Calciopoli, Ruperto: "Chiesi di non assegnare lo Scudetto"

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Calciopoli torna di moda dopo le ultime intercettazioni
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L'allora capo della commissione di Appello federale della Figc: "Andatevi a rileggere la sentenza" . Intercettazioni, spuntano telefonate tra Collina e Meani e Mazzei-Facchetti. La Federcalcio attende l'udienza di Napoli prima prendere posizione

GLI HIGHLIGHTS DELLA SERIE A

Il parere di Ruperto - Il secondo tempo delle intercettazioni di calciopoli, partita infinita del calcio italiano, anima tra gli altri gli esperti di diritto. Tra questi ce n'é uno, Cesare Ruperto, presidente emerito della Corte Costituzionale che, da capo della commissione di Appello federale della Figc sull'argomento, emise la prima durissima sentenza: ora che si e' riaperto il dibattito sull'assegnazione da parte dell'allora commissario Guido Rossi dello scudetto 2005-2006 all'Inter, Ruperto dice all'ANSA: "Andatevi a rileggere la mia sentenza...". Una sentenza che nel dispositivo recita: "Non assegnazione del titolo". Una valutazione da parte della commissione conseguente a un giudizio su una stagione evidentemente considerata falsata (nelle motivazioni la Caf scrisse: "Una atmosfera inquinata, una insana temperie avvolgente il campionato di serie A era venutasi a creare..."). Era il 14 luglio 2006, undici giorni dopo arrivarono le sentenze della corte federale, il giorno successivo l'assegnazione del titolo all'Inter da parte di Guido Rossi, dopo avere ascoltato il parere di una commissione di saggi con a capo Gerhard Aigner.

La telefonata Collina-Meani - "Vedo che hai una certa potenza eh, volevo farti i complimenti". E' così che Pierluigi Collina, attuale designatore degli arbitri di Serie A e Serie B, nel febbraio del 2005 si complimentava con Leonardo Meani, ex addetto agli arbitri del Milan responsabile delle sanzioni inflitte al club rossonero per lo scandalo Calciopoli. In una presunta intercettazione telefonica presentata dai legali di Luciano Moggi al processo di Napoli, due voci attribuite a Meani e Collina, all'epoca ancora in attività come arbitro, discutono con fare divertito e amichevole di terne arbitrali. Meani, in particolare, menziona un "veto" posto a Narciso Pisacreta, allora guardalinee ed ora vice presidente dell'Associazione Italiana Arbitri. Collina e Meani discutono della designazione di Puglisi e Babini come guardalinee per Milan-Chievo del 20 aprile 2005, incontro vinto 1-0 dai rossoneri già finito nel mirino degli inquirenti incaricati di fare luce su Calciopoli.

"Beh vedo che hai una certa potenza eh, volevo farti i complimenti", dice un divertito Collina a Meani, che replica dicendo "hai visto?". Collina ride ancora e dice "ma vai a cagare te e tutti quanti. Che roba, ma va a cagare và", Meani replica affermando che "è bastato tirargli le orecchie come quelle dell'asino. Ti prometto, te lo auguro per il bene che ti voglio, che quando diventerai designatore". Collina lo interrompe e dice "non penserai mica di poter fare una cosa del genere" e Meani dice "no, ci sentiamo magari per parlare 'ciao come stai', così. Non parlerò mai né di arbitri. Al limite mi permetterò di dirti se qualcuno si comporta in modo maleducato". Collina, sempre ridendo, risponde: "Ho aperto il computer, ho visto la coppia e dico 'non ci posso credere'. Da morire dal ridere". Meani: "Telefonagli a Brontolo, gli dici 'Dio bono, non hai schifo', digli..".

La telefonata Mazzei-Facchetti - "Sceglili bene per domenica sera eh..". "Il n.1 e il n.2, da quello che penso, Ivaldi e Pisacreta". A parlare sono, nell'ordine, l'ex presidente dell'Inter Giacinto Facchetti, e l'allora designatore degli assistenti di gara, Gennaro Mazzei. E' il 25 novembre del 2004 e l'argomento della telefonata è la designazione in vista della partitissima Inter-Juventus, 13/a di campionato, che si svolgerà tre giorni dopo e terminerà 2-2. Non erano solo gli arbitri dunque, la preoccupazione dei dirigenti che parlavano con i designatori prima delle partite, ma anche i guardalinee. E prima del sorteggio che li riguardava, i nomi erano già noti. E' quello che si desume da un'altra delle decine di telefonate, inedite, che i legali di Luciano Moggi hanno trascritto dai file audio del processo Calciopoli e di cui chiederanno l'acquisizione al Tribunale di Napoli. Facchetti cerca anche di insistere perché come arbitro venga designato il "n.1", probabilmente Pierluigi Collina, ma Mazzei è scettico, in quanto questa volta "il sorteggio lo fa un giornalista...". Alla fine la gara sarà diretta da Pasquale Rodomonti.

Ecco la trascrizione integrale della telefonata Mazzei - Sono in macchina che vado a Coverciano.. Facchetti - Sceglili bene per domenica sera eh.. Mazzei - Il n.1 e il n.2, da quello che penso, Ivaldi e Pisacreta Facchetti - Ivaldi e Pisacreta? Mazzei - Eh sono il n.1 e il n.2 Facchetti - Si certo, e il n.1 degli arbitri.. Mazzei - Eh si, speriamo che ci caschi con questo sorteggio del cavolo, che ci caschi il n.1.. Facchetti - Non li non devono fare sorteggi, ci devono.. Mazzei - Come si fa Giacinto, purtroppo ci vuole fortuna Facchetti - Ma dai.. Mazzei - Ti dico la verità, qui un sorteggio lo fa un giornalista, devono studiare una griglia e le possibilità sono più alte...

Palazzi resta in attesa -
La Federcalcio attende l'udienza in programma il 13 aprile a Napoli per il processo di Calciopoli prima di assumere una posizione ufficiale in merito alle intercettazioni pubblicate negli ultimi giorni. Il procuratore federale Stefano Palazzi, che ha parlato con il presidente federale Giancarlo Abete, ha aperto un fascicolo, ma non è stata ancora avviata nessuna inchiesta. La federazione, si apprende, non vuole accelerare o inficiare l'iter del procedimento penale. Gli organi della Figc, che a Napoli si è costituita parte civile e che sarà presente all'udienza del 13 aprile con il legale Tito Milella, valuteranno eventuali nuove prove ed intercettazioni se queste, compatibilmente con i termini stabiliti dalla giustizia sportiva, dovessero risultare utili a fare ulteriore chiarezza.

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