Lippi: "Campionato ancora aperto. Razzismo? Non nel calcio"
CalcioIl ct della nazionale non se la sente di assegnare lo scudetto già oggi: "Mancano ancora 24 partite e quasi sei mesi nei quali possono essere diversi i fattori a decidere. Il razzismo è un problema della società civile"
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"Il campionato di serie A rimane ancora aperto": è il parere di Marcello Lippi, tecnico della nazionale italiana di calcio, intervenuto al Gala del Calcio Triveneto, organizzato da Aic e Ussi, a Vicenza. "Parlare di campionato chiuso dopo 14 giornate - ha precisato - mi sembra esagerato, visto che mancano ancora 24 partite e quasi sei mesi nei quali possono essere diversi i fattori a decidere". "Indubbiamente certi valori si stanno delineando - ha concluso Lippi - ma parlare di scudetto già assegnato mi pare esagerato". L'allenatore della nazionale non ha voluto parlare né fare pronostici sulla super-sfida di sabato prossimo tra Juventus e Inter, né della crisi che riguarda la squadra bianconera.
Però per il ct della nazionale "non esistono in Italia casi di razzismo nel calcio". Ricordando i recenti casi di cori e invettive indirizzate al giocatore dell'Inter Balotelli, Lippi ha sottolineato che "quello del razzismo è un problema che non ci appartiene. Semmai fa parte della società civile, ma purtroppo fa notizia quando allo stadio si verificano dei cori particolari da parte di dieci-venti imbecilli". Le uniche due domande rivolte dagli studenti al tecnico viareggino sono arrivate da una coppia di sedicenni, una ragazza e un ragazzo, entrambi di colore. "Vedete - ha detto Lippi rivolto alla platea - questo è un ottimo segnale, ossia che questi giovani sono perfettamente integrati nella nostra vita quotidiana e godono della stima dei compagni". Ilarità e applausi in sala dopo l'unica domanda rivolta dal ragazzo di colore al ct azzurro. "Perché non ha convocato Cassano?". "E' una domanda che non avevo mai sentito - ha scherzato Lippi - però lasciatemi la libertà di non rispondere".
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"Il campionato di serie A rimane ancora aperto": è il parere di Marcello Lippi, tecnico della nazionale italiana di calcio, intervenuto al Gala del Calcio Triveneto, organizzato da Aic e Ussi, a Vicenza. "Parlare di campionato chiuso dopo 14 giornate - ha precisato - mi sembra esagerato, visto che mancano ancora 24 partite e quasi sei mesi nei quali possono essere diversi i fattori a decidere". "Indubbiamente certi valori si stanno delineando - ha concluso Lippi - ma parlare di scudetto già assegnato mi pare esagerato". L'allenatore della nazionale non ha voluto parlare né fare pronostici sulla super-sfida di sabato prossimo tra Juventus e Inter, né della crisi che riguarda la squadra bianconera.
Però per il ct della nazionale "non esistono in Italia casi di razzismo nel calcio". Ricordando i recenti casi di cori e invettive indirizzate al giocatore dell'Inter Balotelli, Lippi ha sottolineato che "quello del razzismo è un problema che non ci appartiene. Semmai fa parte della società civile, ma purtroppo fa notizia quando allo stadio si verificano dei cori particolari da parte di dieci-venti imbecilli". Le uniche due domande rivolte dagli studenti al tecnico viareggino sono arrivate da una coppia di sedicenni, una ragazza e un ragazzo, entrambi di colore. "Vedete - ha detto Lippi rivolto alla platea - questo è un ottimo segnale, ossia che questi giovani sono perfettamente integrati nella nostra vita quotidiana e godono della stima dei compagni". Ilarità e applausi in sala dopo l'unica domanda rivolta dal ragazzo di colore al ct azzurro. "Perché non ha convocato Cassano?". "E' una domanda che non avevo mai sentito - ha scherzato Lippi - però lasciatemi la libertà di non rispondere".
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