Berlusconi: "L'acquisto di Mancini non l'ho capito"

Calcio
Mancini con Galliani alla presentazione in maglia rossonera (foto acmilan.com)
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Il Cavaliere non approva l'ultimo arrivo in rossonero: "Ci serve un finalizzatore, non uno che non gioca da due anni". Galliani chiude il caso Ronaldinho, reo di essere stato ad una festa prima del derby: "Sono affari interni al Milan". I GOL DEL MILAN

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Mancini si presenta - L'ultimo anno della sua carriera semplicemente lo cancellerebbe e, in particolar modo, Amantino Mancini rimpiange di non essere andato via dall'Inter la scorsa estate, sprecando così altri sei mesi passati tra tribuna e panchina con la maglia dell'Inter. Arrivato al Milan, però, vede "un'atmosfera diversa" e intende tornare a essere il giocatore apprezzato alla Roma. "Ho buttato via sei mesi - spiega Mancini - quest'estate stavo per andare via, poi Mourinho mi ha chiamato dicendomi che puntava su di me... Pazienza, ora voltiamo pagina". Il brasiliano non ha quindi molti rimpianti per aver lasciato l'Inter, anche perché "il Milan ha più gioco, gioca un po' meglio: l'Inter è una squadra forte ma il Milan è allo stesso livello con caratteristiche diverse. Cancellerei l'ultimo anno – ha proseguito Mancini, che giocherà con la maglia numero 30 - adesso giro pagina, inizia una nuova avventura. Ho voglia di riscatto, di vincere, di trovare la serenità che ho perso un anno fa. Farò il possibile e l'impossibile per tornare ad altissimi livelli".

Il commento del Cavaliere -
Uno scambio di opinioni con il presidente del 'club Roma' di Gerusalemme diventa un modo per il Cavaliere di parlare di calcio. E della sua creatura, il Milan. L'acquisto di Mancini? "Non l'ho capito proprio - ha detto Silvio Berlusconi incontrando la comunità italiana a Gerusalemme - è un altro trequartista quando a noi magari serve qualcuno che finalizza il gioco". Il tifoso rossonero numero uno, riferisce all'Agi chi ha partecipato al 'siparietto' tenutosi in albergo - ha osservato soprattutto che il brasiliano, ex Roma, nell'Inter non ha giocato molto. "E' fermo da due anni - ha argomentato -, non sono stato d'accordo con il suo acquisto e l'ho detto anche a Galliani". Berlusconi ha poi scherzato sugli ultimi passi falsi della squadra di Leonardo: "La domenica vado allo stadio e ultimamente ho visto gente che ha pianto... Figuratevi che io devo piangere ma anche pagare..., ha esclamato sorridendo Berlusconi".

Il caso Ronaldinho - "Eventualmente, sono affari interni al Milan": questo l'unico commento dell'amministratore delegato rossonero Adriano Galliani sulla notizia riportata dal 'Corriere della Sera' secondo cui Ronaldinho ha festeggiato in un lussuoso hotel milanese per tre notti di fila prima del derby di due settimane fa, in cui tra l'altro ha sbagliato un rigore. "I rapporti fra il Milan e i propri tesserati restano fra i Milan e i propri tesserati. Non ho commenti da fare: eventualmente, sono affari interni al Milan", ha tagliato corso Galliani a Milanello durante la presentazione del nuovo acquisto Amantino Mancini.

Adesso è facile fare ironia: solo ieri raccontavamo di quel sorriso rubato dai fotografi ad una ragazza in tribuna, felice di aver ricevuto in dono una felpa da Ronaldinho, per i più informati il suo Ronaldinho. Gossip, per carità, e i soliti sospetti sulla vita di un campione non proprio tutto casa e Milanello. I soliti sospetti, dicevamo, abbattutti dal Corriere della Sera, mica un tabloid inglese ma l'autorevole quotidiano di via Solferino: in prima pagina la notizia secondo cui Ronaldinho avrebbe folleggiato tre notti prima del derby perso contro l'inter in cui, tra parentesi, aveva anche fallito un calcio di rigore.

Nelle pagine interne spuntano addirittura i dettagli delle serate: 75 mila euro spesi per una suite di un grande albergo milanese, particamente tre notti di festa in grande stile per il giocatore rossonero e per tutti i suoi amici. Tre notti, ma soparttutto tre giorni in cui Dinho si è allenato poco e male. Non è la prima volta che la società rossonera è alle prese con i comportamenti del brasiliano, già Carlo Ancelotti la scorsa stagione si era arrabbiato parecchie volte mentre quest'anno i rimproveri si erano drasticamente ridotti, visto il rendimento di Ronaldinho: 9 gol e diversi assist.

Ma la settimana pre derby, quella vissuta in maniera particolare da tifosi e da giocatori, non è stata esemplare. Anzi. E adesso servirà un esame di coscienza da parte del giocatore, ma anche da parte della società e di Leonardo. Nel Milan che parla sempre più brasiliano, è giunta l'ora di abbassare la musica.