Io doriano ricordo: tanti genoani in Nazionale anche nel '39

Calcio
Marcello Lippi segue gli azzurri dalla panchina: non cede, a Cassano preferisce Cassani...
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LA PROVOCAZIONE. Sono passati 70 anni. Lippi ha convocato tre tesserati del Grifone in nazionale: Bocchetti, Criscito e Palladino. Come fece Pozzo. Poi si sa cosa accadde... Possibile che solo Cassano debba restare sempre a casa? GUARDA I GOL DELLA SAMP

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''IO GENOANO DICO: DORIANI RIPASSATE LA STORIA''


di FABRIZIO BASSO

Le sirene suonavano anche allora. Solo che non erano quelle del porto di Genova. Non erano i camalli che si chiamavano a raduno. E neanche le signorine dell’adiacente via del Campo che chiamavano a raduno i clienti. Erano le sirene della guerra. Era il 1939.

Sono passati 70 anni. E, per quella che è l’abusata, ma saggia, filosofia dei corsi e ricorsi storici, c’è una analogia. Marcello Lippi ha convocato tre tesserati del Genoa in nazionale: Bocchetti, Criscito e Palladino. Solo nel 1939 i rossoblu garantirono una partecipazione più massiccia. Vittorio Pozzo ne chiamò a raccolta sette. E anche quella era un’Italia campione del mondo. E siamo a due analogie. Ora la terza analogia non vogliamo neanche citarla.

Un po’ perché i tempi sono cambiati e un po’ perché ormai non suonano più neanche le sirene del porto. E pure le Lucciole non sono più quelle di una volta. I trans tirano più di Bocca di Rosa. E i plurali eccitano di più dei singolari. Infatti Lippi ha lasciato a casa ancora Cassano e ha convocato Cassani. Quella tra il tecnico azzurro e il talento blucerchiato è una battaglia (battaglia?) lunga, si scrutano da opposte trincee (trincee?) e si tengono nel reciproco mirino (mirino?)…è allarme rosso(blu).