i suoi frutti: te l’aspettavi?
Abbiamo certi giocatori che per farli giocare devono attaccare, per le caratteristiche che hanno, perciò gli altri si devono un po’ sacrificare. L’unica cosa è che regaliamo un po’ i primi minuti, prendiamo sempre gol all’inizio della partita, poi dopo rincorriamo. Dovremmo cercare di invertire la cosa perché se no spendiamo troppe energie durante la partita.

Questa tua doppietta e questo tuo ritorno potrebbero spingerti verso un tuo ritorno in Nazionale?
No, già l’ho detto l’altro giorno: in Nazionale non torno perché non voglio ricadere, ho passato un anno bruttissimo e mettere sotto sforzo ancora di più il mio fisico mi porterebbe sicuramente a un’altra stagione del genere, non ci voglio più passare. Poi conosco bene Lippi: io so quello che pensa lui e lui sa quello che penso io, senza parlarci, ci conosciamo troppo bene. Farò il tifo per l’Italia per tutto il Mondiale e in bocca al lupo a tutti.

Dida: croce e delizia?
Grande Dida, ha salvato la partita perché se avessimo preso gol l’avremmo persa.

L'ad Galliani - "Vedremo di eliminare i primi tempi, perchè mi dicono che nei secondi tempi abbiamo conquistato qualcosa come 20 punti. Dida? E' stato bravo: se il Chievo avesse segnato all'ultimo, di certo non avremmo vinto noi". Lo ha detto l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, dopo il successo rossonero sul campo del Chievo. "Non so se riuscirei a convincere Nesta a tornare in Nazionale - ha aggiunto -. Posso dire che, quando e' tornato negli spogliatoi, è stato applaudito dai compagni. E' un giocatore davvero super. La Nazionale avrebbe bisogno di lui, sarebbe un valore aggiunto, se solo decidesse di rinunciare alle ferie. Nesta, da quando ha avuto quest'infortunio, è cambiato come persona, è rigenerato". "Lo scudetto? Non ne voglio parlare", ha concluso il dirigente milanista.