Il neo-acquisto bianconero, a due giorni da Juve-Roma, confessa la sua fede romanista ma promette di non fare sconti. "Cerco di mettermi a disposizione dei compagni, mi piace fare l'ultimo passaggio più che il gol". Ma se si presentasse l'occasione...
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"Sì, sono un tifoso romanista. Ma se segno, esulto". Antonio Candreva, dai microfoni di Juve Channel, rompe ogni indugio, anche perché il destino bizzarro del calcio ha voluto che esordisse proprio contro la Roma, sabato prossimo. "Sono emozionato e non mi rendo ancora conto di essere arrivato qui. Ieri ho detto che è un sogno che si avvera e oggi ho toccato con mano questo sogno. I nuovi compagni mi hanno accolto benissimo. Spero di restare qui a lungo", aggiunge il giovane centrocampista.
Sulle proprie caratteristiche tecniche e tattiche, fa un identikit con grande modestia: "Cerco sempre di mettermi a disposizione dei compagni. E' vero, non segno molto, ma prediligo fare l'ultimo passaggio per gli altri. Non credo di essere ancora un giocatore completo, ma la Juventus mi offre la possibilità di migliorare tanto. Sta a me cogliere l'occasione".
Uno dei compagni cui ha stretto la mano oggi, prima di scendere in campo per il primo allenamento, è Momo Sissoko, arrivato ieri a Torino dall'Angola, dove si disputa la Coppa d'Africa, in cui il Mali è appena stato eliminato.
Per Candreva, il club bianconero è un grande traguardo di una carriera iniziata da giovanissimo, visto che a 16 anni ha esordito in serie B con la maglia della Ternana. "Ho iniziato presto. Quando giocai la prima partita in B facevo ancora parte degli Allievi Nazionali - ricorda -. Ho quasi sempre fatto il trequartista, ma diverse volte sono stato schierato anche davanti alla difesa.
In questa stagione è anche arrivata la convocazione di Marcello Lippi e il debutto in azzurro, ma Candreva al momento ha in testa solo la Juventus, squadra che quest'anno ha affrontato da avversario il 19 settembre scorso all'Olimpico. Il suo Livorno perse 2-0, ma lui fu uno dei migliori in campo. "In quella partita provai anche a segnare - ricorda - ma ci trovammo di fronte un Buffon davvero grandioso".
Buffon ora lo ritrova in spogliatoio e potrebbe essere suo compagno anche nella spedizione azzurra in Sudafrica: "Giocare in Nazionale è sempre una bella cosa, ma ai Mondiali per ora non penso. E' importante però ritrovare qui tanti compagni che fanno parte del gruppo azzurro".
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"Sì, sono un tifoso romanista. Ma se segno, esulto". Antonio Candreva, dai microfoni di Juve Channel, rompe ogni indugio, anche perché il destino bizzarro del calcio ha voluto che esordisse proprio contro la Roma, sabato prossimo. "Sono emozionato e non mi rendo ancora conto di essere arrivato qui. Ieri ho detto che è un sogno che si avvera e oggi ho toccato con mano questo sogno. I nuovi compagni mi hanno accolto benissimo. Spero di restare qui a lungo", aggiunge il giovane centrocampista.
Sulle proprie caratteristiche tecniche e tattiche, fa un identikit con grande modestia: "Cerco sempre di mettermi a disposizione dei compagni. E' vero, non segno molto, ma prediligo fare l'ultimo passaggio per gli altri. Non credo di essere ancora un giocatore completo, ma la Juventus mi offre la possibilità di migliorare tanto. Sta a me cogliere l'occasione".
Uno dei compagni cui ha stretto la mano oggi, prima di scendere in campo per il primo allenamento, è Momo Sissoko, arrivato ieri a Torino dall'Angola, dove si disputa la Coppa d'Africa, in cui il Mali è appena stato eliminato.
Per Candreva, il club bianconero è un grande traguardo di una carriera iniziata da giovanissimo, visto che a 16 anni ha esordito in serie B con la maglia della Ternana. "Ho iniziato presto. Quando giocai la prima partita in B facevo ancora parte degli Allievi Nazionali - ricorda -. Ho quasi sempre fatto il trequartista, ma diverse volte sono stato schierato anche davanti alla difesa.
In questa stagione è anche arrivata la convocazione di Marcello Lippi e il debutto in azzurro, ma Candreva al momento ha in testa solo la Juventus, squadra che quest'anno ha affrontato da avversario il 19 settembre scorso all'Olimpico. Il suo Livorno perse 2-0, ma lui fu uno dei migliori in campo. "In quella partita provai anche a segnare - ricorda - ma ci trovammo di fronte un Buffon davvero grandioso".
Buffon ora lo ritrova in spogliatoio e potrebbe essere suo compagno anche nella spedizione azzurra in Sudafrica: "Giocare in Nazionale è sempre una bella cosa, ma ai Mondiali per ora non penso. E' importante però ritrovare qui tanti compagni che fanno parte del gruppo azzurro".