Berlusconi: ''Lo scudetto? Bisogna crederci fino in fondo''

Calcio
Uno degli striscioni pro-Berlusconi apparsi nella curva del Milan in questa stagione
20090829 - MILANO - SPO - CALCIO: CAMPIONATO SERIE A; MILAN - INTER.Uno striscione in favore di Berlusconi esposto dai tifosi del Milan durante il derby questa sera , 29 agosto 2009, prima dell'inizio della partita allo stadio Meazza di Milano.
MATTEO BAZZI /ANSA /DC

Prima della super sfida di San Siro contro il Napoli, che potrebbe regalare ai rossoneri il sorpasso sui ''cugini'' dell'Inter, il presidente del Milan non si nasconde: ''Io ci credo, sarebbe un peccato non farlo proprio ora''. I GOL DEL MILAN SU SKY.it

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Fantasia e pragmatismo. Atteso dalle ultime dieci gare di campionato - "dieci battaglie" per dirla con il suo vicepresidente e amministratore delegato, Adriano Galliani - il Milan confida sulla fusione tra verve e tenacia per rincorrere il sogno scudetto, approfittando - magari - di un passo falso dell'Inter: capolista ma con un solo punto di vantaggio. ''Io ci credo, la squadra ci deve credere fino in fondo - ha detto il premier Silvio Berlusconi nel corso dell'incontro con i deputati del Pdl di ieri sera, auspicando una vittoria finale della squadra -. Sarebbe un peccato non farlo proprio ora".

Un distacco non certo incolmabile - se l'Inter dovesse cedere a Palermo nell'anticipo di sabato e il Milan vincere domenica con il Napoli il sorpasso sarebbe realtà - agevolato dal rallentamento dei nerazzurri nelle ultime settimane e da una marcia spedita, 13 punti nelle ultime cinque gare, frutto del modulo spregiudicato adottato da Leonardo, l'ormai celebre 4-2-fantasia e, soprattutto, da una ritrovata forza caratteriale ben simboleggiata dal gol-vittoria di Seedorf contro il Chievo segnato in pieno recupero quando tutto sembrava portare verso un pareggio a reti bianche.

Carattere necessario - ora - per superare gli squarci aperti in difesa e a centrocampo dagli infortuni di Nesta e Beckham in attesa di riabbracciare definitivamente Pato, Abate, Antonini e Mancini, uomini fondamentali per aggredire l'ultimo spezzone di campionato che si apre, domenica, contro il Napoli ampiamente rivitalizzato dalla cura Mazzarri. Una gara che potrebbe anche vedere il ritorno in campo dal primo minuto di Inzaghi al posto di Borriello. L'attaccante ex Genoa non si è allenato, oggi, a Milanello: colpito dalla febbre è rimasto a smaltire l'attacco influenzale nella sua abitazione.

Le condizioni della punta verranno valutate domani ma, pur in assenza di Borriello, contro i partenopei Leonardo non dovrebbe avere problemi particolari in avanti. Al fianco di Ronaldinho - intoccabile - potrebbe rientrare, almeno per un tempo, Pato mentre per l'altra casellina in attacco potrebbe essere Inzaghi a spuntarla su Huntelaar. L'unica partita giocata da titolare da Superpippo, d'altronde, è stata proprio quella di andata contro il Napoli al San Paolo, lo scorso 28 ottobre, quando segno' il gol del vantaggio rossonero nella gara poi finita 2 a 2. Decisi a mangiare quanto più terreno ai battistrada nerazzurri, i giocatori del Milan si sono allenati sull'erba di Milanello: in gruppo, insieme ai compagni, anche Pato, Mancini, Antonini e Abate, tutti reduci da infortuni o affaticamenti.

E a Milanello, dopo il rientro ieri da Roma e dalla clinica Villa Stuart, ha fatto la sua comparsa anche Nesta per una serie di cure nella mattinata. L'altro infortunato illustre, Beckham, è invece volato dove si tratterrà per qualche giorno, dopo l' operazione chirurgica al tendine di Achille sinistro alla quale è stato sottoposto in Finlandia. Il giocatore si fermerà nella capitale britannica per qualche giorno prima di trasferirsi a Los Angeles per continuare la convalescenza.