Io genoano dico: doriani non rosicate, ripassate la Storia

Calcio
Cassano di spalle, le stesse che la Nazionale gli ha voltato. Cara Samp, fattene una ragione
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LA PROVOCAZIONE. Ma quale sfottò: nel 1893 le luci della Lanterna hanno attirato le navi inglesi dei padri fondatori della prima squadra italiana di calcio, il Genoa. E Cassani altro che Cassano... GUARDA I GOL DEL GENOA

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"IO DORIANO RICORDO: TROPPI GENOANI..."

di GIOVANNI DE RUVO

E' un momento d'oro per la Genova del calcio, cinque dei venticinque giocatori chiamati da Marcello Lippi per le amichevoli contro Olanda e Svezia sono rossoblucerchiati. Un quinto d'azzurro che ha il sapore di rivincita per una città che da sempre vive di calcio.

Qui, nel 1893, le luci della Lanterna hanno attirato le navi inglesi dei padri fondatori della prima squadra italiana di calcio: era il 7 settembre e presso il consolato del Regno Unito di Gran Bretagna a Genova fu fondato il Genoa Cricket and Athletic Club. E poi fu storia, con 9 scudetti in 116 anni di vita di un attempato Grifone, o meglio di un Vecchio Balordo ancora arzillo. Perché è così che i tifosi rossoblù amano chiamare il loro amato Genoa. Vecchio ma dalle lunghe e robuste ali, capaci di volare in alto per più di un secolo.

Gli scudetti rossoblù? Vinti nel paleolitico, ecco la prima reazione dei cugini sampdoriani alla fatidica domanda. Non è facile per un genoano cancellare la data dell'ultimo scudetto cucito sulla maglia: era il 1924 e il Grifone affrontò nella finalissima i campani del Savoia... Ma gli sfottò tra tifosi fanno ormai parte della tradizione della città: immancabili, come il pesto e la focaccia sui tavoli di una vecchia bettola ligure immersa negli stretti vicoli della città.

Peccato che i cugini blucerchiati abbiano dovuto attendere più di cinquant’anni per poter sfogare la loro rabbia contro la tifoseria dell’''unica'' squadra di Genova. Sì, perché l’Unione Calcio Sampdoria nasce nel 1946 e, forse per una profonda crisi di identità dovuta alla colorazione della maglia che tanto ricorda quella dei ciclisti (e la guerra degli appellativi continua…), ha deciso di nascere al di fuori di Genova, fondendo in un’unica squadra le già esistenti Sampierdarenese e Andrea Doria. In poco più di sessant’anni di storia di scudetto ne è arrivato soltanto uno e in ritardo rispetto all’ultimo vinto dal Genoa di quasi settant’anni.

Ed ecco che la guerra degli sfottò ricomincia oggi, con le chiamate di Marcello Lippi dei genoani Criscito, Palladino, Bocchetti e dei sampdoriani Pazzini e Palombo. I tifosi blucerchiati, delusi per l’ennesima mancata convocazione di Cassano in azzurro, hanno deciso di rifarsi prendendo in giro per l’ennesima volta gli “amati” cugini: mai così tanti genoani furono chiamati in Nazionale dal 26 novembre 1939, quando Pozzo convocò ben sette rossoblù per l’amichevole con la Germania all’Olympia Stadion di Berlino. Che dire, ai blucerchiati piace la storia. Ai genoani, invece, piace Cassani. Altro che Cassano…