L'ex Delio Rossi: "Zarate è un diamante grezzo"
CalcioL'allenatore del Palermo coccola l'attaccante della Lazio: "Mauro è un ragazzo straordinario e un professionista esemplare. Mi dispiace per le vicende di Pandev e Ledesma perchè non hanno nulla a che vedere col calcio". GUARDA I GOL DELLA LAZIO SU SKY.it
I GOL DELLA LAZIO SU SKY.it
COMMENTA NEL FORUM DELLA LAZIO
"Un diamente grezzo, il talento si vede subito, ma va razionalizzato". Parole di Delio Rossi nel giorno del suo 50esimo compleanno. In collegamento telefonico con Radio Radio, il tecnico rosanero parla anche del suo passato recente, di una Lazio che ha guidato per 4 anni portandola alla vittoria nell'ultima edizione di Coppa Italia completata da Ballardini con il trionfo della Supercoppa italiana contro l'Inter. "Lui - ha continuato Delio Rossi - è un ragazzo fantastico e un professionista esemplare, secondo me va aiutato dalle persone che gli stanno vicino e qualcuno del suo entourage non lo sta aiutando".
Al Palermo Delio Rossi ha ritrovato Sabatini, ex ds della Lazio con cui all'inizio ha avuto un rapporto difficile. "Al primo incontro abbiamo litigato, poi siamo diventati amici e ci siamo messi a remare dalla stessa parte per il bene della Lazio". Detto di Sabatini, Rossi dribbla con eleganza la domanda sul presidente Lotito. "Non potrei dare un giudizio sincero e schietto, quindi preferisco astenermi. Un ritorno alla Lazio? Non lo so, sicuramente se non cambiano le situazioni credo sia impossibile, sono andato via perchè secondo me era finito un ciclo e non c'erano più i presupposti per andare avanti. Un futuro alla Roma? In tempi brevi non mi ci rivedrei sulla panchina giallorossa". "Non mi aspettavo di vedere la Lazio in questa situazione di classifica - spiega Rossi -, i valori tecnici dicono altro; li abbiamo affrontati pochi giorni fa in Coppa Italia (Lazio-Palermo 2-0, ndr) e ho visto una squadra che stava bene, che ha fatto una buona partita". Secondo Rossi, è probabile che i problemi non siano tecnici e qualcosa era successo già nello scorso campionato. "Ho le mie idee, ma me le tengo per me, anche perchè certi rimedi non sarebbero praticabili.
L'anno scorso nel girone d'andata abbiamo fatto 31 punti, nel ritorno solo 19; nella mia carriera è sempre successo il contrario, quindi o mi sono rimbambito o è successo qualcosa che non ha nulla a che fare con il fatto tecnico. Bisognava intervenire su certe cose, non si è voluto farlo, pazienza". Rossi parla anche dei casi Pandev e Ledesma. "Mi dispiace - ha concluso - perchè queste cose non hanno nulla a che vedere con il calcio. La mia soddisfazione è vedere uno come Pandev, che hai preso da ragazzino, decidere il derby di Milano, fare la differenza tra i grandi, queste cose mi gratificano più di uno scudetto". Alla Lazio le soddisfazioni non sono mancate. "Mi sono trovato bene, all'inizio non c'era molta sintonia con squadra e società, poi i risultati hanno riportato la gente allo stadio e vincere la Coppa in un Olimpico pieno è stato stupendo, sono riuscito a ricompattare l'ambiente e questo è molto gratificante".
COMMENTA NEL FORUM DELLA LAZIO
"Un diamente grezzo, il talento si vede subito, ma va razionalizzato". Parole di Delio Rossi nel giorno del suo 50esimo compleanno. In collegamento telefonico con Radio Radio, il tecnico rosanero parla anche del suo passato recente, di una Lazio che ha guidato per 4 anni portandola alla vittoria nell'ultima edizione di Coppa Italia completata da Ballardini con il trionfo della Supercoppa italiana contro l'Inter. "Lui - ha continuato Delio Rossi - è un ragazzo fantastico e un professionista esemplare, secondo me va aiutato dalle persone che gli stanno vicino e qualcuno del suo entourage non lo sta aiutando".
Al Palermo Delio Rossi ha ritrovato Sabatini, ex ds della Lazio con cui all'inizio ha avuto un rapporto difficile. "Al primo incontro abbiamo litigato, poi siamo diventati amici e ci siamo messi a remare dalla stessa parte per il bene della Lazio". Detto di Sabatini, Rossi dribbla con eleganza la domanda sul presidente Lotito. "Non potrei dare un giudizio sincero e schietto, quindi preferisco astenermi. Un ritorno alla Lazio? Non lo so, sicuramente se non cambiano le situazioni credo sia impossibile, sono andato via perchè secondo me era finito un ciclo e non c'erano più i presupposti per andare avanti. Un futuro alla Roma? In tempi brevi non mi ci rivedrei sulla panchina giallorossa". "Non mi aspettavo di vedere la Lazio in questa situazione di classifica - spiega Rossi -, i valori tecnici dicono altro; li abbiamo affrontati pochi giorni fa in Coppa Italia (Lazio-Palermo 2-0, ndr) e ho visto una squadra che stava bene, che ha fatto una buona partita". Secondo Rossi, è probabile che i problemi non siano tecnici e qualcosa era successo già nello scorso campionato. "Ho le mie idee, ma me le tengo per me, anche perchè certi rimedi non sarebbero praticabili.
L'anno scorso nel girone d'andata abbiamo fatto 31 punti, nel ritorno solo 19; nella mia carriera è sempre successo il contrario, quindi o mi sono rimbambito o è successo qualcosa che non ha nulla a che fare con il fatto tecnico. Bisognava intervenire su certe cose, non si è voluto farlo, pazienza". Rossi parla anche dei casi Pandev e Ledesma. "Mi dispiace - ha concluso - perchè queste cose non hanno nulla a che vedere con il calcio. La mia soddisfazione è vedere uno come Pandev, che hai preso da ragazzino, decidere il derby di Milano, fare la differenza tra i grandi, queste cose mi gratificano più di uno scudetto". Alla Lazio le soddisfazioni non sono mancate. "Mi sono trovato bene, all'inizio non c'era molta sintonia con squadra e società, poi i risultati hanno riportato la gente allo stadio e vincere la Coppa in un Olimpico pieno è stato stupendo, sono riuscito a ricompattare l'ambiente e questo è molto gratificante".