Zenga a rischio esonero, Zamparini ci sta pensando
CalcioCosì il tecnico del Palermo ha commentato la possibilità di un suo allontanamento dopo il deludente pareggio casalingo con il Catania: ''Io mi sento tranquillo". Il ds Sabatini: "Questione aperta". Rossi e Beretta in pole. GUARDA I GOL DEL PALERMO
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"Non mi sento a rischio, ne parleremo insieme io e il presidente. Rifletteremo bene nelle prossime ore". Così il tecnico del Palermo, Walter Zenga, commenta la possibilità del suo esonero dopo il deludente pareggio casalingo con il Catania. Zenga ha sentito Zamparini subito dopo il match. "Zamparini di sicuro non mi ha fatto i complimenti - ha detto - Era deluso, come me. Pensavamo di fare qualcosa di più. Il risultato non è arrivato e ci risentiamo domani". L'allenatore è sembrato, comunque, molto nervoso e alle domande dei giornalisti ha ribadito: "Il mio presidente non mi ha parlato di esonero. Penso che prima di dirlo a voi, se dovesse succedere, lo dirà a me". ''Perché non dovrei essere sulla panchina del Palermo la prossima partita? - ha chiesto Zenga ai cronisti - Io mi sento tranquillo. Forse qualcuno sarebbe contento del mio esonero. Non capisco davvero perché. In ogni caso, la mia vita continua, va avanti. Di sicuro mi dispiacerebbe, ma vado avanti".
Ma le parole del ds Sabatini, giunte in serata, non rassicurano molto: "Non so se Zenga rischia. Il presidente in questo momento ha entrambi i telefoni staccati, quindi ovviamente starà facendo le sue riflessioni. Nel momento in cui il presidente dice che ci penserà sicuramente esiste una questione aperta, altrimenti avrebbe detto che era arrabbiato e basta: evidentemente sta pensando".
Si fanno i nomi di Delio Rossi, Daniele Arrigoni e Mario Beretta, ma il patron potrebbe decidere di dare un'altra chance all'allenatore milanese. "Questa sera non vado sui nomi - ha detto Sabatini - aspettiamo la decisione di Zamparini e poi eventualmente vaglieremo le varie candidature. Sicuramente adesso non si possono fare nomi".
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"Non mi sento a rischio, ne parleremo insieme io e il presidente. Rifletteremo bene nelle prossime ore". Così il tecnico del Palermo, Walter Zenga, commenta la possibilità del suo esonero dopo il deludente pareggio casalingo con il Catania. Zenga ha sentito Zamparini subito dopo il match. "Zamparini di sicuro non mi ha fatto i complimenti - ha detto - Era deluso, come me. Pensavamo di fare qualcosa di più. Il risultato non è arrivato e ci risentiamo domani". L'allenatore è sembrato, comunque, molto nervoso e alle domande dei giornalisti ha ribadito: "Il mio presidente non mi ha parlato di esonero. Penso che prima di dirlo a voi, se dovesse succedere, lo dirà a me". ''Perché non dovrei essere sulla panchina del Palermo la prossima partita? - ha chiesto Zenga ai cronisti - Io mi sento tranquillo. Forse qualcuno sarebbe contento del mio esonero. Non capisco davvero perché. In ogni caso, la mia vita continua, va avanti. Di sicuro mi dispiacerebbe, ma vado avanti".
Ma le parole del ds Sabatini, giunte in serata, non rassicurano molto: "Non so se Zenga rischia. Il presidente in questo momento ha entrambi i telefoni staccati, quindi ovviamente starà facendo le sue riflessioni. Nel momento in cui il presidente dice che ci penserà sicuramente esiste una questione aperta, altrimenti avrebbe detto che era arrabbiato e basta: evidentemente sta pensando".
Si fanno i nomi di Delio Rossi, Daniele Arrigoni e Mario Beretta, ma il patron potrebbe decidere di dare un'altra chance all'allenatore milanese. "Questa sera non vado sui nomi - ha detto Sabatini - aspettiamo la decisione di Zamparini e poi eventualmente vaglieremo le varie candidature. Sicuramente adesso non si possono fare nomi".
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