Ranieri, il Gladiatore de Roma che sta sfidando l'Impero

Calcio
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L'allenatore che venne esonerato. L'esonerato che divenne gladiatore: parabola del mister giallorosso, dall'esonero alla Juventus al comando della classifica. I suoi numeri dicono: 20 vittorie, 8 pareggi e 3 sconfitte. I GOL DELLA SERIE A, VIDEO E FOTO

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di Omar Schillaci

L'allenatore che venne esonerato. L'esonerato che divenne gladiatore. Il gladiatore che sfidò un impero. Parafrasando il film di Ridley Scott con Russell Crowe, potrebbe essere questa la storia dell'ultimo anno di Claudio Ranieri.

17 maggio 2009. Juventus-Atalanta 2-2. I bianconeri non vincono da due mesi. Una squadra in crisi. Per uscirne la società decide di esonerare l'allenatore e di consegnare la panchina a Ciro Ferrara per le ultime due giornate di campionato. Una scelta che Ranieri subisce e non gradisce. Esonerato. Un'etichetta che non sente di meritare dopo aver portato la Juventus - reduce dalla B - a sfidare le grandi d'Italia e d'Europa, e sempre a testa alta.

Il campionato riprende. La Roma perde le prime due partite consecutive. Il rapporto con Spalletti, già logoro, si rompe definitivamente. Alle dimissioni di Luciano segue la chiamata di Claudio: l'uomo di Testaccio torna a casa. L'esonerato che affronta il campionato con lo spirito di un gladiatore, trasmettendolo a tutta la squadra. Non ci sono obiettivi. Ma solo la consapevolezza che la Roma - questa Roma - può andare lontano.

Oggi i suoi numeri in campionato dicono: 20 vittorie, 8 pareggi e 3 sconfitte. Un cammino che lo ha portato inevitabilmente a sfidare lo strapotere dell'impero nerazzurro. Fino alla partita - guarda un po' il caso - proprio con l'Atalanta: vittoria, sorpasso e festa grande. I sogni ora sono quelli di uno scudetto che dipende solo dalla Roma e dal suo allenatore. Sogni di vittoria… magari anche domani di Champions e perché no un giorno, di nazionale. Per continuare a scrivere quel film di cui proprio Ranieri è il miglior sceneggiatore.