Zeman: Moggi la mia rovina. Mourinho? Non sa scegliere...
CalcioL'ex tecnico boemo riappare in tv e spazia a tutto campo. Dai rapporti con l'ex dg della Juventus ("L'ostilità di Moggi è stata decisiva nello svolgimento della mia carriera") al mister dell'Inter ("Doveva mostrare chissà cosa e invece..."). GUARDA I GOL
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Delusione Mourinho - "Non sono solo io che sollevo polemiche sul calcio dell'Inter, ma anche tutti quelli che aspettavano Mourinho per vedere un calcio nuovo e diverso". Lo ha detto Zdenek Zeman durante la registrazione di Niente di personale in onda alle 21.10 su La7 e condotta da Antonello Piroso.
"Quando è arrivato, Mourinho ha detto a tutti che avrebbe fatto vedere come si fa un 4-3-3 e non l'ha mai fatto: l'ha fatto un mese e non ci è riuscito. Il problema è che bisogna farlo con i giocatori che uno ha e secondo me li ha scelti male". E ha aggiunto: "Tutti lo aspettavano per vedere un calcio migliore e invece, anche come si è visto l'anno scorso, si è continuato a sfruttare Ibrahimovic, e quest'anno a sfruttare i singoli, mentre io penso che il calcio sia un gioco di squadra". Alla domanda su chi vincerà lo scudetto, Zeman ha comunque risposto: "Di questo passo l'Inter ne vincerà dieci".
"Moggi mi ha rovinato" - Ma Zeman parla soprattutto del sistema-Moggi. "Non ho fatto dichiarazioni, ho solo risposto alle domande che il Pubblico Ministero mi ha posto riguardo alle cose di cui sono a conoscenza". Così il boemo durante è tornato sulla sua deposizione nell'aula del tribunale di Napoli dedicata al processo di Calciopoli. "L'ostilità di Moggi è stata decisiva nello svolgimento della mia carriera - ha dichiarato - dato che è dal '98 che non riesco più ad allenare. Prima ero considerato tra i migliori allenatori e guadagnavo più di tutti, non perché andavo a chiedere i soldi con la pistola -ha commentato ironico- ma perché mi venivano offerti". Zeman ricorda poi che tale ostilità "è nata nel '98, quando ho detto che del calcio di allora non mi piacevano i farmaci e il fatto che ci fosse troppa economia. Parlavo prima di farmaci, poi è stato dimostrato che era un vero problema di doping. Anche allora erano risposte, non erano dichiarazioni", ha sottolineato.
Bilanci e debiti - Quanto al termine "economia" ha spiegato: "Le società allora erano fuori budget come sono oggi, anche se oggi hanno due miliardi di debito totale: penso che così una società non la si gestisca bene". Alla domanda di Piroso se Moggi sia a suo parere ancora influente nel calcio attuale, Zeman ha replicato: "Penso ci sia ancora, anche se ha dichiarato che con il calcio ha chiuso". Alla domanda se il calcio secondo lui sia più pulito, ha risposto: "Andate a vedere cosa si dice in giro. Dovrebbe essere pulito. Ma se si è parlato tanto di sistema -ha proseguito- vuol dire che in tanti erano coinvolti. E chi ha partecipato prima secondo me c'è ancora". Poi aggiunge: "Non so perché non sto allenando. Penso ci possano essere tanti motivi, forse perché pensano che ho già fatto troppo, sono tante 800 panchine... Oppure perché si pensa che sono scomodo, anche se io mi sento sempre e solo un allenatore e sul campo penso sia difficile esserlo".
Il caso Cassano - "Se Cassano è fuori dalla Nazionale, anche se la maggior parte delle persone lo vorrebbe dentro, vuol dire che Lippi ha altre intenzioni. Un ct deve fare la squadra alla sua maniera e come la pensa lui. Anch'io ho sempre fatto di testa mia". Alla domanda su cosa ne pensi degli allenatori di nuova generazione, come Leonardo o Ferrara, afferma: "Oggi penso che vanno avanti gli allenatori amici dei giocatori, perché li capiscono e li conoscono. Hanno difficoltà a farli crescere, ma riescono comunque a tenere insieme lo spogliatoio. Per me, invece, l'allenatore deve allenare e cercare di migliorare i suoi calciatori".
"L'Italia può vincere i Mondiali" - Quanto poi all'uso della moviola in campo dichiara: "Ne penso male. Nel calcio ci sono errori - dice l'allenatore riferendosi al recente fallo di mano di Henry in Francia-Irlanda - ma ci saranno sempre. In tutte le partite la moviola romperebbe solo il ritmo e sarebbe molto complicata da gestire". Alla richiesta di una previsione per gli azzurri ai prossimi Mondiali di calcio in Sud Africa afferma: "Premesso che sono troppo lontani, penso che la squadra azzurra come qualità sia importante, ma i Mondiali sono sempre un terno al lotto e dipende anche da come ci si arriva. Se arriva in buone condizioni fisiche e mentali l'Italia potrebbe anche vincere, ma dipende anche dalle altre squadre".
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Delusione Mourinho - "Non sono solo io che sollevo polemiche sul calcio dell'Inter, ma anche tutti quelli che aspettavano Mourinho per vedere un calcio nuovo e diverso". Lo ha detto Zdenek Zeman durante la registrazione di Niente di personale in onda alle 21.10 su La7 e condotta da Antonello Piroso.
"Quando è arrivato, Mourinho ha detto a tutti che avrebbe fatto vedere come si fa un 4-3-3 e non l'ha mai fatto: l'ha fatto un mese e non ci è riuscito. Il problema è che bisogna farlo con i giocatori che uno ha e secondo me li ha scelti male". E ha aggiunto: "Tutti lo aspettavano per vedere un calcio migliore e invece, anche come si è visto l'anno scorso, si è continuato a sfruttare Ibrahimovic, e quest'anno a sfruttare i singoli, mentre io penso che il calcio sia un gioco di squadra". Alla domanda su chi vincerà lo scudetto, Zeman ha comunque risposto: "Di questo passo l'Inter ne vincerà dieci".
"Moggi mi ha rovinato" - Ma Zeman parla soprattutto del sistema-Moggi. "Non ho fatto dichiarazioni, ho solo risposto alle domande che il Pubblico Ministero mi ha posto riguardo alle cose di cui sono a conoscenza". Così il boemo durante è tornato sulla sua deposizione nell'aula del tribunale di Napoli dedicata al processo di Calciopoli. "L'ostilità di Moggi è stata decisiva nello svolgimento della mia carriera - ha dichiarato - dato che è dal '98 che non riesco più ad allenare. Prima ero considerato tra i migliori allenatori e guadagnavo più di tutti, non perché andavo a chiedere i soldi con la pistola -ha commentato ironico- ma perché mi venivano offerti". Zeman ricorda poi che tale ostilità "è nata nel '98, quando ho detto che del calcio di allora non mi piacevano i farmaci e il fatto che ci fosse troppa economia. Parlavo prima di farmaci, poi è stato dimostrato che era un vero problema di doping. Anche allora erano risposte, non erano dichiarazioni", ha sottolineato.
Bilanci e debiti - Quanto al termine "economia" ha spiegato: "Le società allora erano fuori budget come sono oggi, anche se oggi hanno due miliardi di debito totale: penso che così una società non la si gestisca bene". Alla domanda di Piroso se Moggi sia a suo parere ancora influente nel calcio attuale, Zeman ha replicato: "Penso ci sia ancora, anche se ha dichiarato che con il calcio ha chiuso". Alla domanda se il calcio secondo lui sia più pulito, ha risposto: "Andate a vedere cosa si dice in giro. Dovrebbe essere pulito. Ma se si è parlato tanto di sistema -ha proseguito- vuol dire che in tanti erano coinvolti. E chi ha partecipato prima secondo me c'è ancora". Poi aggiunge: "Non so perché non sto allenando. Penso ci possano essere tanti motivi, forse perché pensano che ho già fatto troppo, sono tante 800 panchine... Oppure perché si pensa che sono scomodo, anche se io mi sento sempre e solo un allenatore e sul campo penso sia difficile esserlo".
Il caso Cassano - "Se Cassano è fuori dalla Nazionale, anche se la maggior parte delle persone lo vorrebbe dentro, vuol dire che Lippi ha altre intenzioni. Un ct deve fare la squadra alla sua maniera e come la pensa lui. Anch'io ho sempre fatto di testa mia". Alla domanda su cosa ne pensi degli allenatori di nuova generazione, come Leonardo o Ferrara, afferma: "Oggi penso che vanno avanti gli allenatori amici dei giocatori, perché li capiscono e li conoscono. Hanno difficoltà a farli crescere, ma riescono comunque a tenere insieme lo spogliatoio. Per me, invece, l'allenatore deve allenare e cercare di migliorare i suoi calciatori".
"L'Italia può vincere i Mondiali" - Quanto poi all'uso della moviola in campo dichiara: "Ne penso male. Nel calcio ci sono errori - dice l'allenatore riferendosi al recente fallo di mano di Henry in Francia-Irlanda - ma ci saranno sempre. In tutte le partite la moviola romperebbe solo il ritmo e sarebbe molto complicata da gestire". Alla richiesta di una previsione per gli azzurri ai prossimi Mondiali di calcio in Sud Africa afferma: "Premesso che sono troppo lontani, penso che la squadra azzurra come qualità sia importante, ma i Mondiali sono sempre un terno al lotto e dipende anche da come ci si arriva. Se arriva in buone condizioni fisiche e mentali l'Italia potrebbe anche vincere, ma dipende anche dalle altre squadre".
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