La scemenza non gela: razzismo a Torino, petardi a Livorno
Calcio"Non ci sono negri italiani": il coro razzista anti-Balotelli è tornato a farsi sentire all'Olimpico. In Toscana invece lancio di fumogeni, partita sospesa due minuti. Prima, slogan contro Berlusconi: "Spinelli compraci Tartaglia". GLI STADI IMBIANCATI
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Nemmeno il gelo frena le intemperanze. Né a Torino né a Livorno. "Non ci sono negri italiani": il coro razzista di qualche tempo fa è tornato infatti a farsi sentire all'Olimpico di Torino durante Juventus-Catania. Sono stati gli ultras della Scirea Sud a intonare il loro coro nelle precedenti occasioni indirizzato all'interista Balotelli, questa volta, tra un insulto e l'altro ("andate a lavorare") all'indirizzo di squadra e dirigenza bianconere, mentre la Juve era sotto di un gol con i siciliani.
A Livorno, invece, al 41' del primo tempo di Livorno-Sampdoria l'arbitro Celi ha sospeso la partita per un ripetuto lancio di fumogeni e bombe carta da parte degli ultrà livornesi. Anche il tecnico Cosmi è andato sotto la curva dei tifosi amaranto a chiedere l'interruzione dei lanci. Dopo due minuti di sospensione il gioco è poi ripreso regolarmente.
Sempre a Livorno, intorno al 38' del primo tempo e prima che la partita fosse interrotta per due minuti per il lancio di petardi, dalla curva occupata dai tifosi livornesi sono partiti alcuni slogan contro il premier Silvio Berlusconi. Oltre a quello consueto che da anni accompagna le partite del Livorno, questa volta gli ultrà hanno anche aggiunto una variazione sul tema riguardante l'attualità, inneggiando a Massimo Tartaglia, autore dell'aggressione al presidente del consiglio a Milano la scorsa settimana. "Tartaglia uno di noi" e "Spinelli compraci Tartaglia" sono stati gli slogan scanditi dagli ultrà amaranto.
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Nemmeno il gelo frena le intemperanze. Né a Torino né a Livorno. "Non ci sono negri italiani": il coro razzista di qualche tempo fa è tornato infatti a farsi sentire all'Olimpico di Torino durante Juventus-Catania. Sono stati gli ultras della Scirea Sud a intonare il loro coro nelle precedenti occasioni indirizzato all'interista Balotelli, questa volta, tra un insulto e l'altro ("andate a lavorare") all'indirizzo di squadra e dirigenza bianconere, mentre la Juve era sotto di un gol con i siciliani.
A Livorno, invece, al 41' del primo tempo di Livorno-Sampdoria l'arbitro Celi ha sospeso la partita per un ripetuto lancio di fumogeni e bombe carta da parte degli ultrà livornesi. Anche il tecnico Cosmi è andato sotto la curva dei tifosi amaranto a chiedere l'interruzione dei lanci. Dopo due minuti di sospensione il gioco è poi ripreso regolarmente.
Sempre a Livorno, intorno al 38' del primo tempo e prima che la partita fosse interrotta per due minuti per il lancio di petardi, dalla curva occupata dai tifosi livornesi sono partiti alcuni slogan contro il premier Silvio Berlusconi. Oltre a quello consueto che da anni accompagna le partite del Livorno, questa volta gli ultrà hanno anche aggiunto una variazione sul tema riguardante l'attualità, inneggiando a Massimo Tartaglia, autore dell'aggressione al presidente del consiglio a Milano la scorsa settimana. "Tartaglia uno di noi" e "Spinelli compraci Tartaglia" sono stati gli slogan scanditi dagli ultrà amaranto.