Parma e Milan, Ferrara si gioca tutto in 4 giorni

Calcio
A Parma Ciro Ferrara si gioca una bella fetta del suo futuro sulla panchina della Juve. E domenica c'è il Milan
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Porte chiuse a Vinovo: Ciro Ferrara testa la prima Juventus dell'anno e la sensazione è che il 4-4-2 sia più di un'ipotesi. Rinunciare al rombo per favorire la ripresa di Diego e Felipe Melo e scacciare il fantasma di Hiddink

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Allenamento a porte chiuse e ritiro anticipato. A due giorni dalla prima sfida decisiva della settimana, a Parma, la Juventus fa quadrato e si isola dal mondo esterno. Lontano da tutto e da tutti, dunque. Dagli spifferi sull'arrivo di Guus Hiddink in panchina - "Sono voci senza senso", ha detto l'agente dell'allenatore olandese, Cees Van Nieuwenhuizen - e dalle ipotesi di stampa che vogliono Marcello Lippi presidente juventino al termine dei Mondiali. Eventualità subito esclusa da ambienti vicini alla società: "Il suo ritorno a Torino non è in previsione", pur rimanendo una stima "immutata" verso il ct della Nazionale.

Il momento, al di là delle voci, resta delicato, come sembrano dimostrare le scintille in allenamento tra alcuni giocatori. A Parma Ciro Ferrara si gioca una bella fetta del suo futuro sulla panchina della Juve. Un appuntamento da non sbagliare, anche perché domenica sera all'Olimpico arriverà il Milan. Il tecnico bianconero sembra sempre più intenzionato a ritornare all'antico. Ovvero al 4-4-2, il modulo più collaudato negli anni, quello con cui la Juve ha ottenuto i migliori risultati. La strada più sicura, nel momento d'emergenza.

Obiettivi: ritrovare un'identità di squadra, i risultati e far rendere al meglio le stelle brasiliane, finora deludenti. Felipe Melo, che sarà affiancato da uno tra Marchisio (favorito) e Poulsen, e Diego, che appare in vantaggio su Del Piero per il posto al fianco di Trezeguet. "Melo non è un flop" assicura il ds della Fiorentina, Pantaleo Corvino. Se lo augurano i tifosi, che intanto si consolano con il rientro di Chiellini, di nuovo a disposizione dopo l'infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori da inizio dicembre. Senza Cannavaro, squalificato, sarà lui a guidare la difesa insieme a Legrottaglie.

Oggi, intanto, è stata una giornata importante sul fronte del mercato. Contrariamente alle attese, Cristian Molinaro ha scelto lo Stoccarda e non l'Atletico Madrid. Manca ancora l'ufficialità, ma il difensore campano si trasferirà in Bundesliga fino al termine della stagione con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto. Nella capitale spagnola dovrebbe andare invece Tiago. Il padre del giocatore ha fatto sapere che l'Atletico "rappresenta la soluzione giusta" per il portoghese.

Dalle mosse in uscita dipenderanno poi quelle in entrata. Per il ruolo di regista restano in pole position il laziale Ledesma e il genoano Zapater. Il procuratore dello spagnolo, Gines Carvajal, ha però smentito qualsiasi trattativa tra Juve e Genoa. Come esterno di centrocampo c'è invece l'ipotesi Maxi Rodriguez, argentino dell'Atletico Madrid, da inserire eventualmente nell'operazione Tiago.

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