Ferrara: "Non mi sento esonerato". Zac dietro l'angolo
CalcioL'arrivo del tecnico ex Inter e Milan sembra certo, ma Ciro non ha mai pensato di lasciare la Juve: "Non c'è un ambiente ostile attorno a me, accetterò le decisioni del club". Giovedì la sfida di Coppa Italia con i nerazzurri. I GOL DELLA JUVE SU SKY.it
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA SERIE A
COMMENTA NEL FORUM DELLA JUVENTUS
"Non mi sento esonerato. L'idea di abbandonare non mi è mai passata per la testa per rispetto nei confronti della società e della mia coscienza. Non ho ricevuto nessuna comunicazione dalla mia dirigenza. Se qualcuno verrà a dirmi qualcosa, lo accetterò con la massima serenità" Ciro Ferrara si sente ancora l'allenatore della Juventus, anche se domani potrebbe sedersi per l'ultima volta sulla panchina bianconera. "Non ho ricevuto comunicazioni e non le ho chieste", chiarisce il tecnico alla vigilia della sfida di Coppa Italia in programma giovedì sul campo dell'Inter.
"Nelle difficoltà, ho sempre cercato di scegliere con coscienza. Ecco perché non ho dato le dimissioni o non ho preso una strada diversa in questi giorni. Se mi fossi reso conto di avere società e squadra contro di me, forse ci avrei pensato. Ma non ho notato un ambiente ostile. Finora non sono riuscito a invertire la situazione per quanto riguarda i risultati, non è una vergogna", dice Ferrara.
"Vengo al campo al allenare e vado in panchina con lo stesso spirito e la stessa professionalità di sempre. La Juventus non sta sfruttando il mio lavoro in questi giorni, sono pagato. So quali persone ho di fronte, so quale societa' ho alle spalle. Quando mi comunicheranno qualcosa di diverso, ne prendero' atto senza alcun tipo di problema", prosegue Ferrara. "Fino a quel momento, continuerò a comportarmi come mi sono comportato negli ultimi 20 anni. A questa società ho dato tanto, da questa societa' ho ricevuto tantissimo. Se la Juventus dovesse scegliere un altro allenatore, non ci sono problemi: non riuscirete a farmi dire qualcosa contro questo club, nel quale sono dal 1994. Prima di diventare allenatore, sono stato un dirigente. Nel 1994 ho scelto una società per rimanere a certi livelli: mi è stato concesso da giocatore, dirigente e allenatore. Ho scelto bene", aggiunge l'allenatore.
"Questo tipo di esperienza mi risulterà comunque molto utile, questi 6 mesi di Juventus valgono 10 anni da un'altra parte". Ciro Ferrara non ha ricevuto comunicazioni ufficiali dalla Juventus ma, nella conferenza di presentazione del match di Coppa Italia con l'Inter, si esprime come se avesse già archiviato l'avventura sulla panchina bianconera. "Con questi risultati, sarei stato indifendibile anche se ci fosse stato Moggi", dice riferendosi all'ex direttore generale bianconero che considera Ferrara una 'vittima' dell'attuale gestione societaria della Vecchia Signora.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SKY SPORT
COMMENTA NEL FORUM DELLA JUVENTUS
"Non mi sento esonerato. L'idea di abbandonare non mi è mai passata per la testa per rispetto nei confronti della società e della mia coscienza. Non ho ricevuto nessuna comunicazione dalla mia dirigenza. Se qualcuno verrà a dirmi qualcosa, lo accetterò con la massima serenità" Ciro Ferrara si sente ancora l'allenatore della Juventus, anche se domani potrebbe sedersi per l'ultima volta sulla panchina bianconera. "Non ho ricevuto comunicazioni e non le ho chieste", chiarisce il tecnico alla vigilia della sfida di Coppa Italia in programma giovedì sul campo dell'Inter.
"Nelle difficoltà, ho sempre cercato di scegliere con coscienza. Ecco perché non ho dato le dimissioni o non ho preso una strada diversa in questi giorni. Se mi fossi reso conto di avere società e squadra contro di me, forse ci avrei pensato. Ma non ho notato un ambiente ostile. Finora non sono riuscito a invertire la situazione per quanto riguarda i risultati, non è una vergogna", dice Ferrara.
"Vengo al campo al allenare e vado in panchina con lo stesso spirito e la stessa professionalità di sempre. La Juventus non sta sfruttando il mio lavoro in questi giorni, sono pagato. So quali persone ho di fronte, so quale societa' ho alle spalle. Quando mi comunicheranno qualcosa di diverso, ne prendero' atto senza alcun tipo di problema", prosegue Ferrara. "Fino a quel momento, continuerò a comportarmi come mi sono comportato negli ultimi 20 anni. A questa società ho dato tanto, da questa societa' ho ricevuto tantissimo. Se la Juventus dovesse scegliere un altro allenatore, non ci sono problemi: non riuscirete a farmi dire qualcosa contro questo club, nel quale sono dal 1994. Prima di diventare allenatore, sono stato un dirigente. Nel 1994 ho scelto una società per rimanere a certi livelli: mi è stato concesso da giocatore, dirigente e allenatore. Ho scelto bene", aggiunge l'allenatore.
"Questo tipo di esperienza mi risulterà comunque molto utile, questi 6 mesi di Juventus valgono 10 anni da un'altra parte". Ciro Ferrara non ha ricevuto comunicazioni ufficiali dalla Juventus ma, nella conferenza di presentazione del match di Coppa Italia con l'Inter, si esprime come se avesse già archiviato l'avventura sulla panchina bianconera. "Con questi risultati, sarei stato indifendibile anche se ci fosse stato Moggi", dice riferendosi all'ex direttore generale bianconero che considera Ferrara una 'vittima' dell'attuale gestione societaria della Vecchia Signora.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SKY SPORT