Milan, 5 perle nella calza della Befana. Highlights
Calcio
Nel posticipo della 18.a giornata di serie A strepitosa prova dei rossoneri che dopo essere passati in svantaggio vincono 5-2. Doppietta di Borriello, singole di Ronaldinho, Thiago Silva e Huntelaar. Bene Beckham. GUARDA GLI HIGHLIGHTS SU SKY.it
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MILAN-GENOA 5-2
25' Sculli (G), 32' rig. Ronaldinho (M), 38' Thiago Silva (M), 48' e 60' Borriello (M), 74' rig. Huntelaar (M), 77' Suazo (G)
Non poteva trovare regalo migliore Leonardo nella calza della Befana. Nessun carbone, solo delizie quelle sciorinate da un Milan stratosferico sul prato del Meazza contro un Genoa illuso dalla marcatura di Sculli e presto annichilito da una prova di estrema classe dell'undici rossonero. Occorreva rispondere a Inter e Juve e tenere vive le speranze di rimonta e la missione è compiuta a quattro giorni dal big match dell'Olimpico che opporrà Ronaldinho e compagni alla Juve di Ferrara. Ancora una volta è stata determinanze la forza di Borriello per scardinare una difesa in principio attenta.
Milan partito a spron battuto con un calcio di rigore guadagnato da Ambrosini e clamorosamente fallito da Dinho pronto a riscattarsi dopo il vantaggio rossoblù trasformando, con coraggio, in rete, un nuovo rigore concesso ancora per un fallo, questa volta di Amelia, su Ambrosini (tra i migliori). Dopo soli 6' dal pareggio è stato Thiago Silva a portare avanti i rossoneri al termine di un'azione tambureggiante conclusa con una bella girata di destro dal brasiliano.
Nella ripresa Milan non ancora sazio con Borriello sugli scudi. L'attaccante sfrutta un bell'assit di Antonini su imbeccata di Ronaldinho per mettere a segno il 3-1. Tuttavia la perla del match arriva 12' più tardi. Ancora cross di Antonini e rovesciata di Borriello (in leggero fuorigioco) che non lascia scampo ad Amelia. La scorpacciata non finisce qui: accelerazione di Ronaldinho che viene steso in area da Rossi, calcio di rigore ineccepibile che prima Dinho e poi Beckham cedono a Huntelaar che segna il suo primo gol a San Siro.
Nel finale c'è il tempo per il 5-2 segnato da Suazo. Ma il tripudio per la prova della formazione di Leonardo resta. Un Milan strepitoso e in grandi condizioni di forma resta il rivale più accreditato dell'Inter.
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MILAN-GENOA 5-2
25' Sculli (G), 32' rig. Ronaldinho (M), 38' Thiago Silva (M), 48' e 60' Borriello (M), 74' rig. Huntelaar (M), 77' Suazo (G)
Non poteva trovare regalo migliore Leonardo nella calza della Befana. Nessun carbone, solo delizie quelle sciorinate da un Milan stratosferico sul prato del Meazza contro un Genoa illuso dalla marcatura di Sculli e presto annichilito da una prova di estrema classe dell'undici rossonero. Occorreva rispondere a Inter e Juve e tenere vive le speranze di rimonta e la missione è compiuta a quattro giorni dal big match dell'Olimpico che opporrà Ronaldinho e compagni alla Juve di Ferrara. Ancora una volta è stata determinanze la forza di Borriello per scardinare una difesa in principio attenta.
Milan partito a spron battuto con un calcio di rigore guadagnato da Ambrosini e clamorosamente fallito da Dinho pronto a riscattarsi dopo il vantaggio rossoblù trasformando, con coraggio, in rete, un nuovo rigore concesso ancora per un fallo, questa volta di Amelia, su Ambrosini (tra i migliori). Dopo soli 6' dal pareggio è stato Thiago Silva a portare avanti i rossoneri al termine di un'azione tambureggiante conclusa con una bella girata di destro dal brasiliano.
Nella ripresa Milan non ancora sazio con Borriello sugli scudi. L'attaccante sfrutta un bell'assit di Antonini su imbeccata di Ronaldinho per mettere a segno il 3-1. Tuttavia la perla del match arriva 12' più tardi. Ancora cross di Antonini e rovesciata di Borriello (in leggero fuorigioco) che non lascia scampo ad Amelia. La scorpacciata non finisce qui: accelerazione di Ronaldinho che viene steso in area da Rossi, calcio di rigore ineccepibile che prima Dinho e poi Beckham cedono a Huntelaar che segna il suo primo gol a San Siro.
Nel finale c'è il tempo per il 5-2 segnato da Suazo. Ma il tripudio per la prova della formazione di Leonardo resta. Un Milan strepitoso e in grandi condizioni di forma resta il rivale più accreditato dell'Inter.
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