Questa Lazio non piace ai tifosi: curva vuota col Chievo
CalcioLa Nord dell'Olimpico contro il club. Al posto dei tifosi solo uno striscione: "15 minuti di silenzio per urlare il nostro dissenso". Contestazione anche al termine del match. Il tecnico Ballardini: "Questo clima non è un alibi". I GOL DELLA LAZIO
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I tifosi della Lazio lo avevano annunciato: il giorno della sfida contro il Chievo (21.a giornata), sarà quello della protesta. Detto fatto. I supporters biancocelesti hanno deciso di disertare lo stadio Olimpico di Roma per i primi quindici minuti della partita contro i gialloblù, un modo per dare un segnale forte sia al tecnico che alla società nel momento di crisi e di mancanza di identità. Al loro posto, ad inizio partita, è stato esposto un lungo striscione che recitava: "15 minuti di silenzio per urlare il nostro dissenso. Società e tecnico: questo è quello che vi meritate!". Trascorsi i 15' i tifosi hanno iniziato ad affollare le gradinate della Nord. Ma non sono mancati cori contro i vertici societari.
La protesta contro il presidente Claudio Lotito e il tecnico Ballardini è proseguita al termine della partita contro il Chievo, terminata sull'1-1. Centinaia di sostenitori sono assiepati fuori dallo Stadio Olimpico e hanno continuanto, così come fatto per tutto il corso della gara, a contestare intonando cori contro società e allenatore.
La contestazione dei tifosi "non deve essere un alibi": così Ballardini al termine del match. "La Lazio deve avere la forza di uscire da questa situazione - ha aggiunto - E' un momento difficile, non pensiamo solo alla prossima partita, quella con la Juve ma a fare i punti per portate la Lazio alla salvezza". Poi sulle scelte tecniche fatte dice: "Non avevamo tante alternative, anche per noi la era la sesta partita in 18 giorni, giocare così tanto per alcuni è difficile".
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I tifosi della Lazio lo avevano annunciato: il giorno della sfida contro il Chievo (21.a giornata), sarà quello della protesta. Detto fatto. I supporters biancocelesti hanno deciso di disertare lo stadio Olimpico di Roma per i primi quindici minuti della partita contro i gialloblù, un modo per dare un segnale forte sia al tecnico che alla società nel momento di crisi e di mancanza di identità. Al loro posto, ad inizio partita, è stato esposto un lungo striscione che recitava: "15 minuti di silenzio per urlare il nostro dissenso. Società e tecnico: questo è quello che vi meritate!". Trascorsi i 15' i tifosi hanno iniziato ad affollare le gradinate della Nord. Ma non sono mancati cori contro i vertici societari.
La protesta contro il presidente Claudio Lotito e il tecnico Ballardini è proseguita al termine della partita contro il Chievo, terminata sull'1-1. Centinaia di sostenitori sono assiepati fuori dallo Stadio Olimpico e hanno continuanto, così come fatto per tutto il corso della gara, a contestare intonando cori contro società e allenatore.
La contestazione dei tifosi "non deve essere un alibi": così Ballardini al termine del match. "La Lazio deve avere la forza di uscire da questa situazione - ha aggiunto - E' un momento difficile, non pensiamo solo alla prossima partita, quella con la Juve ma a fare i punti per portate la Lazio alla salvezza". Poi sulle scelte tecniche fatte dice: "Non avevamo tante alternative, anche per noi la era la sesta partita in 18 giorni, giocare così tanto per alcuni è difficile".
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