Mezzaroma prova a crederci: "Siena salvo? Non è impossibile"
CalcioIl presidente crede ancora nella salvezza e esalta Malesani: "È un allenatore di valore e di personalità, ma se andassimo in B non so se rimarrebbe". Poi su Roma-Lazio: "Sarà il derby del secolo". GUARDA I GOL DEL SIENA
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La speranza è l'ultima a morire. Il presidente del Siena Massimo Mezzaroma, intervenuto a Radio Radio, non si rassegna all'idea di una retrocessione già scritta: "Non sentirei la responsabilità perché sono qui soltanto da metà gennaio ma credo che la società e la squadra meriterebbero di rimanere in Serie A". Anche perché la serie B peserebbe anche sulle casse della società: "Abbiamo un paracadute sufficiente per affrontare il campionato cadetto, anche se vedendo il fatturato della Serie A viene una lacrimuccia". In caso di retrocessione, poi, non sarebbe scontata la riconferma di Malesani: "Se rimaniamo in A, resta automaticamente. In caso contrario dovremmo ragionare, perché lui ha il diritto di pensare alla sua carriera: è un allenatore di valore e di personalità. Il suo carattere si sposa poco con quello dei giornalisti ma è un grandissimo appassionato del suo mestiere. È un amante della sua squadra e del suo gruppo nonché una personale viscerale: mi piace molto".
Poi un pensiero alla Roma, alla quale proprio il Siena potrebbe fare un regalo, giocando contro l'Inter all'ultima di campionato: "Arrivare alla 38esima lottando ancora sarebbe importante e potremmo anche fare un favore alla Roma". E sul derby con la Lazio, assicura che "sarà la partita del secolo. Beato Ranieri e i suoi problemi di abbondanza. Se gli avanza qualcuno tra Menez, Vucinic e Toni, potrebbe prestarcelo per la trasferta di Catania. Comunque per lo scudetto la Roma è favorita: dico Roma 60% e 40 Inter". Chiusura su calciopoli: "Era un mondo in cui si chiacchierava tanto, c'era un comportamento leggero da parte di tutti ma non voglio dare giudizi morali. Una cosa è sicura: i fatturati delle società di telefonia, dopo calciopoli, sono crollati". Lo scudetto dell'Inter? "La non assegnazione sarebbe stata e sarebbe oggi la soluzione migliore".
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La speranza è l'ultima a morire. Il presidente del Siena Massimo Mezzaroma, intervenuto a Radio Radio, non si rassegna all'idea di una retrocessione già scritta: "Non sentirei la responsabilità perché sono qui soltanto da metà gennaio ma credo che la società e la squadra meriterebbero di rimanere in Serie A". Anche perché la serie B peserebbe anche sulle casse della società: "Abbiamo un paracadute sufficiente per affrontare il campionato cadetto, anche se vedendo il fatturato della Serie A viene una lacrimuccia". In caso di retrocessione, poi, non sarebbe scontata la riconferma di Malesani: "Se rimaniamo in A, resta automaticamente. In caso contrario dovremmo ragionare, perché lui ha il diritto di pensare alla sua carriera: è un allenatore di valore e di personalità. Il suo carattere si sposa poco con quello dei giornalisti ma è un grandissimo appassionato del suo mestiere. È un amante della sua squadra e del suo gruppo nonché una personale viscerale: mi piace molto".
Poi un pensiero alla Roma, alla quale proprio il Siena potrebbe fare un regalo, giocando contro l'Inter all'ultima di campionato: "Arrivare alla 38esima lottando ancora sarebbe importante e potremmo anche fare un favore alla Roma". E sul derby con la Lazio, assicura che "sarà la partita del secolo. Beato Ranieri e i suoi problemi di abbondanza. Se gli avanza qualcuno tra Menez, Vucinic e Toni, potrebbe prestarcelo per la trasferta di Catania. Comunque per lo scudetto la Roma è favorita: dico Roma 60% e 40 Inter". Chiusura su calciopoli: "Era un mondo in cui si chiacchierava tanto, c'era un comportamento leggero da parte di tutti ma non voglio dare giudizi morali. Una cosa è sicura: i fatturati delle società di telefonia, dopo calciopoli, sono crollati". Lo scudetto dell'Inter? "La non assegnazione sarebbe stata e sarebbe oggi la soluzione migliore".
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