Mourinho: "Un allenatore che resiste in Italia è un eroe"
CalcioL'allenatore nerazzurro in vista della sfida di Coppa Italia contro la Juventus: "Da quando sono arrivato saranno rimasti solo quattro tecnici. Il deferimento? Mi hanno fatto il regalo per il mio compleanno". GUARDA I GOL DELL'INTER SU SKY.it
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"Ferrara non sta vivendo una situazione facile. Ma in Italia un allenatore che inizia e finisce il campionato sulla stessa panchina non è un tecnico, è un eroe". Josè Mourinho spezza una lancia a favore di Ciro Ferrara, che sembra destinato a lasciare la panchina della Juventus. Proprio l'Inter di Mourinho, nei quarti di finale di Coppa Italia, domani può chiudere la parentesi bianconera di Ferrara. "Io lavoro per vincere, Ferrara lavora per vincere. Tutti gli allenatori in carriera hanno momenti difficili. Lui non sta vivendo una situazione facile, in Italia un allenatore che inizia e finisce il campionato sulla stessa panchina è un eroe. Non è un allenatore", dice lo Special One. "Da quando sono arrivato in Italia, 4 tecnici saranno rimasti sulla stessa panchina: io, Prandelli, Gasperini, Allegri. Forse ne dimentico uno o due, ma siamo pochissimi. Qualche squadra ha cambiato 2 volte, qualche altra ha cambiato 3 o 4 volte", aggiunge. Per la panchina della Juventus, circola il nome dello spagnolo Rafa Benitez, attuale manager del Liverpool. "Benitez è un grande allenatore e, come un grande giocatore, può adattarsi subito ad un altro campionato", dice.
"Ho ricevuto un altro regalo di compleanno". Josè Mourinho commenta così il deferimento ricevuto per le dichiarazioni rilasciate domenica sera dopo il derby che la sua Inter ha vinto 2-0 contro il Milan. Il tecnico nerazzurro, che ieri ha compiuto 47 anni, è stato deferito per le critiche all'operato dell'arbitro Rocchi e sull'atmosfera che caratterizza il campionato. "L'anno scorso il 26 gennaio sono stato squalificato per una giornata. Quest'anno ho meritato solo un deferimento. Visto che devo parlare con loro (gli organi di giustizia sportiva, ndr), non ne parlo con voi", dice lo Special One alla vigilia della gara di Coppa Italia in programma domani contro la Juventus. Domenica, l'Inter ha vinto pur avendo giocato in 10 per un'ora dopo l'espulsione dell'olandese Wesley Sneijder, reo di aver applaudito ironicamente l'arbitro. Il centrocampista è stato punito con una squalifica di 2 giornate. "Avevo previsto un turnover per Sneijder. Giocherà domani titolare e, se vinciamo, giochera' in semifinale contro la Fiorentina. Preferivo averlo a disposizione per le gare di campionato con Parma e Cagliari ma questo non è possibile", dice Mourinho. "Sapevo che l'espulsione per l'applauso all'arbitro sarebbe stata punita con due giornate di squalifica. Ma dopo aver visto 2 o 3 volte il video della partita, mi sono emozionato al 92' o al 93': Borriello insulta l'arbitro e l'arbitro lo accarezza in modo gentile. E non succede niente, e' un'immagine molto bella...", aggiunge.
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"Ferrara non sta vivendo una situazione facile. Ma in Italia un allenatore che inizia e finisce il campionato sulla stessa panchina non è un tecnico, è un eroe". Josè Mourinho spezza una lancia a favore di Ciro Ferrara, che sembra destinato a lasciare la panchina della Juventus. Proprio l'Inter di Mourinho, nei quarti di finale di Coppa Italia, domani può chiudere la parentesi bianconera di Ferrara. "Io lavoro per vincere, Ferrara lavora per vincere. Tutti gli allenatori in carriera hanno momenti difficili. Lui non sta vivendo una situazione facile, in Italia un allenatore che inizia e finisce il campionato sulla stessa panchina è un eroe. Non è un allenatore", dice lo Special One. "Da quando sono arrivato in Italia, 4 tecnici saranno rimasti sulla stessa panchina: io, Prandelli, Gasperini, Allegri. Forse ne dimentico uno o due, ma siamo pochissimi. Qualche squadra ha cambiato 2 volte, qualche altra ha cambiato 3 o 4 volte", aggiunge. Per la panchina della Juventus, circola il nome dello spagnolo Rafa Benitez, attuale manager del Liverpool. "Benitez è un grande allenatore e, come un grande giocatore, può adattarsi subito ad un altro campionato", dice.
"Ho ricevuto un altro regalo di compleanno". Josè Mourinho commenta così il deferimento ricevuto per le dichiarazioni rilasciate domenica sera dopo il derby che la sua Inter ha vinto 2-0 contro il Milan. Il tecnico nerazzurro, che ieri ha compiuto 47 anni, è stato deferito per le critiche all'operato dell'arbitro Rocchi e sull'atmosfera che caratterizza il campionato. "L'anno scorso il 26 gennaio sono stato squalificato per una giornata. Quest'anno ho meritato solo un deferimento. Visto che devo parlare con loro (gli organi di giustizia sportiva, ndr), non ne parlo con voi", dice lo Special One alla vigilia della gara di Coppa Italia in programma domani contro la Juventus. Domenica, l'Inter ha vinto pur avendo giocato in 10 per un'ora dopo l'espulsione dell'olandese Wesley Sneijder, reo di aver applaudito ironicamente l'arbitro. Il centrocampista è stato punito con una squalifica di 2 giornate. "Avevo previsto un turnover per Sneijder. Giocherà domani titolare e, se vinciamo, giochera' in semifinale contro la Fiorentina. Preferivo averlo a disposizione per le gare di campionato con Parma e Cagliari ma questo non è possibile", dice Mourinho. "Sapevo che l'espulsione per l'applauso all'arbitro sarebbe stata punita con due giornate di squalifica. Ma dopo aver visto 2 o 3 volte il video della partita, mi sono emozionato al 92' o al 93': Borriello insulta l'arbitro e l'arbitro lo accarezza in modo gentile. E non succede niente, e' un'immagine molto bella...", aggiunge.