Calciopoli, pace giudiziaria tra Moggi e Moratti
CalcioI due, dopo una lunga guerra fatta di carte bollate a seguito di un'intervista rilasciata dall'ex dg bianconero a Repubblica nel 2006, sono giunti ad un accordo transattivo che chiude ogni contenzioso nato ai tempi dello scandalo che costò la B alla Juve
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Scoppia la pace "giudiziaria" tra il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, e l'ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi. I due, dopo una lunga guerra fatta di carte bollate, sono giunti ad un accordo transattivo che chiude ogni contenzioso nato ai tempi di "calciopoli". La pace è stata sancita questa mattina, alla presenza dei legali, davanti al giudice del tribunale di Roma, Aldo Scivicco, che, nel processo che vedeva imputato Moggi per diffamazione a mezzo stampa, ha dichiarato estinto il procedimento per remissione della querela da parte del club nerazzurro.
L'ex massimo dirigente del club torinese era sotto processo per alcune dichiarazioni appare in una intervista rilasciata al quotidiano Repubblica il 17 luglio del 2006 e che erano strare giudicate offensive da parte di Moratti. Nell'articolo, dal titolo "Inter, Milan, Carraro, il mostro non sono io", Moggi esprimeva non poche perplessità sulla 'pulizia morale della società nerazzurra. Le parole di Moggi, che giungevano in piena calciopoli, furono ritenute dai dirigenti offensive della reputazione e dell'onore del club meneghino.
In cambio della remissione di querela dell'Inter, Moggi ha fatto sapere che non darà seguito alla causa civile, con richiesta danni per 4 milioni di euro, intrapresa contro l'Inter e contro il gruppo editoriale L'Espresso. In questo caso a ritenere lesiva della sua reputazione era stata un'intervista concessa da Moratti sempre a Repubblica nel dicembre 2007 con un articolo dal titolo 'Grande Inter. Così ho costruito la mia supersquadra'.
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