Balotelli, il solito parafulmine dello psicologo Mourinho

Calcio
Mario Balotelli e José Mourinho: tra i due è ormai una battaglia psicologica a chi la spunta
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Con SuperMario l'allenatore dell'Inter ha ingaggiato un duello psicologico senza precedenti. Ma quando le cose non vanno bene, la colpa è sempre del giovane attaccante? Numeri alla mano, non sembrerebbe. GLI HIGHLIGHTS GRATIS SU SKY.it E LA GALLERY

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Tu sei buono e ti tirano le pietre, sei cattivo e ti tirano le pietre… Parole come pietre, sono quelle di Mourinho, e il bersaglio (tanto per cambiare) Balotelli: con lui l'allenatore ha ingaggiato un duello psicologico senza precedenti. Se dopo Inter-Roma (GUARDA I GOL) Mourinho ha tirato in ballo gli psicologi, anche per Moratti le continue stoccate a Balotelli meritano una spiegazione psicologica: "Magari psicologicamente per lui è una specie di salvataggio". Tradotto: Balotelli come parafulmine, dietro cui ripararsi quando le cose non vanno bene. Detto così farebbe male, ma Moratti sa anche essere diplomatico: "Credo che lo faccia sempre per mettere in condizione Balotelli di capire, e lo ha detto anche, che col talento che ha può fare molto di più".

Eppure, numeri alla mano, il profitto di Balotelli non è così deludente come lascerebbero intendere i voti del maestro Mourinho ("Lui merita zero"). Però quando la partita è in salita, si affida al giocatore che: è il più indolente, si allena male e pensa troppo alle Ferrari. Ad  esempio, già alla terza giornata con il Parma (GUARDA I GOL), entra in campo sullo 0-0 e l'Inter vince la partita. Un caso?

A Cagliari (GUARDA I GOL) subentra con l'Inter sotto di un gol, e la squadra ribalta il risultato  conquistando i 3 punti. Un altro caso? Contro il Genoa (GUARDA I GOL) si traveste da Ibrahimovic, fa impazzire la difesa di Gasperini e segna il suo primo gol stagionale. L'ultimo esempio a Kiev (GUARDA I GOL) una settimana fa, quando mette lo zampino nel gol del 2-1 che vale mezza qualificazione. Mica male per uno che, contrariamente ai luoghi comuni secondo cui sarebbe poco incline al sacrificio, prende 4 antibiotici al giorno dalla vigilia di Inter-Palermo (28 ottobre, GUARDA I GOL), quando gli bastò un tempo per fare il fenomeno.