Da Gandhi a Totò: quando l'allenatore è prodigo di citazioni
CalcioDopo la soffertissima vittoria contro il Siena, Mourinho cita Napoleone e i generali fortunati. Leonardo preferisce il Mahatma indiano. Ma Ciro Ferrara è pronto a sfoderare un napoletanissimo "ccà nisciuno è fesso"... GUARDA GLI HIGHLIGHTS E LA GALLERY
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Sentite Mourinho dopo la soffertissima vittoria contro il Siena: "A Moratti ho detto: meglio un allenatore fortunato che un allenatore bravo". Mourinho cita Napoleone che parlava di battaglie e non di partite e di generali più che di mister. La frase era stata presa a prestito anche da Enzo Ferrari, a proposito dei piloti di formula 1.
Leonardo, uno che parla cinque lingue e vanta buone letture al di là dei manuali di tecnica, vola ancora più in alto. Cita Gandhi, il mahatma, l'apostolo della non violenza come punto di riferimento per la gestione della squadra. Perfettamente allineato al suo presidente, Berlusconi, che lavora a un partito dell'amore. Difficile che stasera Juventus-Milan sia una partita dell'amore con tanto di inchini e di abbracci. Anche perché dall'altra parte ci sarà Ciro Ferrara, un amico di Leonardo sì, ma con precisi riferimenti culturali, ripresi anche nella mimica facciale e nella mascella pronunciata.
TOTO', da "I LADRI" (1959)
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Sentite Mourinho dopo la soffertissima vittoria contro il Siena: "A Moratti ho detto: meglio un allenatore fortunato che un allenatore bravo". Mourinho cita Napoleone che parlava di battaglie e non di partite e di generali più che di mister. La frase era stata presa a prestito anche da Enzo Ferrari, a proposito dei piloti di formula 1.
Leonardo, uno che parla cinque lingue e vanta buone letture al di là dei manuali di tecnica, vola ancora più in alto. Cita Gandhi, il mahatma, l'apostolo della non violenza come punto di riferimento per la gestione della squadra. Perfettamente allineato al suo presidente, Berlusconi, che lavora a un partito dell'amore. Difficile che stasera Juventus-Milan sia una partita dell'amore con tanto di inchini e di abbracci. Anche perché dall'altra parte ci sarà Ciro Ferrara, un amico di Leonardo sì, ma con precisi riferimenti culturali, ripresi anche nella mimica facciale e nella mascella pronunciata.
TOTO', da "I LADRI" (1959)