Julio Sergio idolo di Roma. Cicinho ceduto al San Paolo

Calcio
Il volto disteso di Julio Sergio, nuovo idolo dei tifosi giallorossi (foto AP)
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Il nuovo numero uno (di fatto) di Ranieri si gode il suo momento e fa il modesto: "Non penso alla Seleçao". Intanto dal Brasile annunciano che l'esterno è atteso per la presentazione. Da Roma arrivano conferme. I GOL DELLA ROMA SU SKY.it

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Una grande prova a Firenze sognando la chiamata di Dunga. Julio Sergio Bertagnoli non finisce di sorprendere e neppure di sognare, visto che domani ci saranno le convocazioni della Seleçao in vista dell'amichevole del 2 marzo a Londra (Emirates Stadium) contro l'Irlanda di Trapattoni e Tardelli, che ancora recrimina sul modo in cui è stata fatta fuori dal Mondiale. Quello che una volta Spalletti definì "il miglior terzo portiere del mondo" e che finiva regolarmente in tribuna (gli veniva preferito perfino Artur), l'estate scorsa stava per finire al Grosseto, poi però scelse di rimanere a Trigoria per giocarsi un'ultima chance in giallorosso. Ora il destino lo ha premiato, al punto che Julio Sergio può sognare perfino la nazionale e un ruolo alla Gilmar o Taffarel (magari non alla Valdir Peres..), anche se il titolare rimane l'interista Julio Cesar.

Premiato come migliore in campo ieri contro la Fiorentina, ed elogiato pubblicamente da Ranieri (e da Prandelli) Julio Sergio si gode un altro momento di celebrità, proprio lui che prima nemmeno veniva riconosciuto per strada dai tifosi e poteva girare indisturbato per musei (l'arte è una sua passione), ed assapora la rivincita su chi a Trigoria l'aveva frettolosamente bocciato: Adriano Bonaiuti, preparatore dei portieri ed ex juventino, più che Spalletti stesso. Non a caso 'JS' non ha mai criticato l'allenatore ora allo Zenit, e qualcosa semmai l'ha detta (però mai pubblicamente) su qualche altro componente dello staff tecnico. Non più giovanissimo, il 31enne brasiliano portato a Roma dal procuratore Alessandro Lucci dopo una segnalazione di Antonio Carlos Zago, ha smesso di fare il turista eccellente ed è tornato ad essere un calciatore vero. Per Ranieri, che lo ha ribadito alla vigilia di Fiorentina-Roma, è titolare indiscutibile (ed il giocatore ha risposto al tecnico con una prestazione eccellente al Franchi), quindi ha spodestato Doni, al quale aveva fatto da secondo nel 2005 nella Juventude di Caxias do Sul ("e con il quale ho sempre avuto, e continuo ad avere, un ottimo rapporto"), club 'gaucho' di secondo piano ma da sempre ricco di discendenti di italiani e fondato da immigrati veneti.

Ora il n.1 è lui, a prescindere dalle cifre scritte sulle maglie personalizzate, e si gode il suo momento sentendosi anche un po' romano. "Mio figlio è nato qui - dice Julio Sergio - e sono felice. Se vado bene qui, il resto arriverà. Il riferimento è al suo rinnovo contrattuale: se la Roma non si sbriga Julio Sergio potrebbe ricevere offerte importanti visto che si tratta di un giocatore per ora disponibile a parametro zero. Ma da Trigoria assicurano che non ci saranno problemi, anche se l'incontro previsto in queste ore è saltato perché il d.s. Daniele Pradé è fuori sede. Comunque non dovrebbero esserci problemi, perché Lucci fa capire che Julio Sergio ed il suo altro assistito Taddei hanno tutta l'intenzione di rimanere nella capitale.

Nemmeno il futuro immediato, con le imminenti convocazioni di Dunga, scuote più di tanto il nuovo beniamino del pubblico romanista. "La nazionale? A queste cose non penso" - ha detto Julio Sergio ieri notte nella zona mista del Franchi. "Io mi ricordo sempre tutti i mesi che sono stato in tribuna ed ora sono felice di vivere una giornata così. In questo momento avverto che l'emozione dei tifosi quando ti incontrano per strada è travolgente. Ma sappiamo che le cose possono cambiare molto rapidamente, e per questo dobbiamo continuare a lavorare sodo".  Ieri si è goduto anche i complimenti e le pacche sulle spalle dei compagni, felici perché quelle sue parate hanno avuto lo stesso valore dei gol, nel senso che sono state determinanti per fissare il risultato. "Due su tutte - ha spiegato Julio Sergio: una su Gilardino all'inizio del secondo tempo e una su Pasqual, sempre nella ripresa. Questa è stata la più difficile perché la palla ha cambiato direzione".

Entro domani Cicinho dovrebbe diventare un nuovo giocatore del San Paolo. L'annuncio arriva dal suo procuratore, Ricardo Sarti, secondo il quale l'ufficializzazione arriverà nelle prossime ore con l'esterno giallorosso che giocherà in prestito nella formazione paulista fino al 20 agosto, con la maglia numero 23. "Per una questione di rispetto, preferisco aspettare quest'ultimo incontro (con Rosella Sensi, ndr)", ha confermato a 'Globoesporte.com', "ma la trattativa è molto ben avviata. Già abbiamo l'accordo col San Paolo che ha migliorato la sua proposta per il giocatore, e abbiamo già segnalato il via libera della Roma. Questa volta la volontà di Cicinho sarà soddisfatta ma il giocatore vuole lasciare la Roma in modo amichevole". Lo stesso Cicinho conferma: "Aspettiamo l'incontro di domani per definire la mia situazione, non resta che aspettare".