Il mister dei toscani è furibondo dopo il 3-0 contro l'Atalanta costato l'ultimo posto agli amaranto: "La responsabilità non è mia, la squadra è stata spenta e mi ha tradito". Intanto il presidente Spinelli medita l'esonero dell'allenatore
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E' uno che lotta sempre e non molla mai, ma forse, per la prima volta in carriera, a Bergamo si è arreso anche lui. Serse Cosmi dopo il gol del 2-0 dell'Atalanta si è seduto in panchina e ha assistito così al tracollo della sua squadra. Si è sentito tradito dai suoi ragazzi e a fine partita il tecnico del Livorno non ha nessun problema ad ammetterlo. "Il mio era segno di resa in riferimento alla partita che stavamo facendo - dice Cosmi che spiega il motivo per cui si è seduto in panchina - . Restare in piedi in quel momento significava fare la figura dell'idiota e non volevo farla, mi sembrava giusto stare seduto tranquillamente invece di accumulare ancora più stress e trasmetterlo a chi di stress sembrava non averne proprio, oggi i miei giocatori sembravano narcotizzati. Ho detto che mi sono sentito tradito perchè non mi aspettavo una prestazione del genere, non me la meritavo e i giocatori sanno il perchè. Questa è una delle rarissime volte in cui non mi prendo responsabilità sulla sconfitta. Avevamo preparato una partita diversa da quella che non abbiamo fatto. Praticamente non abbiamo giocato, non voglio togliere meriti all'Atalanta, ma oggi stavamo lì senza fare nulla. Sono deluso, ma non voglio neanche spiegazioni. Siamo ultimi e siamo tornati ad occupare la posizione che avevamo al mio arrivo, gli altri fanno punti, noi abbiamo fatto risultato solo con Juve, Milan e Roma, a questo punto mi viene di fare una battuta e di dire 'meno male che mercoledì c'è l'Inter'. Siamo in una situazione davvero difficile e che non meritavo".
Secondo alcune fonti addirittura, in seguito al pesante 0-3 subito a Bergamo dall'Atalanta, costato al Livorno l'attuale ultimo posto in classifica, il patròn amaranto Aldo Spinelli si sarebbe apertamente scagliato contro il tecnico Serse Cosmi con queste parole: «Non è possibile impostare una squadra in questo modo, venendo a giocarsi una sfida così decisiva, su un campo difficile come Bergamo, con due punte e un trequartista già dall'inizio; ma Cosmi queste cose proprio non le capisce, a quanto pare. Sono arrabbiato, e ho bisogno di riflettere attentamente sulla situazione». A questo punto per il tecnico perugino, se effettivamente gli sarà ancora data fiducia, sembra profilarsi l'assoluta necessità di portare a compimento un risultato mercoledì sera a San Siro contro l'Inter, impresa apparentemente proibitiva.
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E' uno che lotta sempre e non molla mai, ma forse, per la prima volta in carriera, a Bergamo si è arreso anche lui. Serse Cosmi dopo il gol del 2-0 dell'Atalanta si è seduto in panchina e ha assistito così al tracollo della sua squadra. Si è sentito tradito dai suoi ragazzi e a fine partita il tecnico del Livorno non ha nessun problema ad ammetterlo. "Il mio era segno di resa in riferimento alla partita che stavamo facendo - dice Cosmi che spiega il motivo per cui si è seduto in panchina - . Restare in piedi in quel momento significava fare la figura dell'idiota e non volevo farla, mi sembrava giusto stare seduto tranquillamente invece di accumulare ancora più stress e trasmetterlo a chi di stress sembrava non averne proprio, oggi i miei giocatori sembravano narcotizzati. Ho detto che mi sono sentito tradito perchè non mi aspettavo una prestazione del genere, non me la meritavo e i giocatori sanno il perchè. Questa è una delle rarissime volte in cui non mi prendo responsabilità sulla sconfitta. Avevamo preparato una partita diversa da quella che non abbiamo fatto. Praticamente non abbiamo giocato, non voglio togliere meriti all'Atalanta, ma oggi stavamo lì senza fare nulla. Sono deluso, ma non voglio neanche spiegazioni. Siamo ultimi e siamo tornati ad occupare la posizione che avevamo al mio arrivo, gli altri fanno punti, noi abbiamo fatto risultato solo con Juve, Milan e Roma, a questo punto mi viene di fare una battuta e di dire 'meno male che mercoledì c'è l'Inter'. Siamo in una situazione davvero difficile e che non meritavo".
Secondo alcune fonti addirittura, in seguito al pesante 0-3 subito a Bergamo dall'Atalanta, costato al Livorno l'attuale ultimo posto in classifica, il patròn amaranto Aldo Spinelli si sarebbe apertamente scagliato contro il tecnico Serse Cosmi con queste parole: «Non è possibile impostare una squadra in questo modo, venendo a giocarsi una sfida così decisiva, su un campo difficile come Bergamo, con due punte e un trequartista già dall'inizio; ma Cosmi queste cose proprio non le capisce, a quanto pare. Sono arrabbiato, e ho bisogno di riflettere attentamente sulla situazione». A questo punto per il tecnico perugino, se effettivamente gli sarà ancora data fiducia, sembra profilarsi l'assoluta necessità di portare a compimento un risultato mercoledì sera a San Siro contro l'Inter, impresa apparentemente proibitiva.