Inter, Santon non si muove. E Mou pensa al futuro: Pandev

Calcio
Davide Santon sta attraverando un momento difficile con l'Inter. Ma non andrà via (foto LaPresse)
Manchester United v Inter FC - Ottavi di finale ritorno UEFA Champions League 2008 2009 - Old Trafford Manchester

Il procuratore del difensore nerazzurro assicura che non si muoverà da Milano. Per l'attacco invece Mourinho ha un chiodo fisso: il centravanti macedone che può servire a gennaio quando Eto'o sarà impegnato con la Coppa d'Africa. GUARDA I GOL DELL'INTER

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Davide Santon "non si muove dall'Inter. Se fosse sul mercato lo richiederebbe mezza Europa". Lo ha detto il procuratore del calciatore, Renzo Contratto, intervenuto a Radio Kiss Kiss Napoli. "Il Napoli su Santon? Napoli meriterebbe di avere un giocatore di questo livello, senza ombra di dubbio. La squadra sta facendo molto bene, posso dire però che non c'è nulla di vero e se fosse sul mercato, ma lo escludo categoricamente, alla sua porta busserebbe mezza Europa. Santon - aggiunge - è tesserato per una grande società che crede in lui, nelle sue capacità. In questo momento il ragazzo vive un passaggio psicologico particolare: il secondo anno è sempre il più difficile, perché è quello della conferma, soprattutto mentale".

Ma Mourinho ha anche un altro pallino per la testa: Goran Pandev. Che il macedone piaccia all'Inter, si sa ormai da parecchi mesi. Quello che non si sa è come possa trovare spazio in mezzo a Eto'o, Milito, Balotelli, Arnautovic, Suazo, Mancini e Quaresma. Mourinho lo vuole. A tutti i costi. Il perché si può capire: conosce bene il campionato italiano, nelle sue 5 stagioni con la Lazio ha viaggiato a una media di quasi 13 gol a stagione. Può ricoprire praticamente tutti i ruoli d'attacco e, variabile da non sottovalutare per la lista Champions, è cresciuto nelle giovanili nerazzurre. Insomma, pazienza se la rosa dell'Inter è - di fatto - una delle più complete del panorama internazionale, soprattutto in attacco. Perché Mourinho lo ha detto spesso: i giocatori sono tanti ma le garanzie restano poche. 

Tra queste certamente non ci sono Mancini e Quaresma. E che dire di Arnautovic? Arrivato con la pesante etichetta di "erede di Ibra", ma che non ha mai convinto il proprio allenatore. Più vicino alla tribuna che al campo, un po' come Suazo. Lui, potrebbe essere una pedina di scambio per arrivare a Pandev. Lotito permettendo naturalmente, magari già a gennaio. Quando Eto'o partirà per la Coppa d'Africa e Mourinho per un mese - forse quello decisivo - in quanto a garanzie, potrà contare sui soli Milito e Balotelli. Ecco perché Pandev. Per dribblare quello che da sempre - in casa Inter - è il paradosso dell'abbondanza. Come a dire meglio pochi ma forti. 

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